Epilogo

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Un anno dopo

La guardo dormire e mi ricordo per l'ennesima volta quanto io sia stato fortunato. Lei mi ha perdonato e io non farei più niente che possa ferirla o che possa farmi rischiare di perderla ancora. Aveva ragione quella notte, quella in cui per la prima volta facemmo l'amore, la sensazione di essere amato da lei non mi si era più scollata di dosso.
Mentre mi avvicino a lei, sento una fitta di gratitudine nel mio petto. So che non posso promettere un futuro senza problemi o difficoltà, ma posso promettere di essere qui, di lottare per noi ogni giorno, di cercare di essere il marito che lei merita.
La guardo dormire e ringrazio per aver aperto il Florence, per averla conosciuta quell'estate, per averle scritto. Ho perso e ritrovato l'amore della mia vita, ho imparato ad amarla standole lontano, ho capito quando è tornata che non saremmo mai stati felici l'uno senza l'altro. Ho capito quando abbiamo fatto l'amore dopo cinque anni che non avrei più avuto altra droga oltre a lei. Ho capito che sarebbe dovuta venire a vivere da me il giorno stesso, che prima o poi sarà la madre dei miei figli, perché non immagino nessun altro nella mia vita se non lei.
La guardo dormire nel nostro letto, in quella che è stata la mia casa per tanti anni e che ora è la nostra. Mi avvicino al suo orecchio, le scosto i capelli e la bacio.
«Ti amo Velvet Rogers.»

Amethyst - La porta dell'inferno (dark romance)Where stories live. Discover now