Capitolo 17 "Colpe"

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Felix quando ricevette la notizia di Jimin da Taehyung fu scioccato, non poteva crederci, il ragazzo con cui aveva parlato poco prima in videochiamata ora era disteso in un letto, apparentemente dormiente, i dottori non sapevano dire quando si sarebbe svegliato, sapevano solo che i livelli erano stabili.
Il proprietario del supermercato aveva fatto qualche domanda ad Alex, lui non aveva aperto bocca, si sentiva in colpa ma non voleva ammettere ciò che era successo.
Non ottenendo nulla lo avvisò che gli aveva concesso l' opportunità di ammettere la verità, aveva notato dal linguaggio del suo corpo che nascondeva qualcosa, che stava mentendo,  se lui non parlava lo avrebbe fatto la telecamera installata nel magazzino.
Quando fu visionata si vide tutta la scena, una stupidaggine commessa dal nuovo arrivato aveva portato a tutto ciò, sicuramente non si aspettava quel risvolto ma ciò non lo rendeva non colpevole.
Poco dopo fu arrestato, se Jimin aveva perso la vita lui sarebbe stato rinchiuso tra le sbarre per il resto della sua.
Il padre nutriva rabbia dentro di sé per aver scoperto del lavoro di cui non sapeva nulla, avrebbe voluto sbraitare contro il figlio, ma come poteva quando non sapeva nemmeno se avrebbe più rivisto i suoi occhi colmi di determinazione, di passione per ciò che lui aveva usato per minacciarlo.
Una parte di lui non sapeva nemmeno perché fosse così contrario alla danza, forse era spinto dalle radici con cui era cresciuto, convinto che ci fossero distinzioni anche nello sport.
Il suo pensiero non si era evoluto seguendo il cambiamento, era rimasto fermo a delle vecchie convinzioni che stonavano con il progresso, come quando si era adirato per quelle maledette foto.
Nemmeno il figlio maggiore parlava con lui, lo avrebbe avvisato solo se ci fossero stati cambiamenti in suo fratello, ma visto che non c'erano ancora stati non si vedevano ne sentivano, si limitavano a darsi il cambio per occuparsi di Jimin.
Era circondato da persone che lo amavano, compreso il cugino Hobi accompagnato ormai dall' attuale fidanzato Yoongi, era una novità che avrebbe voluto comunicare ai suoi cugini, era programmata una serata tra loro quattro, lo avevano distrutto quando Namjoon lo chiamò raccontando cos' era successo.
Jin invece era quello che supportava il gruppo, quello che si preoccupava che tutti mangiassero, portava sempre pasti a tutti, a Jimin dedicava sempre una lettura.
Taehyung invece oltre ad aiutare combinava gli orari di visita con Felix, quel ragazzo gli aveva ispirato fiducia, soprattutto dopo che lo aveva visto prendersi cura del suo migliore amico.
Gli massaggiava le gambe e le sollevava per tenerle in movimento, gli accarezzava il viso e più di qualche volta lo aveva visto versare qualche lacrima.
La cosa strana era che non lo aveva mai visto parlare con lui, Taehyung gli raccontava la giornata, sperava che si svegliasse, che almeno lo sentisse.
Felix invece era silenzioso, non lo aveva mai sentito dirgli niente, non capiva il perché, magari temeva che essendo lui a poca distanza potesse sentirlo.
Taehyung aveva organizzato le visite tenendo conto che il padre di Jimin faceva sempre il cambio verso sera, quando terminava di lavorare, era sempre stato così per diversi giorni, quindi pensava che la cosa continuasse a procedere in quel modo.
Ecco perché non si pose troppi problemi quando scese al piano inferiore per prendersi un caffè in tutta tranquillità, aveva lasciato in stanza Felix, magari così gli dava più spazio, più intimità.
Il padre di Jimin quel giorno aveva deciso di annullare tutte le riunioni, aveva bisogno di vedere suo figlio, aveva paura che non potesse più rimediare agli errori che aveva commesso con lui.

Nel frattempo bella stanza di Jimin Felix aveva appena terminato di pulirlo con delle salviettine umide, gli stava accarezzando il viso mentre involontariamente lo bagnava con le sue lacrime.

"Per favore svegliati, non mi interessa dei dieci giorni, voglio solo riaverti".
Si asciugò le lacrime con la manica della maglia, asciugò anche quelle che avevano bagnato il viso del ballerino dormiente con la stessa.
"Svegliati, voglio ballare con te, voglio rivedere il tuo sorriso".
Aggiunse ritornando a piangere.

"J-Jimin".
Pronunciò con la voce tremolante quando lo vide aprire lentamente gli occhi, si era svegliato.

Quelle parole avevano svegliato Jimin ma non era il solo ad essere stato colpito da esse, erano stare udite anche dal padre che al di là della porta si paralizzò, non servì vederlo per capire che fosse il ragazzo della foto, lo stesso che voleva allontanare ma che svegliò suo figlio.
Il suo cuore venne stretto in una morsa, si sentiva tremendamente in colpa, nel tempo aveva solo accumulato colpe, non se la sentì di entrare, uscì dall' edificio con la consapevolezza che aveva sbagliato tutto.
Nessuno si accorse di nulla, nemmeno Taehyung che aveva terminato di bere il suo caffé, sarebbe poi tornato nella stanza del suo migliore amico ricevendo una delle più belle sorprese.

Luna Jimlix (Jimin+Felix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora