X

261 16 4
                                    


mimmo

mimmo:- eddai!-
simo:- t'ho detto no!-
mimmo:- mo e scia simo!-
simo:- none -
mimmo:- daii -
simo:- di nuovo? no!-
dante:- oh eh eh ma che state a fare? state litigando?- dante entra in cucina, sorpreso e leggermente infastidito.
mimmo:- professo' sto qua da un mese quasi e non ho mai provato la moto di simone!- il prof si gratta il capo scocciato ma sorridente.
simo:- non mi va di schiantarmi oggi -
mimmo:- o waglio c'ha ditt eh?- mi avvicino a lui minacciandolo per scherzo, lui rimane fermo lì, ma dante arriva a separarci.
dante:- decido io mo, mimmo guidi tu oggi, mi raccomando ai caschi, ci vediamo a scuola, ciao - esce velocemente dalla porta con la sua grande audi color pece, lucida e pulita.
mimmo:- godo, muoviti -
simo:- vatti a prendere lo zaino prima a sce'- faccio come dice, e mi catapulto al piano di sopra.

passando per il corridoio, mi fermo qualche secondo a guardare un'enorme foto di simone da piccolo, incorniciata in un quadro dalle estremità argentate. si vedeva il suo volto sorridente, con solo i primi due dentini visibili appena, aveva una chioma folta di capelli ricci neri, aveva in mano un coltello giocattolo e una forchetta, semplicemente sorrideva. ho sempre amato il suo sorriso, ogni volta che sorrideva sentivo qualcosa muoversi dentro di me, avevo abbastanza paura di quello che potesse essere, perché potevo immaginarlo sotto sotto, ma é un mondo sconosciuto che avevo paura di conoscere.

scendo velocemente le scale, per raggiungere simone che mi aspettava seduto sul motorino, lasciando un posto avanti per me.
simo:- sai come funziona?- mi porge il casco che metto velocemente.
mimmo:- sisi, a napoli vivevo sfrecciando in motorino - mi metto avanti a lui, sentendomi le sue gambe e il suo corpo scontrandosi con il mio.
simo:- accendi allora - faccio come dice, cercando di uscire dall' enorme giardino della villetta, sentendomi poi delle grandi mani cingermi la vita, sorrido, lottando con le farfalle che si stavano picchiando tra loro nel mio stomaco.

skip time (fine delle lezioni)

e anche oggi, turno in biblioteca. ormai era il mio posto fisso, anzi, posto preferito, dopo la camera di simone.
avevo preso anche lo "stipendio" del mese, pensavo di prendere molto molto meno, infatti quella sera, se simone non é stanco, mi piacerebbe offrirgli io qualcosa. ormai era così tanto spesso nei miei pensieri, era fisso qui, nella mia mente. pensare a tutte le volte che ci siamo toccati, guardati, sfiorati, mi fa venire degli enormi brividi lungo la schiena, che procedono per tutto il corpo, per poi provocandomi un sorriso enorme.
mi sto drogando. e la mia droga si chiama simone balestra.
quando sono insieme a lui il sorriso mi esce spontaneo, non riesco a non guardarlo con un sorriso a 32 denti, solo il pensiero del suo viso angelico mi fa sorridere.
lui e gay, ma io? cosa sono?

?:- é permesso?-
mimmo:- prego!-  dalla porta entra il professor De Angelis, un docente di italiano che io associo ad un bombolotto alla crema, sia per il suo fisico che per la sua dolcezza, riusciva a trasmetterti la sua materia nella maniera più calma e tranquilla possibile, lo adoravo per questo.
De Angelis:- mimmo! cercavo proprio te! - sorrido nel vederlo avvicinarsi a me.
mimmo:- mi dica! a sua disposizione- lui mi sorride.
De Angelis:- tu devi essere esperto di libri ormai visto che sei qui da parecchio, che mi sai dire se qua in biblioteca c'è... ahh non mi viene il nome - si guarda intorno infastidito, aggrottando le sopracciglia.
mimmo:- mi dica, di che si tratta?-
De Angelis:- un libro, cavolo non mi viene il nome, sulla mitologia greca, sulla storia tra Achille e Patroclo, che lo avete qui?-
mimmo:- devo vedere prof, arrivo, si ricorda il nome?-
De Angelis:- c'è l'ho sulla punta della lingua te lo giuro!- vado nel reparto mitologia, seguito dal professore.
De Angelis:- ah si, "La Canzone di Achille" - vado in cerca del libro con lo sguardo, non trovandolo sfortunatamente.
mimmo:- mi spiace non é qui, ma posso ordinarglielo online se vuole -
De Angelis:- mi farebbe molto piacere Mimmo, é per mio figlio, é appassionato di queste cose, ti ringrazio molto, devo scappare che ho un impegno, buona giornata-
mimmo:- buon giorno!-
vado al computer, cercando il libro su Amazon, trovandolo subito, ne prendo 3 copie per tenerle in libreria, mi incanto nel leggere la trama. achille e patroclo. sospiro. erano le 3.30, simone termina alle 7, ho tempo.

così ho speso tutti il mio pomeriggio a leggere il libro online, beh si erano molte pagine, e non sono uno che legge, ma questo libro mi ha coinvolto in una maniera assurda, risucchiandomi del tutto, e facendomi perdere la cognizione del tempo.

simo:- mimmo? stai qua?- spengo il computer ancora incantato dalla storia dei due, trattenendo le lacrime dentro di me.
mimmo:- eccomi -
simo:- oh hai due occhi, c'ha fatt? -
mimmo:- sono stato un bel po' di tempo al computer, comunque hai fame?-
simo:- beh si, magari nonna ci prepara qualcosa -
mimmo:- mi piacerebbe offrirti qualcosa, mangiamo una pizza?-
simo:- si dai, ma ho i soldi tranquillo -
mimmo:- no simo', ho preso lo stipendio apposta per offrirti qualcosa, quindi mo ti spicci e usciamo da qua - lui mi sorride.
simo:- vabene dai, solo per sta volta - sorrido anche io e usciamo insieme dalla scuola.
mimmo:- puoi guidare tu? sono un po' stanco -
simo:- sicuro di sentirti bene?-
mimmo:- si davvero - lui annuisce e arriviamo finalmente alla moto, ci muniamo di protezioni, e partiamo.
sta volta mi tengo alla vita di simone, ogni tanto muovendo le mie mani su e giù per suoi fianchi. il libro mi ha fatto riflettere molto, sui miei sentimenti e sulla mia vita in generale, sono davvero fortunato, anche se sono in semi libertà, é come se fossi del tutto libero.

simo:- grazie, arrivederci -
mimmo:- arrivederci- ci allontaniamo dalla pizzeria, mettendoci su una panchina di un parchetto lì vicino.
la pizza era l'unica cosa che ci riscaldava, visto che il freddo era tornato magicamente nel giro di qualche giorno.
simo:- ti piace?-
mimmo:- si, é davvero buona -
simo:- grazie per.. avermela offerta - morde un altro pezzo della sua margherita.
mimmo:- e di che simo', se dovessi ringraziarti io per tutto ció che stai facendo pe' me, minchia ci starei giorni - lui sorride.
simo:- qua ci vengono i turisti a baciarsi -
mimmo:- mh, beati loro - dico tra un boccone e l'altro, e lui mi guarda sorridendo.
simo:- posso, chiederti una cosa?-
mimmo:- anche quattr simo'-
simo:- sai che tra poco é halloween, il 31 -
annuisco.
simo:- beh, c'é una festa, vanno molti di scuola nostra diciamo che é organizzata da loro, ti piacerebbe andare?-
mimmo:- ma festa co' i professori?-
simo:- nono, festa festa -
mimmo:- e che significa festa festa?-
simo:- beh, alcolici, musica, insomma.. festa festa - annuisco.
mimmo:- si dai mi piacerebbe venire, hai detto che é il 31?-
simo:- si, si trova anche di sabato sera -
mimmo:- perfetto considerami allora- mi appoggio alla sua spalla con il capo, continuando a masticare la mia pizza che sembra interminabile.
simo:- hai freddo?-
mimmo:- ora sto bene -

ciao!! capitolo freddo e molto mid, giusto perché il prossimo sarà pieno di roba, e avró bisogno di tempo per prepararlo, preparatevi per la festa, succederà qualcosa? probabilmente. lo scopriremo soltanto vivendo, vi ringrazio per le visualizzazioni e il supporto, un grande abbraccio a tutti ❤️❤️❤️

lampo - mimmoneWhere stories live. Discover now