Un treno per la malinconia

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Aura's Pov

Non è incinta.
Per fortuna.

Dalla litigata nessuno ha più avuto una conversazione durata più di cinque minuti.
Alisia ha provato a riavvicinarsi a Christopher invano,quest'ultimo continua ad essere repulsivo nei suoi confronti e nessuno, lei stessa compresa può biasimarlo.

Alisia non mi ha rivolto la parola fin adesso, ha escluso anche Janet, le uniche con cui chiacchierava erano Estella e Julia, e va bene così.
Mi sto abituando all'idea di evitarla per sempre: la sua personalità e il suo modo di comportarsi mi stanno facendo cadere le braccia.

Il viaggio di ritorno è stato straziante durante le ore di luce, eravamo tutti nervosi mentre di notte siamo bene o male riusciti a dormire.

Osservo Christopher che ha la testa poggiata al vetro del treno,seduto dinanzi a me, i suoi occhi sono chiusi e le sue labbra leggermente aperte; qualche ciuffo corvino spunta fuori disordinatamente dal cappuccio della felpa.

Me l'ha detto.
Mi ha detto dell'adozione.
Ancora non ci credo e non so perché ma sono fiera di lui.
Per non parlare della felicità che mi mette il fatto che si sia aperto con me.
Alex gli poggia la testa sulla spalla annoiato.

Lucas,seduto vicino a me si muove per la milionesima volta.

"Ma che hai?"gli chiede Alex infastidito guardandolo male.

"Non lo so che ho va bene? Quando cazzo arriviamo?"ribatte il biondo.

"Mancheranno meno di due ore,non senti l'aria di Miami?"rispondo con una smorfia,mi manca la neve.

"Sento già l'afa e l'umidità di Florida infiltrarsi nelle mie vene,non mi è mancato affatto."conferma i miei pensieri Julia da dietro.

"Vado al bagno."li informo alzandomi,devo sgranchire le gambe.

"Attenta a non perderti,ricciolina."mi raccomanda Alex.

"Mi spieghi come fa a perdersi in un treno?"ribatte Lucas.

"Non ci avevo pensato."

Il paesaggio solare di Miami scorre sotto i miei occhi che osservano la vetrata mentre supero qualche vagone,il treno è quasi del tutto vuoto come all'andata.

Provo ad aprire la porta del bagno ma un "occupato" di una signora mi fa blaterare qualche scusa,mi poggio con la schiena vicino al bagno per aspettare.

"Ma chi si rivede,salve bella mora!"

È il controllore,lo stesso dell'andata,ma da dove diamine è sbucato?

"Ciao."

Un sorrisetto che sono sicura che crede sia affascinante prende le sue labbra.

"Com'è andato il viaggio tra amici? Vi siete divertiti?"

"Abbastanza."

"Fa freddo in Canada,vero?"chiede mettendosi proprio davanti a me con tanta voglia di fare conversazione.

"Fa freddo ma è più che tollerabile."rispondo annoiata.

La signora ci sta mettendo una vita ad uscire dal bagno,o sono spuntati i denti al water e se l'è mangiata in un solo boccone o non si spiega.

"Ma non mi dire! Io lo trovo insopportabile invece,fa veramente troppo freddo lassù!"risponde con troppo entusiasmo.

"A me piace il freddo."

"Uuuh,sei una di quelle tipe oscure e alternative tu...ho capito. Mi hanno sempre affascinato quelle come te."

Attenta Aura che mo ti lancia la fede!
Sii reattiva,schiva in tempo.

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