𝐌𝐀𝐃 𝐋𝐎𝐕𝐄 / 𝐑𝐞𝐠𝐮𝐥𝐮𝐬 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤/

< capitolo 11: hai paura dell' amore?>

POV'S VENUS

le 9.30 non tardò ad arrivare, mi presentai puntuale a quella specie di "appuntamento" in soffitta, non tardò Regulus ad arrivare dopo forse 5 minuti, lui stava li.
mi saluta con un sorriso radioso, e si avvicinò sedendosi accanto, aveva lo sguardo assonnato forse aveva dormito un po' prima, una semplice maglietta di cotone bianca e pantaloncini a righe bianco e blu.
iniziammo a parlare del più e del meno, tanto da arrivare a scherzare anche di cose così banali.
l'indomani sarebbe stato l'inizio del nuovo mese, Agosto.
e mi resi conto solo guardandolo, come fosse possibile che dal non riuscire a sopportare la sua presenza adesso a conviverci.
un bacio sarebbe stato la fine di questo capitolo, eppure questo non accadde.
ci guardammo e basta, a volte baciarsi non era solo bagnarsi la lingua con baci che dicono "dammene ancora"
baciarsi era anche con altri sinonimi, tipo guardarsi negli occhi, e non fare assolutamente nulla.
perché era bello guardarsi e sorridere senza un reale motivo
"non ci conosciamo ancora bene" commento interrompendo qualsiasi cosa stavamo facendo
"abbiamo ancora dei giorni per farlo" dice e prese un piccolo block notes.
"che intenzioni hai?" dissi prima di rendermi conto che era il mio taccuino
"ridammelo Reg" dissi timorosa
"so che non dovevo farlo, ma ho letto il tuo piccolo diario...hai paura dell' amore Venere?"
sospirai e chiusi gli occhi
era inutile arrabbiarsi, non sarebbe tornato indietro nel tempo quel momento, in cui ha sbirciato il mio mini diario.

"sono solo appunti" provai a giustificarmi
"parli di un certo James Potter, per quanto mi riguarda a scuola ne conosco solo uno con questo nome, atleta e dalla squadra del grifondoro"

"è successo forse due anni fa" dico.
non era più importante, ero andata avanti ormai
"l'amore può essere spaventoso.. ma avvolte ti sorprende"
"non sai nulla di me"
"Oh Venus, abbiamo molto in comune, io ho amato Panadora"
"ma è una corvonero!" esclamò sorpresa

"si come vedi non siamo poi così diversi noi due"
"Io non so cosa dire-" balbetto appena
"Allora non dire nulla" la sua voce calma mi fece tranquillizzare.
"Non aver paura di amare" scrisse sul foglietto "e soprattutto.. il sole torna sempre"

"cosa significa?"
"non importa.. lo scoprirai"
"È un altra cosa che devo scoprire?"
"direi di aggiungerlo alla lista" disse infine
io risi appena "certo, non dimenticherò"

"no, non dimenticherai" disse prima di prendere il mio viso tra le sue mani calde e rubarmi un bacio a stampo.
Rimanendo così per qualche istante.

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