Capitolo 16

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Nicholas 

È possibile che io abbia deciso di ignorare Evie per tutta la giornata. Speravo che l'alcol facesse il suo lavoro e che non si sarebbe ricordata nulla di quello che è successo. E invece ricordava perfettamente la mia scenata immotivata. 

Evie mi confonde. La odio quando si presenta decisa a togliermi tutto quello per cui mi sto sacrificando, ma allo stesso tempo la trovo così... bella.
Non sono ipocrita fino ad arrivare a negare l'evidenza: se avessi mai incontrato Evie in un bar ci avrei provato, al punto di supplicarla di venire a casa con me. E forse è proprio questo che mi manda fuori di testa: l'idea che lei è proibita. Off limit. 

«Nick, sai come la penso sul fumo», sento dire alle mie spalle. È sera tardi, la cena, alla quale Evie non si è presentata, è finita e i bambini sono a letto. Io sono appoggiato alla ringhiera del portico con una sigaretta accesa tra le dita, e Savannah mi ha appena raggiunto. 

«Non farmi la morale», rispondo portandomela alle labbra. 

«Si può sapere che cos'è successo?». 

«Solite cose, lo sai», dico buttando fuori il fumo. «Evie vuole portarci via il ranch e io voglio che se ne vada, ordinaria normalità». 

Savannah alza gli occhi al cielo e scuote la testa.«Non credo che tu stia dicendo tutta la verità». Io sbuffo spettinandomi i capelli. «Penso invece che a te Evie piaccia», afferma facendomi girare di scatto verso di lei. 

«E questa come ti è venuta?», dico ridendo nervosamente. È come se Savannah avesse toccato un nervo scoperto, e non mi piace. 

«Ti conosco, e so che non lo ammetterai mai neanche a te stesso, e infatti stai scappando», risponde alzando le spalle. 

«Io non sto scappando proprio da nulla, e tu dovresti andare a dormire, la stanchezza fa brutti scherzi», ribatto facendo un tiro dalla sigaretta. 

«E tu dovresti smetterla di fumare», mi ammonisce togliendomi la sigaretta dalle labbra e lanciandola via. 

٭٭٭

La mattina seguente io e Josh decidiamo di alzarci presto, fare una colazione veloce e metterci subito al lavoro per riparare il recinto che già da qualche settimana ci dà problemi. 

«Ma Evie che fine ha fatto?», mi domanda dopo che ho finito di martellare la prima trave che abbiamo fissato. 

«Perché lo domandi a me?», ribatto asciugandomi il sudore dalla fronte. 

«Beh, siete piuttosto... intimi, sbaglio?», ridacchia prendendo la seconda trave da fissare.

«Decisamente, sbagli davvero di grosso». Non capisco cosa prenda alla gente in questi giorni, mi sembrano tutti fuori di testa. 

«Dai, Nick, puoi ammetterlo che in fondo un po' ti piace», dice il mio amico. Che cavolo si sono detti lui e mia sorella? 

«Josh, esistono tante belle donne in questo mondo, ma non per forza mi devono piacere tutte quante», rispondo afferrando il martello. 

«Sì, ma noi stiamo parlando di Evie ora», ammicca. 

«No, tu ne stai parlando, io sto solo cercando di riparare il dannato recinto», affermo scandendo le mie parole con colpi di martello. 

«Come vuoi», fa spallucce Josh. 

Da quando mi sono lasciato con Rebekah sembra che la priorità di Josh e Savannah sia quella di vedermi sistemato a tutti i costi. E Dio solo sa quanto mi danno fastidio quando si impicciano degli affari miei. Ma soprattutto non capisco come mai si siano fissati su un'attrazione immaginaria tra me e Evie. Dovrebbero stare dalla mia parte e non parteggiare per quella che è qui solo per i suoi stupidi affari. 

La Valle dei SospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora