Auguri vecchia

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Questo è il giorno del mio compleanno. Il giorno che io odio festeggiare sin da quando sono nata e che ogni anno spero che nessuno se lo ricordi.

Mi alzai dal letto mezza addormentata. La rabbia e la tristezza nel corso dei giorni si erano volatilizzate nell'aria e ora stavo bene, anche se con Guè la questione rimaneva irrisolta.

Scesi giù e come al solito mi preparai una ciotola di fantastici cereali coco pops al latte. Mi sedetti sul ripiano in marmo chiaro muovendo i piedi avanti e dietro.

"Buongiorno" salutò Guè sbadigliando. Dopo quello che avevo scoperto alla festa il nostro rapporto era cambiato, mi dispiaceva parecchio, ma non riuscivo a perdonarlo del tutto.

Si mise a preparare il suo caffè mattutino con addosso solo i pantaloni del pigiama continuando ogni tanto a sbadigliare. "Potresti anche darmelo un buongiorno." Disse senza guardarmi.

"Buongiorno." Farfugliai scendendo dal ripiano.

Aggiunse il latte al caffè e iniziò a sorseggiare. "Oggi vengono i tuoi genitori."

"Cosa?!" Perché dovevo essere l'ultima a sapere le cose.

"Mi hanno chiamato perché tu non rispondevi e mi hanno detto che sarebbero venuti per il tuo compleanno." Spiegò attento a non bruciarsi la bocca.

La cosa peggiore è che si era ricordato del mio compleanno.

"Ho perso il cellulare alla festa di..." mi bloccai nel dire il nome di Emi "A una festa."

"Ascoltami Erika." Mi voleva rimproverare perché avevo perso il telefono? "Mi dà fastidio non avere più il rapporto di prima, quindi te lo chiedo per favore, facciamo finta che non sia successo niente?"
Probabilmente la parola 'festa' gli aveva ricordato quello che era successo.

"E come faccio? Se tu non vuoi smettere perché dovrei far finta?" Buttai la ciotola nel lavabo.

"Non è che non voglio... è tutta un'altra storia."

"E allora raccontamela, che aspetti." Incrociai le braccia al petto in attesa, ma fummo interrotti dal suono del campanello.

Rimase un secondo a guardarmi poi andò ad aprire. "Natalia!"

Natalia?!

Corsi subito alla porta e la vidi. Bionda platino e tette rifatte una seconda volta. Fui davvero felice di vederla, almeno non avrei trascorso altri giorni da sola oppure immersa da gente di sesso maschile. Bah.

L'abbracciai e dopo averla lasciata lei e Guè si scambiarono un bacio, fin troppo lungo e disgustoso. Non mi tornavano i conti. Non si erano lasciati questi due?

"Mi dovete per caso aggiornare su qualcosa?" Dissi ricordando a entrambi che esistevo anche io.

La bionda platino parlò. "Non ci siamo lasciati, semplicemente ci siamo presi una pausa perché io dovevo partire per Rio e quindi non ci saremmo visti per un bel po'. La soluzione migliore era questa."

Annuii sorridente. Almeno sapevo che non era qua per me.

"Ah sei arrivata nel momento giusto: oggi è il compleanno di Erika." Grazie cugino.
Diedi un pugno a Guè sulla spalla.

"Credevi che me lo fossi dimenticata?" Disse Natalia con tono superiore. Vaffanculo bionda. "Infatti ho qualcosa per te." Continuò guardandomi.

Ovviamente non volle dirmi che cosa aveva per me e nemmeno Guè e tutti questi misteri mi stavano rompendo il cazzo.

Dopo pranzo arrivò Fede portando delle ciambelle. Ditemi quanto è intelligente questo ragazzo che porta le ciambelle mezz'ora dopo il pranzo quando lo stomaco è stracolmo.
Mi salutò con un bacio.

"Ciambelle?" Chiesi incredula squadrando la scatola con un'etichetta e un disegnino sopra.
"Già, ma sono per me. Tra poco ci sono i nuovi episodi dei Simpson." Sorrise beffardo.

Oh già, perché per guardare i Simpson lui deve venire qua e portare le ciambelle.
Il mio ragazzo è un idiota.

Andò sul divano trascinando anche me, facendomi poi sedere sulle sue gambe dandogli le spalle. "E se io non volessi guardare i Simpson?" Borbottai.

"Ti concedo di guardare me mentre guardo i Simpson." Rise ed io gli diedi uno schiaffo sulla mano che lui strinse come quella sera alla festa di Denny.
Appoggiai la mia testa sul suo petto e sorrisi ai miei pensieri.

Dalle scale scesero Guè e Nata la quale rimase molto sorpresa nel vederci insieme. "Non voglio sapere nulla per ora ma poi Erika tu mi spiegherai tutto." Sapevo a cosa si riferiva e avrei avuto davvero molto da raccontarle. "Noi usciamo."

"Divertitevi!" Gridò Fede rompendomi un timpano, poi uscirono.

Ecco che iniziò la sigla dei testegialle e l'imbecille dietro di me si gasò iniziando a mangiare le ciambelle, ma io presi il telecomando e spensi la tv.

Lo sentii imprecare in tutti i modi possibili, quasi mi buttò a terra per ritrovare il telecomando. "Tu finisci male." Mi minacciò.

"Male quanto?" Lo provocai.

Mi afferrò per i fianchi e mi buttò sul divano tenendo il suo viso a due millimetri dal mio. "Tanto male."

Mi aspettai un bacio che non mi diede, anzi mi morse il naso. Ci rimasi male perciò per soddisfare la mia voglia del suo sapore iniziai a cercare le sue labbra, a tentare di baciarlo, ma lui non me lo permetteva.

"Questa è la punizione." Disse. Io mi stufai e per liberarmi da là sotto sollevai un ginocchio che però andò a sbattere contro qualcosa.
L'urlo di Fede mi fece capire che avevo centrato i suoi gioielli.

"E questa è la tua." Risi per poi alzarmi da lì evitando di rimanere schiacciata sotto di lui.

Presi una ciambella da dentro la scatola e iniziai a mangiarla sedendomi sulla sua schiena. "Non fare il bambino, tirati su."

Fede mi guardò male. Risi ancora e poi mi sdraiai contro le sue spalle.
Gli squillò il cellulare il quale si affrettò a prendere dalla tasca.
"Pronto? Oggi? Si certo arrivo in un attimo."

Riattaccò e quando finii l'ultimo morso della ciambella gli chiesi dove dovesse andare. Mi rispose che doveva registrare e che se ne era scordato per colpa dei Simpson.

Agilmente mi fece scendere dalla sua schiena buttandomi sul divano, poi si alzò in piedi e mi prese in braccio. "Tu vieni con me."

Mi portò fuori lasciandomi all'interno della sua macchina in stile rapinatore di ragazze.

Ed io non avevo le scarpe addosso.

Mise in moto e quando partì mi guardò ridendo. "Auguri vecchia."

Grandioso.

Gli stessi di sempre (Sequel of Scordarmi chi ero) Emis Killa/Fedez fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora