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FLASHBACK

La sua risata cristallina riempiva le mure bianche della sua camera, quella voce piena di energia ed allegria aveva riempito di buonumore il giovane jeon Jungkook, coperto dalle molteplici coperte candide nel suo letto.
La statura minuta di jimin era nascosta all'interno del suo letto, i suoi capelli biondi e lucenti, sbucavano ogni tanto dal suo nascondiglio, facendo ridere il giovane corvino.

La risata di jimin aveva sempre fatto da sveglia a jungkook, da quando erano più piccoli, il biondo era decisamente quello più attivo ed energetico.
Di soppiatto, Jungkook tolse definitivamente le candide coperte da sopra il corpo del biondo, facendolo urlare stridulamente. Prese il suo giro vita intorno alle sue possenti braccia, bloccando quel tornato di Park jimin. I loro visi si avvicinarono pericolosamente l'uno di fronte all'altro, ed il corvino, ancora con gli occhi semichiusi , mimò un "stai fermo "
Jimin, a sua volta bloccato dalla posizione, non si oppose minimamente, lasciandosi cullare dalle braccia del suo amato corvino.

Il suo viso arrossì improvvisamente, per quanto potesse essere abituato alla presenza della sua crush, quella vicinanza era perfino insopportabile a tratti, il cuore sbatteva contro la sua cassa toracica, le sue dita si intorpidirono, e i suoi movimenti antecedentemente sconnessi e veloci, smisero appena il tocco caldo di jeon Jungkook sfiorò il suo corpo.

A tratti i loro nasi si tastarono, e con un dolce sorriso in volto, il biondo portò una mano sul capo castano di jungkook, accarezzandone le ciocche cadute sul suo viso pallido e struccato.
Non ci volle molto tempo prima che un occhio di jungkook si aprisse, e come ogni mattina, c'era il suo dolce hyung , piccolo e tenero come sempre stato.

"Finalmente ti stai fermo"
Disse Jungkook, stiracchiando leggermente la schiena, per poi aprire definitivamente entrambi i suoi occhi assonnati.
A quella vista, le guance di jimin si fecero solamente più rosse e paonazze.
" uffa, non ti svegli mai in orario kook, è tardi"

Il corvino strinse leggermente la presa nella vita stretta del più grande, a quel punto, inerme sotto il tocco del suo più grande amore.
"Ancora 5 minuti" mugugnò il più giovane , scavando una strada tra il cuscino e il capo del biondino, inserendosi tra il collo e la clavicola.
Jimin perse il fiato, strabuzzò più volte gli occhi, ormai bloccato non solo tra le braccia, ma anche tra le gambe di Jungkook.

Non fece altro che aspettare, accarezzando a tratti le ciocche lunghe di Jungkook, aspettò pazientemente che riprendesse coscienza, anche se in cuor suo sapeva che era solo una tattica perditempo solo per stare più vicino a lui.
Amava il rapporto che avevano instaurato, sempre così chiaro e senza ombra di riluttanza da entrambe le parti. Era cosciente che i suoi sentimenti erano ricambiati, era palese sotto i suoi occhi, ma soprattutto sotto gli occhi di tutte le persone che conoscevano la loro vita privata, ed era entusiasta della cosa, finalmente, park jimin, aveva trovato la sua anima gemella.



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Looooool

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𝐁𝐎𝐑𝐍 𝐒𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑Onde histórias criam vida. Descubra agora