46.

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[5 anni dopo]

-sei una bambola stasera- mi complimentò il mio ragazzo mettendo un braccio sulle mie spalle mentre uscivamo fuori dalla nostra casa
avevo un vestito rosso abbinato al mio rossetto e i capelli sciolti per mettere in risalto i boccoli
-solo stasera?- chiesi guardandolo
lui mi rispose con una risata e mi fece entrare in macchina
-farai innamorare il mio amico stasera- disse mettendo la chiave
quella sera avrei finalmente conosciuto il suo socio di affari,mi disse che era molto famoso per il suo sport era un campione,ero così curiosa ma lui mi fece restare nel dubbio fino a quella sera ero un po' eccitata all'idea

quando arrivammo mi guardai attorno,il locale era di classe,non era cosa mia per le condizioni in cui ero cresciuta,ma lui che ne poteva sapere
-oh eccolo lì che arriva,è molto gentile vedrai- me lo indicò con un segno di testa
mi aggrappai con una mano al braccio del mio ragazzo e lui mi toccò quella mano mentre guardava il suo socio
si salutarono e l'amico mi diede un'occhiata
-lei è tua moglie?- chiese
-no,per ora no,è la mia ragazza- rispose lui con un sorriso guardando il socio che non distoglieva lo sguardo da me

gli diedi la mano e lui fece un mezzo sorriso
-sono June- dissi semplicemente mentre aspettavo la sua mano
lui sorrise ancor di più ma sempre con quella sfacciataggine che avevo già affrontato
lui prese la mia mano e nel mentre si chianava,mi diede un bacio sulla mano mentre mi guardava da sotto le ciglia
-Jaden.-
sottrai subito la mano analizzandolo
era lui,aveva lo stesso modo di guardarmi,lo potevo riconoscere tra molti,proprio in quell'ultimo periodo dove l'avevo dimenticato sbucava senza preavviso
-è il miglior giocatore di baseball al mondo- disse peter sorridendomi
-ora esageri..anche se è così- replicò lui

mi stava facendo sempre lo stesso effetto,così tanto che pensai che peter non fosse nulla in confronto a lui

il mio ragazzo disse che forse era meglio muoversi e sedersi
-hai visto? è molto gentile- disse il mio ragazzo dandomi un'occhiata mentre camminavamo verso il tavolo
stranamente non era come gli altri,non vedeva malizia quando alcuni suoi amici mi parlavano,anche se jaden aveva fatto un gesto evidente

quando ci sedemmo non distolsi lo sguardo da lui,come tutta la serata
-e tua moglie?- chiese peter
-ci siamo lasciati proprio ieri io e la mia ragazza- rispose aggiustando l'orologio sul polso
aveva il ciuffo tirato indietro con un po' di lacca ed era in smoking,senza cravatta così che si possa vedere la sua solita collana in oro e un po' di pettorali
iniziarono a parlare di cose disinteressanti tanto che mi annoiai a morte,l'unica cosa che potevo fare è fantasticare su jaden,cosa che feci
come si atteggiava,come mi guardava alcune volte,come era vestito
era così...sexy
ed era la prima volta che lo pensavo,forse erano gli ormoni da quasi trentenne
-vado a fumare,vieni con me?- chiese peter a jaden mentre si alzava
-ho fumato prima,grazie- rispose
lui annuì e mi diede un'occhiata per farmi l'occhiolino e poi andò via

rimasi,così,sola con jaden
dopo anni
presi il mio telefono nella borsa per trovare una scusa per non poterlo guardare anche se lui lo faceva senza pudore
-domani ci sarà la luna blu,lo sapevi?- chiese
non risposi,e non lo sapevo perché non mi dava molta importanza ormai
la mia "ossessione" per la luna cambiò non appena andai via dall'atlanta per dimenticare tutto
lui annuì capendo che provavo ancora rancore e proprio quando stava per perdere le speranze parlai

significava che non lo volevo perdere ancora

-sono cambiate tante cose- risposi appoggiando il telefono sul tavolo per poi guardarlo
-ho notato...comunque Peter vuole farti la proposta non appena tornerà dal viaggio- disse rotolandosi la manica
sarebbe dovuto andare a vedere il suo prossimo studio e conoscere il suo nuovo capo in new jersey il giorno dopo
-faresti meglio a dire di si- aggiunse prendendo poi il bicchiere di vino

più bella della luna ♡ Jaden WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora