Hunter Solitaria

Chapter 1

Cammino lungo il corridoio e l'unico rumore che si sente sono i miei stivaletti, a contatto con il pavimento.

Mi hanno chiamato dicendo che l'organizzazione aveva un nuovo lavoro da affidarmi. Ed ora mi trovo davanti la porta della sala riunioni. Al centro dalla sala c'è solo un lungo tavolo con delle apposite sedie di legno.
In ogni sedia sono seduti i capi dei vari settori:

-Hunter classe A
-Hunter classe B
-Hunter classe D
-Hunter classe S

Queste sono tutte le classi Hunter, ma c'è anche un'altra classe.

Senza lettera, senza numero. La classe che nessuno ha mai raggiunto.

Hunter

Solo, Hunter.
È la classe che non ha bisogno di essere riconosciuta.
Hunter sono quelle persone temute, spietate.
Quelle persone che mai nessuno si vorrà mettere contro.

Io sono un Hunter.
Sono l'unica appartenente alla classe Hunter.
Sono Kat, soprannominata da tutti l'Hunter solitaria.

***

Mi siedo, sotto gli occhi di tutti e mando un'occhiata al presidente che, con un colpo di tosse, inizia.

"Siamo qui riuniti oggi, per parlare di una questione estremamente importante. Mi é giunta voce, da una nostra Hunter A spia, che a Wyoming, in Pennsylvania, risiedono tre clan di licantropi. Di cui, uno è innocuo, nostro alleato e sottomesso a noi. Gli altri due invece, sono da testare. Uno di questi due clan vuole la caduta degli Hunter. Quindi fratelli, due di voi si faranno carico di questo immenso compito, scovare il clan che vuole la nostra caduta e ucciderli, tutti, se necessario, non fatevi scrupoli. Uccideteli"
Dice il presidente con voce gelida.

"Non sarò io a scegliere i due Hunter che andranno. Sarete voi a decidere"
Finisce il presidente dando a noi la parola.

Nessuno fiata.

E dovrebbero essere Hunter ?
Me lo immaginavo dalla classe B o D.
Ma dalla classe A e S non me lo immaginavo proprio.

"Ci andrò io"
Dico con voce fredda e disinteressata.
"Visto che nessuno ha la stoffa per alzare quel cazzo di culo e andare a stanare quattro cani"
Dico con voce disprezzante e mandando un'occhiataccia a tutti i presenti.

"Come ti permetti tu, ragazzina"
Jek, capo Hunter classe A, alza sbattendo le mani sul tavolo e guardandomi con odio e disprezzo.

Io, in tutta risposta gli mando un'occhiataccia, che lo fa sedere immediatamente.

"La prossima volta, prova a chiamarmi nuovamente ragazzina e non vedrai più la luce del sole"
Dico con voce fredda e tagliente.

Hanno paura di un'adolescente di 17 anni.
Ah! Poveracci
Beh, hanno ragione, un passo falso e sono morti.

"Calma fratelli, siamo qui per discutere, non per litigare fra noi"
Ci richiama il preside

"Preside, non può davvero tollerare questa, ragazzina"
Dice con voce disprezzante Jak.

"Perfetto hai assicurato la tua morte"
Dico alzandomi dalla sedia
e con un gesto fulmineo, prendo il pugnale che avevo nascosto nello stivaletto. Lo lancio con tutta la forza che ho e lo ferisco la guancia di Jak, facendo sgorgare del sangue.

"Oh mio dio"
Dice Jak prendendo un fazzoletto dal suo taschino.

Io mi rimetto seduta e sposto una ciocca dei mie capelli castani, dietro l'orecchio

"Beh, ti aveva avvisato"
Dice ridacchiando Nick, capo Hunter Classe S

"Avvisato un cazzo"
Dice tamponando la ferita.

"Comunque a parte il bimbo che frigna per un graffietto, io mi sono offerta nello stanare quei cani e con il mio permesso mi ritiro nelle mie stanza a fare le valige"
Dico fredda alzandomi dalla sedia.

"Kath"
Dice il preside

Mi giro e punto i miei grandi occhi castani sui suoi grigi.

"Avevo detto due, non un solo Hunter"
Dice picchettando il dito sul tavolo.

"Io basto e avanzo. Anche se mettessi insieme tutti loro, io li ucciderei uno a uno in beh-Guardo l'orologio-cinque, massimo dieci minuti, e tu"
Dico alzando la testa dal l'orologio e guardandolo negli occhi

"Lo sai benissimo"
Dico fredda.

Lui sospira
"Eh va bene, vai. Domani mattina presto verranno a bussare alla tua porta per accompagnarti all'aeroporto. Poi ti darò tutte le informazioni via messaggio"

Mi giro e sparisco dietro la porta, ma prima

"Jak, la prossima volta, il pugnale va sul tuo cuore"
Detto questo chiudo la porta e vado verso la mia stanza.

Domani mi aspetterà un lunga giornata...