Wish you were sober

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Harry ricordava tutto.

Aveva bevuto, si era ubriacato, eppure
riusciva a ricordare ogni singolo particolare della sera precedente.

Si odiava per questo. Perché aveva la testa che gli scoppiava e a stento si reggeva sulle proprie gambe.

Ho baciato Louis

Non era neanche più un pensiero. Ormai si era trasformato in un mantra che il proprio cervello ripeteva e ripeteva ancora, di continuo. Forse per questo la testa gli continuava a pulsare.

Perché cazzo sto di merda ma ricordo di aver baciato Louis. Sono un coglione, che cazzo ho fatto?!

Provava ribrezzo. Aveva rovinato tutto:
doveva essere una semplice festa tra amici.


• 🥀 •


Liam aveva messo a disposizione la propria casa mentre Niall aveva procurato l'alcol. Erano davvero in pochi — e andava bene così — ma poi entrò Taylor e Harry iniziò a bere. Si erano lasciati da poco, lei aveva "bisogno di spazio" come gli aveva spiegato. Tuttavia, Harry non pensava che si riferisse allo spazio di Calvin Harris.

Quindi, aveva abbandonato Louis seduto da qualche parte nel salotto, per poter avere a portata di mano birre, vodka e qualsiasi altra cosa comprata da Niall.

«Harry dovresti smetterla di bere, non lo fai mai. Ti ridurrai uno straccio se continui così»
«Dio Zayn, che vuoi che sia? È solo qualche birra»
«E tu sei solo astemio, dammi qua» aveva replicato l'altro, cercando di togliergli la bottiglia dalle mani.
«Tu e Louis siete proprio uguali, mi trattate come fossi un adolescente al suo primo drink»
«Perché tu sei un adolescente al primo drink»
«Fanculo» concluse il discorso e se ne andò prendendo con sé una bottiglia di vodka alla fragola, ancora mezza piena.

Tornò da Louis, appoggiandosi al muro accanto al divano dove l'amico era seduto. Lo stava squadrando e questa cosa lo metteva a disagio. Bevve direttamente dalla bottiglia cercando di non dare troppo peso a quegli occhi che si ritrovava addosso, e si mise ad osservare come Taylor stesse sorridendo a Harris.

Non sapeva che ore fossero, aveva finito la vodka e iniziato a  bere un'altra birra. Sentiva pizzicare il collo, quasi bruciare. Era fastidioso — e l'alcol faceva alquanto schifo — ma si sentiva meglio, leggero. Aveva persino smesso di pensare alla ragazza.

Adesso era preso dall'euforia e stava ballando, davanti a lui Nick a fargli compagnia. Sbatté la schiena contro qualcuno, si girò e sganciò un pugno al ragazzo davanti a sé.
«Harry che cazzo fai?!» chiese subito Nick preoccupato.

Non rispose. Non sapeva cosa rispondere.

Perché lo hai fatto?
Non lo so

Perché hai colpito Harris?
Se lo merita

No, non è vero. Non ti ha fatto niente.
Si è preso Taylor

C'era Louis davanti a lui, lo sguardo fisso sul suo volto  mentre le sue mani accarezzavano quel punto del collo che continuava a bruciargli.
«H, guardami»
Seguì all'istante la richiesta, attirato dalla sua voce.
«Ti porto a casa, adesso»
«Ma Taylor-»
«Taylor se ne è andata, sta aiutando Harris» in quel momento Louis distolse lo sguardo, la voce stanca nel pronunciare quel nome. Non avrebbe mai sopportato la ragazza.

Uscirono dalla casa, Harry sorretto da Louis, e si misero in macchina.

Menomale che Louis ha la patente

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