÷ - DIVIDERE / Paulo Dybala

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× "Quante probabilità ci sono che tutto vada per il meglio?" domanda Melissa, appoggiando la fronte alla spalla del fratello.

A detta di Jamison, questo è il momento ideale per andare a parlare con Paulo perché, tra poco, dovrà tornare in Italia, dove si trasferirà in maniera definitiva a Roma. Ivan, dopo la piccola permanenza a Formentera, ha deciso di raggiungere la sorella e gli amici, unendosi a loro nell'avventura pazza in Portogallo.

"Non lo so, era già a pezzi quando l'ho visto io." butta fuori il fumo della sigaretta e con un braccio circonda le spalle della sorella. "È una situazione complicata, dovrai impegnarti come mai prima d'ora, anche perché sarà incazzato nero."

"Lo so." sospira, è molto preoccupata, poi si ricorda di un particolare. "Jamison ha detto che Paulo ha fatto un tatuaggio per me, è vero?"

"Mmh." mugola. "Avevo detto lui di non dirtelo."

"Perché no?"

"Perché so che odi queste cose." estrae il telefono dalla tasca e inizia a scrollare tra le immagini della sua galleria. "Eccolo." glielo mostra.

'Yo contigo, M.', è questo quello che recita la scritta che ha tatuato lungo il braccio. Sente il batticuore al solo vederlo in fotografia e si chiede come si senta lui invece, con quel tatuaggio e dopo aver vissuto tutto quanto.

"Hai la macchinetta con te?" domanda.

"Si." risponde. "Perché?"

"Perché voglio farmi un tatuaggio." risponde senza pensarci due volte, facendo strabuzzare gli occhi al fratello.

"Ti si è fritto il cervello?" chiede mentre corruga la fronte, capendo cos'ha intenzione di fare.

"Ti prego, Ivan."

Dal suo sguardo, il fratello capisce che intende fare sul serio e non si tirerà indietro davanti a nulla. Sospira mentre cerca il punto più tranquillo e pulito tra le stanze d'hotel in cui si trovano, scegliendo quella di Letizia, più libera e spaziosa.

"Cosa dovete fare?" domanda Alessio, osservando stranito i due fratelli.

"La tua amichetta ha deciso di farsi un tatuaggio." risponde Ivan che butta via il mozzicone ormai consumato della sigaretta.

"Ma chi?! Melissa?!" esclama Ginevra, dando loro tutta la loro attenzione.

"Perché sembra a tutti così strano?" rotea gli occhi al cielo mentre posiziona il braccio come le ha detto il fratello.

Quando sente l'ago sulla pelle stringe gli occhi e si rende conto che fa meno male di quello che si aspettava. Jamison si avvicina mentre mangia dei pasticcini che hanno portato alcuni membri dello staff dell'albergo per dar loro il benvenuto, capendo immediatamente cosa la ragazza stia scrivendo sulla sua pelle.

"Oh, ho capito." sorride mentre lascia cadere qualche briciola dalla sua bocca. "Sei davvero pazza, lui più di te."

"Ma di cosa parli?" chiede Letizia, poggiando la testa sulla spalla di Alessio.

Hanno fatto le ore piccole a causa del viaggio e ne risentono un po' tutti, tranne Melissa che è così tesa da non riuscire nemmeno a rendersi conto di quanto sia stanca.

"Vedrai, vedrai." ride Alessio, anche lui consapevole di quello che sta facendo. "Ma adesso sento un po' Paulo, vedo come si sente."

🦋

Paulo sospira quando si sdraia sul suo letto. Leonardo, suo compagno di stanza, è andato a guardare una partita insieme ad altri loro compagni e lui è rimasto da solo. Non che gli dispiaccia, anzi. Ultimamente ha sentito il bisogno di chiudersi da qualche parte da solo e fermarsi a riflette e, come solleticato dal suo pensiero, sente uno strano prurito al braccio, più o meno vicino al tatuaggio che ha fatto di recente. Lo osserva e si lascia andare ad un pesante sbuffo. Se è vero che è sempre con lei, allora come può spiegare a parole tutto quello che è successo? Il telefono lo distrae dalla baraonda che ha in testa e, quando risponde, si rende conto che si tratta di Alessio.

"Pronto?"

"Hey bello." saluta la voce allegra di uno dei suoi due migliori amici. "Come va? Come vanno le cose lì?"

"Tutto ok, come dovrebbe essere." ai guarda intorno. "Voi siete già tornati in Italia?"

"No, ancora no." risponde e spera vivamente che non senta le persone vicino a lui che parlano in portoghese.

"E come stanno gli altri?"

"Jamison è sempre lo stesso, anzi, è un po' depresso perché mi rifiuto di giocare alla play con lui, Letizia divora riviste di gossip come al solito, Ginevra è sempre seria e io mi diverto a vederli impazzire." dice semplicemente, tenendo appositamente fuori Melissa dall'elenco.

"E Melissa?" abbassa il tono della voce, come se non volesse far sentire ad altri che sta chiedendo di lei.

"Perché? Ti manca già?" lo prende in giro.

"Sii serio, come sta lei?" sbuffa.

"È giù di corda, a malapena parla con noi altri." mente ma per metà, alla fine è vero che non parlava con nessuno fino a qualche giorno fa.

"Ho capito." chiude per qualche secondo gli occhi.

"Tu invece come stai riguardo questa situazione?"

"Secondo te?"

"Uno schifo?"

"Più che uno schifo, sono così confuso che non mi sembra nemmeno reale tutto quello che sta succedendo. Non posso credere che sia andata a letto con quello lì." è arrabbiato, non riesce proprio a digerire tutto ciò.

"Non cu è andata a letto, ha detto che stava per farlo ma si è tirata indietro."

"E tu ne sei così sicuro perché eri lì?" con questa domanda retorica, Paulo da un importante suggerimento ad Alessio, ovvero che sia convinto che tra Mateo e Melissa sia davvero successo qualcosa.

🦋

Terminata la conversazione con Paulo al telefono, Alessio torna nella stanza di Letizia dove vede i suoi amici accalcati mentre rimangono in silenzio a fissare qualcosa.

"Che cosa vi prende?" domanda mentre si avvicina.

"Guarda." Ginevra indica il braccio di Melissa su cui spicca una frase, seguita da una lettera.

"Proprio come immaginavo." sorride il castano, è più o meno il risultato che aveva immaginato nella sua testa.

"Spero che tu non venga da me a chiedermi di coprirlo." mormora Ivan, sperando davvero che sua sorella riesca a chiarire le cose con Paulo.

"Non lo farò." risponde lei mentre accarezza i contorni di quella iniziale.

'Tu conmigo, P.'

. . .