C͓̽e͓̽l͓̽a͓̽d͓̽o͓̽n͓̽

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Quella mattina aveva un profumo di caffè dolce, torta alle carote e sigaretta spenta,
Nel suo candito letto,sporco dai pianti della scorsa notte, i due occhi color nocciola fissavano il soffitto bianco mentre i pensieri gli attraversavano la mente.
Le sue braccia cadevano debolmente sulle coperte color crema, il sole soffuso tramite le tende bianche, i mozziconi della sigaretta a macchiare le candite coperte, e il suo respiro inesistente erano le uniche cose ad incorniciare quell'immagine, in fin dei conti, sembrava un corpo senza vita il suo.
Jimin sapeva bene di star sbagliando,sapeva bene cosa stava andando incontro e sapeva che se si fosse scoperta,avrebbe rischiato di buttare la dedizione, la passione e il lavoro compiuto in quei 8 anni dei suoi compagni. Avrebbe preferito di gran lunga scavarsi da solo la fossa.
Tra le mani teneva strette 3 piccole pillole bianche , 3 piccole amiche con cui avrebbe incominciato bene la sua giornata, magari grazie a quelle avrebbe sorriso, avrebbe dato il 10% in più delle sue prestazioni, avrebbe parlato normalmente e avrebbe riposato normalmente.
Le portò in bocca, senza acqua, bastava la saliva.
Chiuse piano la bocca, annaspando un respiro di sollievo, anche quella mattina sarebbe andato tutto a gonfie vele.
Prese coraggio, aspettò che le gambe iniziassero a solleticare prima di alzarsi definitivamente, erano le 10:15, ed ancora nessuno era sbucato dal nulla per disturbarlo nella sua stanza, non ci fece caso, quindi si sfilò velocemente gli indumenti sudati, mise una felpa, adagiata al corpo magro.
Prese al volo le sue sigarette, sperando che yoongi non avesse ancora finito il caffè caldo.
Al dormitorio si respirava un aria tesa, nascosta dalla voglia di far finta di niente, la loro routine andava come un programma, ma nessuno in quel periodo di stava preoccupando del loro aspetto, del loro benessere. Andavano spediti, senza accorgersene che un loro compagno li stava man mano lasciando.

" jiminie ben sveglio!"
La voce profonda di taehyung risvegliò dai suoi pensieri jimin, che si mise seduto accanto a lui nello sgabello del piano colazione della cucina, regno di Jin. Quest'ultimo, mise davanti a jimin una portata di dolci vari, tra cui una torta alle carote.
" sono troppi hyung"
"Ieri non hai mangiato molto, mangiane almeno un po'" Jin era sempre stato così comprensivo con lui. Come un fratello maggiore.
Yoongi gli porse una tazza di caffè ancora calda, cercando di nascondere uno sbadiglio.
In sala calò il silenzio, mentre tutti aspettavano che jimin prendesse la forchetta per affondarla nella torta di Jin.
Appena quest'ultimo affondò la sua forchetta in acciaio, tutti parvero riprendere conoscenza e a riprendere quello che stavano facendo.
" tra 40 minuti tutti in studio " avvisò namjoon, accarezzando il capo del biondino.
" se tu vuoi riposare, puoi farlo. Baderò io a Jungkook" sussurrò all' orecchio del più piccolo.
La tentazione di mollare, almeno quel giorno, era tanta, la stanchezza fisica e mentale, soprattutto mentale, gridava di non trascinare il suo culo magro in quella fottuta stanza bianca per le successive 10 ore. Ma le sue responsabilità, il suo dovere, gli dicevano di dover andare.

" credo che verrò "
" puoi anche riposare jiminie, non succede niente se ti prendi un giorno di riposo"
" a me non sembra equo"
Jungkook si palesò dietro i due, il corpo bagnato era ancora caldo dalla doccia antecedente fatta, i suoi capelli castani oscuravano i suoi occhi grandi, e le sue parti basse, solo coperte da una asciugamano bianca.
" dico solo che, se jimin se lo prende, anche noi dovremmo"
"Puoi fare meno lo stronzo per favore?"
"Stronzo? No biondino dico solo come vanno le cose, qui siamo in 7 , o te lo dimentichi?"
"Potete non litigare per una mattina? Pls" disse arreso namjoon

"Se sei stanco, dormi più la notte"
"Lo sai che è difficile per me addormentarmi "
"Se hai problemi vieni da me" lasciò trapelare un ghigno sul suo viso, incrociando per la prima volta, dopo la sera prima, i loro occhi.
"Con uno stronzo come te? Pff"
" a te però lo stronzo piace"
"Ma nei tuoi sogni Jungkook"

"Basta, cercate di fare le persone mature cortesemente, Jungkook sbrigati che si sta facendo tardi, jimin prendi una decisione il prima possibile" chiarì jin, posando con pesantezza il suo grembiule da cucina giallo.














------------spazio autrice

chi non sta capendo niente? alzi la mano

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𝐁𝐎𝐑𝐍 𝐒𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑Where stories live. Discover now