< capitolo 4: una cosa in comune >

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POV'S VENUS

"mi spieghi dove stiamo andando?" domanda per la terza volta in quindici minuti che stiamo fuori di casa
"usciamo?" dico come se fosse ovvia la cosa

"inizio a pensare che mi vuoi rapire" dice lui
"io? rapire te?" ridacchio
"figurati Black, io non rapisco i ragazzi così presuntuosi"
"mi stai dando del presuntuoso?"

"è quello che ho detto, sì"
"vogliamo parlare di te? Robinson?"

"non c'è nulla da dire sul mio conto, sono immensamente perfetta"

lui sorrise e basta.
"certo" disse senza contraddirmi.
odiavo il suo modo di fare, mi provocava anche senza contraddirmi, la cosa fastidiosa e quando era in accordo su tutto, con il suo solito "hai ragione tu" che mi mandava in tilt il cervello.
cazzo, se lo odiavo.
ma seppur le sue convinzioni verso Voldemort, non era così male, era facilmente manipolabile. anche se lui era convinto di no.

Regulus, non poteva essere così cattivo.
appena saliamo sul bus babbano, molti anziani ci guardavano ci andammo a sedere sui sedili. uno da una parte e uno dagli altri.
appena stava per partire, delle voci fecero fermare il bus in tempo.
erano i malandrini, ma cosa ci facevano loro qui?
presto si accomodarono quasi vicino a noi.
"Robinson, che onore" disse per prima James

"già.. che onore.." sorrisi falsamente
perché odiavo così tanto James?
qualche anno prima ero stata una delle sue immense conquiste, ed è stato imbarazzante solo pensare di essere importante per qualcuno.
nel tempo ho cercato di non darci peso, ma un cuore speranzoso spezzato, restano per sempre delle ferite.
avrei dovuto immaginarlo al tempo.
era tutto fin troppo bello, e per uno come James, viscido, bullo, non avrei mai creduto a...
ma ero solo innamorata.
adesso, è solo uno dei tanti.

"come mai sei qua?" sento dire da Sirius a Regulus, c'era ancora una forte tensione tra di loro.

"Robinson Venus è stata così gentile da ospitarmi a casa sua per le vacanze"

"e Walburga e Orion hanno accettato? sul serio?"

"è stato un colpo al cuore anche per me, ma devo stare qui, per altre 7 settimane se non di meno" chiarisce Regulus.

"spero di meno" dico intervenendo
Remus si girò verso Peter, ci fu uno sguardo tra di loro che non riuscì a comprendere ciò che intendevano, quindi ignorai.

giunti a destinazione portai Regulus Black al museo di londra, sapevo quanto amasse l'arte, poiché anche se non scorreva buon sangue tra di noi, eravamo simili.

"questo posto è stupendo" disse guardandomi

" dici?" dico io facendo altrettanto.

"assolutamente sì, guarda questa deve essere uno dei ritratti più famosi" inizia ad accennarmi.

finimmo così per due ore intere, senza litigare, ammirando l'arte e parlando e discutendo sulle nostre opinioni a tal proposito.

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𝐌𝐀𝐃 𝐋𝐎𝐕𝐄 / 𝐑𝐞𝐠𝐮𝐥𝐮𝐬 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤/ Where stories live. Discover now