L'ombra della gelosia

5 2 0
                                    

34

Nella danza dell'amore, la gelosia è il passo scomodo che può farci inciampare ma, a volte, nelle oscurità delle emozioni, è solo attraverso il caos che possiamo scoprire la luce della comprensione.

Un paio di giorni prima della mia partenza, Daniel mi chiese di incontrarlo e io accettai volentieri. Alan, quando venne a saperlo, si sentì sopraffatto da una infondata gelosia.

‹‹No, tu non vai. Hai capito, Gin?››

Il tono della sua voce tradiva la sua rabbia.

‹‹Almeno lui è sincero e onesto, non ha nulla da nascondere, non vive sotto falsa identità!››

Difesi la mia decisione e lui mi guardò con un'espressione furiosa.

‹‹Che vuoi dire?››

La tensione tra noi iniziò a salire ancora di più, mettendo a rischio il nostro rapporto, la gelosia minacciava di distruggere tutto ciò che avevano costruito insieme. Avevo sollevato un punto cruciale e lui sapeva che entrambi dovevamo affrontare questa situazione con onestà e comprensione.

‹‹Niente, tanto è fiato sprecato!››

Troncai momentaneamente quel dibattito. Si notava che lui era furioso e preoccupato per la presenza di Daniel nella mia vita. Cercava di proteggermi, di difendermi, ma da cosa, poi? Quel giovane non era mica un mostro! L'unica certezza che avevo era che Alan temeva di perdermi. Ero molto combattuta tra il mio amore per lui e la simpatia per Daniel, mi sentivo come dentro una morsa emotiva. Nonostante le mie tensioni, mentre mi preparavo per la serata, giunse al bed and breakfast Alan. Salutò la signora Jones e poi, venne da me. Era teso come una corda di violino,  così provai a tranquillizzarlo.

‹‹È solo una cena, Alan, non preoccuparti!››

Lui annuì con una certa riluttanza, ma il suo sguardo rifletteva ancora la gelosia che bruciava dentro.

‹‹Va bene, Gin, ma ricorda che tu sei mia!››

Sospirai.

‹‹Io appartengo a me stessa!››

Finì lì quella discussione. Quando arrivai al ristorante, Daniel era piuttosto elegante, con un completo firmato e la serata trascorse piacevolmente. La mia mente, però, era ancora piena di Alan. Mentre la serata volgeva al termine, Daniel si avvicinò a me. Mi guardò intensamente negli occhi.

‹‹Lo sai che sei bella?››

Dal nervoso, spostai una ciocca dietro l'orecchio e chinai il capo. Lui lo sollevò, mettendo una mano sul mento e incontrò i miei occhi lucenti. In quel momento Alan, che aveva deciso di seguirmi discretamente, entrò al ristorante proprio mentre Daniel stava per baciarmi.

‹‹Cosa sta succedendo qui?››

La voce di Alan risuonò nel ristorante, attirando l'attenzione di tutti i presenti. La situazione si era fatta esplosiva. Mi sentivo in trappola tra due fuochi, ognuno rappresentante un mondo diverso, un amore diverso. Gli occhi di Alan bruciavano dalla rabbia, dalla gelosia. Fissò intensamente Daniel. Tentai di interrompere la situazione esplosiva che si era creata.

‹‹Alan, per favore, calmati. Non è quello che sembra!››

Daniel si sentì imbarazzato dalla situazione e cercò di spiegarsi.

‹‹Non volevo mettere in difficoltà nessuno, sono solo interessato a Ginevra››

Le sue parole non calmarono l'ira di Alan. Il ristorante era avvolto da una tensione palpabile, mentre gli altri commensali osservavano la scena con curiosità. Ero schiacciata dalla situazione, dovevo prendere una decisione difficile e dovevo farlo subito. La mia mente era piena di domande e dubbi, ma sapevo che era arrivato il momento di scegliere.

‹‹Mi dispiace Daniel, ma non può funzionare tra noi... devo andare!››

Mi alzai dalla sedia, cercando di sfuggire alla situazione, ma Alan mi afferrò il braccio.

‹‹Aspetta!››

Mi voltai verso di lui con occhi pieni di lacrime.

‹‹Ho bisogno di tempo per pensare, lasciami Alan o Matteo... come ti devo chiamare?››

Uscii dal ristorante, lasciando i due giovani a confrontarsi tra loro, ma preso dall'ira Alan mollò un pugno a Daniel e se ne andò, lasciandolo a terra tra lo sgomento di tutti.

Il ricordo di un'estateWhere stories live. Discover now