Capitolo VII

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Delle voci assordanti mi fanno aprire gli occhi.
Le grida diventano più forti e io sbuffo girandomi dall'altra parte del letto, ignorandoli.

Le grida finisco, lasciando spazio al silenzio.

Sospiro di sollievo e faccio per addormentarmi quando la porta della mia camera sbatte sul muro.
"IO ORA L'HO UCCIDO!" Grida Siria
"E NO! QUELLO CHE UCCIDE QUALCUNO QUELLO SONO IO!" Grida più forte Nick

Sono nella mia stanza a gridare.

Sto perdendo la pazienza

"TI HO DETTO CHE É COLPA TUA!"

"MIA ?! MA STAI SCHERZANDO !???"

Mi alzo puoi furiosa che mai
"PORCA PUTTANA VIA DALLA MIA STANZA" urlo spingendoli fuori dalla mia stanza sbattendo la porta così forte che tremano anche i vetri delle finestre.

Mi levo il pigiama e vado verso la doccia e mi metto sotto il getto dell'acqua fredda.

Mi devo calmare.
Questo non va affatto bene di prima mattina, con la mia poca pazienza.

Dopo aver fatto la doccia fredda esco e comincio a vestirmi.
Un paio di jeans bianchi stretti, una canottiera nera con una giacchetta marrone chiaro.
Mi infilo gli stivaletti e vado verso la cucina.
Nick e Siria sono seduti sul divano in silenzio.

Mi hanno fatto venire il nervoso. Non possono essere offesi ora !

Mi preparo una tazza di tè e mi siedo tra Siria e Nick
"Mi spiegate cosa vi É preso di prima mattina?" Chiedo sorseggiando a poco a poco il tè
Aprono bocca per parlare ma li interrompo "Uno solo" li ammonisco
"Mi ha fatto perdere tutti i file" dice Nick
Per poco non mi strozzo con il tè "Cosa hai fatto !?" Sbraito girandomi verso Siria

"Beh è colpa sua che lascia il portatile sul tavolo" si difende Siria

"Certo. Lo dovevo lasciare a terra. Così almeno non l'avresti usato come tavoletta da taglio e non l'avresti messa nella lavastoviglie" sbuffa e alza gli occhi al cielo Nick

"COSA HAI FATTO ?!" Sbraito sta volta alzandomi

"Beh io.." Siria cerca qualcosa da dire ma fallisce

"Quindi ora ci servirà più di due settimane" annuncia Nick

"Quindi dovrò stare qua per più di due settimane?!!! No basta io esco" dico prendendo il mio zaino e andare verso la porta

"Questo pomeriggio trovatevi qualcosa da fare. Non tornate a casa. Ripeto. NON.TORNATE.A.CASA." Specifico prima di uscire e chiudere la porta.
Più che chiudere l'ho proprio sbattuta.

Prima di potermi incamminare verso la scuola, una macchina si accosta al mio fianco.
Il finestrino si abbassa, rivelandomi Ashton.

"Ehi Kat. Sali ti do un passaggio" mi dice ammiccando

Alzo gli occhi al cielo ed entro
"Salgo solo perché sono stanca e incazzata" dico entrando e guardando fuori dal finestrino

"Uuuh come la scorsa volta ?" Mi chiede Ashton senza mai staccare gli occhi dalla strada

"Ah ah no. L'altra volta possiamo dire che non ero leggermente calma.
Oggi proprio incazzata. Non credo ci sia qualcosa che mi possa fare calmare" dico guardandolo

"Mh... Dici?"
Chiede mandandomi un'occhiata per poi riguardare la strada

"Si"

"Come sta tuo fratello e tua sorella?" Mi chiede Ashton

Hunter SolitariaWhere stories live. Discover now