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narratore esterno

Dante:- oh simo', svegliati! é la settima volta che ti chiamo, facciamo tardi così - il diretto interessato si gira nel letto sfatto e stropicciato, cercando invano di evitare i raggi solari che invadono la stanza dalla finestra aperta, che era chiusa fino a qualche minuto prima.
non voleva tornare a svegliarsi presto.
simone balestra é l'ultima persona a cui piace svegliarsi presto. quando era piccolo ha fatto un record, é riuscito a dormire per 18 ore di fila, praticamente una giornata intera.

dante:- oh simo' é il primo giorno di scuola, non viglio arrivare in ritardo fin da subito!- simone strizza gli occhi e finalmente si decide ad aprirli, sfoggiando le grandi iridi color cioccolato fondente.

12 settembre, 1^ giorno di scuola.
per tutti é una fatica enorme tornare a scuola dopo mesi di nullafacenza. perché si, simone in estate non aveva fatto proprio nulla.
da quando manuel lo ha lasciato a fine scuola, ha buttato un estate intera senza fare niente, poltrendo in casa e marcendo sul letto.

manuel era il fidanzato di simone. dico era perché tra loro é finito tutto. Manuel ha deciso di lasciare l'italia seguendo l'amore per nina, la ragazza con cui si frequentava di nascosto intanto che era fidanzato con Simone.
dopo la rottura sarà uscito giusto 5/6 volte con gli altri suoi amici, ma la vita di simone era diventata noiosa e monotona.

simone é il figlio di Dante Balestra, un professore di filosofia di roma. secondo il padre, probabilmente ha tramandato al figlio l'amore per lo studio e la lettura, infatti simone ha passato l'estate sui libri, leggendo e studiando cose nuove, ogni tanto ascoltava la musica e raramente o solo se costretto andava a farsi un giro in motorino, quasi solamente costretto.

simone vive in una grande villa nelle vicinanze della periferia di roma, ma rimanendo sempre in città. con lui vive suo padre dante e sua nonna Virginia, mamma di suo padre, visto che sua madre ha lasciato i due per lavorare in america, avevano bisogno di una figura femminile che si occupasse della casa.

chissá come simone era riuscito ad alzarsi e a farsi una doccia veloce; suo padre lo aspettava in cucina per la colazione.
appena il ragazzo entró in cucina il padre lo accolse con la sua solita colazione, ovvero latte e caffè insieme alla sua solita brioche kinder, che ha iniziato a mangiare da quando aveva 6 anni, e da lì non compra altro.

dante:- quarto anno, caspita ti avevo seriamente lasciato alla quinta elementare simo - dice il padre sorseggiando del caffé sorridendo, e simone accenna un sorriso, é una frase che dice tutti gli anni ormai.

dante:- hai finito simo?-
simone:- si -
dante:- ok vado a prendere il mio materiale al piano di sopra, metti i piatti nella lavastoviglie, arrivo!- detto cio il padre sfreccia al piano di sopra, quasi inciampando su uno scalino, mentre il figlio fa quello che gli é stato detto.

proprio mentre simone si era appena appoggiato sul divano, il telefono del padre inizia a squillare.
dante:- simo sono in bagno, rispondi tu!-
fa' come detto e risponde alla chiamata, proveniente da un numero sconosciuto.

simone:- pronto?-
??:- ciao, dante balestra é lì?-
simone:- si sono suo figlio, mi dica pure -
??:- non darmi del lei per favore - effettivamente non era la voce di un adulto, e dopo quella frase si é sentita una risatina.
simone:- va bene -
??:- sono Mimmo, puó dire a suo padre che mi hanno dato la semi-libertà?-
simone:- certo, basta che non mi dai del lei-
mimmo accenna un sorriso dall'altra parte dello schermo.
mimmo:- va bene, sei Simone vero?-
simone:- si, sono io -
mimmo:- tuo padre mi ha parlato di te tempo fa -
simone:- e che ti ha detto?-
mimmo:- che tien a cap tost - simone sorride leggermente.
simone:- glielo diró -
mimmo:- grazie mille, arrivederci- detto ció chiude la linea telefonica.

la voce era quella di un adolescente, e aveva un leggero accento napoletano.
chissà, semilibertà. probabilmente era in carcere.
dante:- simo', eccomi! dritto in macchina - il ragazzo ride vedendo le condizioni del padre, che dalla fretta aveva la giacca al contrario.
simo:- corro, sistema la giacca prima- il ragazzo ride e il padre se ne rende conto, venendo sgridato anche dalla madre, che si era appena svegliata.

dante:- eccoci, allora, chi era al telefono?-
simo:- un certo mimmo ha chiesto di te, ha detto che gli hanno dato la semi-libertà- il padre fa una faccia felice.
dante:- oh che bella notizia che mi dai! oggi nella mia ora di buco vado a trovarlo, ho un piano per quel ragazzo -
simo:- chi é?-
dante:- oh un mio ex alunno di napoli, ha la tua stessa età, sta in carcere a roma a quanto pare gli hanno dato la semi-libertà so cosa fargli fare - il padre sorride.

dante balestra insegna filosofia in un accademia privata di roma, scuola del figlio d'altronde. insegna proprio nella sua classe, 4^D. il nome della loro scuola era " ***** *********". diciamo che altre a fare recupero di anni per chi li ha persi, é una scuola costosa con professori rinomati (pazzi, ma rinomati). simone infatti praticava l'indirizzo scientifico con latino in questa scuola.

i due arrivano a scuola con relativamente poco tempo di ritardo, e proprio la prima ora l'avevano insieme, perció si sono diretti direttamente nella loro classe, dove tutti li attendevano.

dante:- ciao a tutti ragazzi, scusate il ritardo, come vedete alcuni compagni non sono più con noi- simone gira lo sguardo, manuel.
ancora non ci credeva che aveva lasciato lui, per andare in francia con nina. aveva passato di tutto con lui, le prime esperienze, il primo amore, la felicità piu grande.
dante:- peró ci sono 2 nuovi studenti con noi ora!- dalla porta entra una ragazza in sedia a rotelle, accompagnata da un ragazzo alto dalla pelle scura.
dante:- ciao cari, volete presentarvi?-
??:- ciao io sono Ryan, gioco a calcio e...-
dante:- gioca a calcio, abbiamo capito dai -
??:- io sono Viola, vengo da new york insieme a mio padre -
luna:- quindi sei bilingue?- ryan si affaccia per vedere la ragazza in carrozzina.
ryan:- no, ne ha una credo - tutti ridiamo e vedo la faccia abbastanza scioccata di papà, che finisce per ridere.
dante:- va bene, sedetevi dove volete, probabilmente avremo un altro ragazzo piu in là, allora ...-

durante l'ora di buco (2^ora scolastica)

dante si era scomodato da scuola per raggiungere uno dei carceri di roma, dove lo attendeva il ragazzo della chiamata.

appena i due si incontrano, sotto l'occhio severo delle guardie si abbracciano.
mimmo:- professo'! la vedo sempre piu giovane!-
dante:- ahh, magari mimmo, comunque, sono felicissimo della tua semilibertà!-
mimmo:- anche io professo', anche se sinceramente non so dove andare-
dante:- il carcere ti ha dato alcune regole?-
mimmo:- si, almeno una notte al mese devo passarla qui, se non trovo alloggio allora mi toccherà passare la notte qua - il professore pensa toccandosi il mento, come tipica scena dei film.
dante:- ora parlo io con quelli, ho un piano per te- il piu giovane sorride e riabbraccia ancora una volta il professore.

lampo - mimmoneWhere stories live. Discover now