𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒

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❝Chi non muore si rivede❞

⸻𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤'𝐬 𝐏𝐎𝐕⸻

«Buongiorno Min» dissi spegnendo la sveglia un po' troppo duramente.

«Buongiorno Kook» sbadigliò.

Ci alzammo dal letto controvoglia e stabilimmo dei turni: un giorno sarebbe andato prima Jimin a lavarsi e io avrei rifatto i letti. Il giorno dopo sarebbe toccato a hyung rifarli, mentre io mi lavavo per primo.

Questo metodo funzionò con grande sorpresa da parte di entrambi. O meglio, funzionò per pochi minuti.

Era ormai la ventesima volta che bussavo alla porta del bagno.

«Jimin esci subito!» gli gradai.

«Sono nudo e non credo che per te sia un bello spettacolo».

Sospirai esausto.

«Sei da mezz'ora in quel bagno! Lo stai ristrutturando?».

«Cinque minuti ed esco» mi rispose ridendo.

«Lo stai ripetendo da quando sei entrato!».

Jimin - stranamente - uscì davvero dopo cinque minuti e io mi alzai dal letto, lanciandogli, però, un cuscino in faccia.

«Alla buonora» gli dissi, chiudendomi nel bagno con i vestiti preparati molto tempo prima.

A differenza di Jimin, finii di prepararmi in dieci minuti e dopo avergli rivolto uno sguardo assassino, prendemmo i nostri zaini dirigendoci in mensa.

«Quindi solo la cena non sarà in mensa?» gli chiesi di nuovo come conferma.

«Esatto. Durante la colazione e il pranzo gli studenti sono divisi in gruppi e ognuno entra a orari diversi. A cena, invece, gli studenti del dormitorio ceneranno nelle loro camere mentre gli altri a casa loro» spiegò e io annuì.

«Gli hyung saranno con noi?».

«Fortunatamente sì. Supplicare la signora Hong ha funzionato» rise Jimin.

Entrammo nella mensa e cercammo con lo sguardo gli hyung che furono i primi a vederci. Sventolarono la mano per farsi notare e noi ci avvicinammo verso il loro tavolo.

«Buongiorno hyung» salutai, seguito da Jimin.

«Buongiorno ragazzi. Abbiamo preso la colazione anche per voi» ci salutò Hoseok, indicando le sedie libere per invitarci a sederci.

Ci accomodammo e trascinammo verso di noi i vassoi, iniziando a mangiare.

«Com'è essere tornato qui dopo tanto tempo?» mi chiese Namjoon e io gli risposi solo con un piccolo mugugno.

«Assonnato?» chiese con un piccolo sorriso.

Io annuì perché non sapevo come altro rispondergli.

Mi erano mancati i miei hyung, ma mi sentivo incompleto e incasinato. Avevo odiato l'America con tutto me stesso e non vedevo l'ora di tornare in Corea e rivivere la mia vecchia vita, ma ora che mi trovavo lì non sapevo se fossi realmente felice. Non riuscivo a capire cosa stessi pensando o provando. In America mi sono posto molte domande e in Corea continuavo a chiedermi la stessa cosa: meritavo di essere lì?

Mentre gli hyung mangiavano, mentre io continuavo a spostare il cibo nel piatto, portandolo di tanto in tanto alle labbra, ma quando suonò la campanella sobbalzai e guardai il mio piatto. Avevo mangiato meno della metà. Tra le tante cose che avevo lasciato c'era una barretta al cioccolato e così la presi, riponendola nello zaino. L'avrei mangiata durante le lezioni, altrimenti non sarei sopravvissuto fino all'orario di pranzo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 22 ⏰

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