Capitolo 7

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Rakanja osservò attentamente il bel ragazzo che stava ancora dormendo profondamente nelle coperte rosso sangue del letto matrimoniale della camera dell'hotel che avevano preso per stare insieme quella sera. Quasi le coperte andavano a confondersi con i capelli di un rosso leggermente più chiaro di Gabriel. Era rimasto sorpreso quando il ragazzo gli aveva detta che non potevano andare a casa sua cosa che invece di solito dicevano tutti i ragazzi con i quali ci provava. Di certo non avrebbe potuto portare Gabriel nella sua di casa, che era più una reggia che altro, visto che avrebbe fatto fin troppe domande e quindi la soluzione più pratica per tutti era letteralmente stato andare a trovare un hotel vicino allo Scottish per poter stare insieme. E Rakanja era davvero soddisfatto di quella notte passata insieme all'altro ragazzo tanto che sperava che non sarebbe stata una cosa di una notte e basta. Molte delle sue passate relazioni erano state di una notte e basta ma quello lo aveva deciso anche lui perché non si era trovato bene con quelle persone se non nella sfera del sesso. Con Gabriel invece sentiva di essere collegato in qualche altro modo, sentiva che forse tra loro poteva esserci qualcosa di più e ovviamente per lui valeva la pena provare.

Rakanja si voltò solo un attimo per prendere l'acqua che il bollitore aveva appena finito di far bollire e metterla in una delle due tazze presenti per poi aggiungerci il caffè istantaneo. Certo quel caffè non gli avrebbe veramente fatto nessun effetto ma era anche solo per il gusto di berlo che se lo era preparato. Girò con calma la polvere all'interno dell'acqua fino a quando quest'ultima non divenne un tutt'uno con il liquido e si voltò per continuare a guardare Gabriel mentre dormiva. Fu una cosa però che non riuscì a fare visto che Gabriel si era svegliato, probabilmente per via dell'odore del caffè a quel punto, e lo stava fissando confuso.

-buongiorno- sorrise Rakanja guardandolo ridacchiando per poi aprire leggermente le tende per far entrare un po' di luce nella stanza anche se come al solito Londra era completamente oscurate dalle nubi grige come se dovesse iniziare a piovere da un momento all'altro.

-giorno- borbottò Gabriel cercando in qualche modo di far passare il mal di testa che lo stava letteralmente distruggendo. Era tutta colpa del moro che aveva difronte se non riusciva a pensare lucidamente in quel momento per colpa del mal di testa da alcol.

-vuoi un caffè?- domandò Rakanja vedendo principalmente la faccia spaesata dell'altro che si stava guardando intorno per poi recuperare il suo maglione e infilarselo stringendosi ancora di più nelle coperte. Rakanja sorrise capendo che il ragazzo nella sua natura da umano stava avvertendo il freddo gelido di novembre cosa che per lui invece era ormai del tutto estranea.

-si grazie- disse Gabriel passandosi una mano tra i capelli e sperando di riprendersi più velocemente con quel caffè. Rakanja non ci pensò due volte e subito si mise a preparare anche il caffè del rosso ringraziando che l'acqua nel bollitore fosse ancora calda. Non ci mise molto a preparare anche il caffè dell'altro e glielo lasciò sul comodino. Il tutto mentre Gabriel aveva tenuto i suoi occhi azzurri su di lui.

Gabriel non sapeva il perché ma ancora sentiva come se ci fosse qualcosa di strano in Rakanja che continuava a farlo stare completamente in allerta nei confronti del moro. Moro che però non sembrava per niente pericoloso e poi in quel momento stesso aveva avuto la conferma che l'altro non fosse un vampiro, visto che aveva aperto le tende e in teoria tutta quella luce avrebbe dovuto ucciderlo, anche se ci aveva pensato per tutta la serata a quel particolare. Rakanja non era pericoloso quindi perché il suo corpo era ancora all'erta?

-che ore sono?- domandò Gabriel curioso e felice di non avere niente da fare di urgente, certo doveva dare uno sguardo ad alcune cartine di Londra insieme ad Oliver ma quello poteva farlo in qualunque momento della giornata.

-le dieci e mezza- rispose Rakanja dopo aver dato un veloce sguardo allo schermo del suo cellulare sul quale aveva notato anche una miriade di messaggi da parte di Xadia che al momento non aveva minimamente voglia di aprire e poi per dirla tutta la sua migliore amica in quel momento poteva tranquillamente essere già a riposarsi visto il sole alto in cielo.

-a che ora dovremmo lasciare la camera?- domandò ancora Gabriel curioso di capire quanto tempo aveva per riprendersi anche se in quel momento avrebbe volentieri gradito poter essere a casa sua in modo da non doversi preoccupare di niente. La sera prima però aveva davvero avuto paura del suo istinto e aveva preferito non invitare ad entrare qualcuno di dubbia natura nel suo appartamento e soprattutto qualcuno che avrebbe potuto notare tutta la roba da cacciatore di vampiri che lasciava sempre in giro per l'appartamento.

-non ho chiesto sinceramente, voi fare un altro round?- chiese divertito Rakanja che comunque aveva un leggero luccichio negli occhi perché a lui altro sesso con il rosso quel giorno non gli sarebbe minimamente dispiaciuto.

-non hai nulla da fare? Non devi lavorare?-

-al momento no, sai lavoro per me stesso quindi detto io i ritmi del mio lavoro- ghigno ancora Rakanja mentre Gabriel si mordeva leggermente il labbro inferiore per poi bere quasi tutto di un sorso quello che era il caffè istantaneo che gli aveva preparato l'altro.

-alza la temperatura del termosifone- borbottò Gabriel con Rakanja che alzò un sopracciglio a quella frase che era stata posta quasi come un ordine -sto congelando e se mi vuoi nudo vorrei non morire di freddo. Come cazzo fai a non sentirlo?- e Rakanja capendo da quelle parole che ci sarebbe stato eccome un altro round andò ad alzare la temperatura del termosifone ridacchiando.

-ieri non ti stavi lamentando del freddo-

-ieri avevo alcol in corpo- fece notare Gabriel ma non riuscì a dire altro visto che le sue labbra si trovarono fin troppo velocemente e baciare quelle di Rakanja che lo spinse anche all'indietro sul materasso per salirgli meglio sopra a cavalcioni.

Il vampiro e il cacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora