Soft BakuShima: La Forza di un Omega

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Un forte rumore rimbombò per l'appartamento.

Katsuki ruggì, un forte ringhio gutturale sbucò dalla sua gola e gli occhi s'accesero di violenta rabbia. Dinanzi a lui, quasi inglobato dall'ombre che lo sovrastava, l'Omega Eijiro tratteneva il fiato e tentava di non piagnucolare.

I feromoni di Katsuki non sapevano più di gelato al caramello e cioccolato fondente, bensì di tronchi bruciati. I suoi occhi feroci sembravano trapassarlo senza pietà.

Era l'ennesima battaglia e francamente Eijiro ne aveva fin sopra i capelli. Con invidiabile sangue freddo spinse le possenti spalle dell'alto Alpha e per lo stupore del gesto questo fece due passi indietro.

La cucina era un disastro; vetri sparsi dappertutto, il frigo ancora aperto, la finestra chiusa... Gli sarebbe toccata una grossa faticaccia!

«Non puoi continuare ad andare a caccia di Villain che potrebbero farti fuori in un lampo! Sta circolando un nuovo sottoprodotto di quella schifezza inventata tempo addietro da quel folle di Chisaki Kai! Basterebbe una distrazione per farti perdere il Quirk!».

La verità era che Katsuki era estremamente protettivo con Eijiro da quando avevano perso il loro cucciolo.

Il rosso aveva avuto un aborto spontaneo intorno alla dodicesima settimana di gravidanza, dopo uno scontro corpo a corpo. E dire che non ne erano stati neppure a conoscenza.

«Tu non parteciperai alla prossima missione! Fine della storia!».

Eijiro sospirò pesantemente, una mano attraversò lo spazio che divideva la fronte dal mento. «Ci andrò, invece! Sono stato chiamato a scendere in questa missione, che ti piaccia o no! Sono ancora il Quinto Hero Omega più forte di questa generazione!».

Katsuki, a quel punto, gli afferrò i baveri della t-shirt rossa che indossava. Eijiro, per la paura, si lasciò scappare un mezzo urletto.

Katsuki era feroce ma nonostante questo anche bello e gli batteva il cuore per quegli occhi così liquidi, piccoli come due capocchie di spillo, che lo divoravano in un inferno lavico, senza pietà.

Deglutì, le sue narici annusarono lievemente l'odore sgradevole.

«Non disobbedirmi! Sono il tuo Alp-».

«Kat, ora basta!» tuonò invece Eijiro. «Sono stanco di avere un collare al collo! Non devi proteggermi! Sono un Hero, sono forte e un Quirk adatto a questa missione!». Con decisione gli afferrò i polsi per esercitare resistenza. «Sono crollati degli edifici e ho il potere adatto per salvare le persone da quelle macerie!».

«Ma è lì che ci sono i nuovi proiettili Quirk-Delete!» urlò il biondo.

«Lo so! Ma-».

Katsuki aveva abbassato la testa. La rabbia sul suo viso era stata sostituita da una profonda tristezza. Eijiro non ebbe più il coraggio di dire nulla.

Li percepiva intensamente quegli occhi e proprio sulla pancia.

«Abbiamo già perso troppo e non voglio perdere anche te» ammise in un sussurro rauco Katsuki.

«Non mi perderai».

«Come fai a dirlo?».

Eijiro non trovò mai il coraggio di rispondergli...


***

La frazione della metropolitana di Kamino era stata completamente devastata dalla guerriglia tra clan per l'ottenimento dei proiettili Quirk-Delete. Gli edifici, le auto, gli alberi, ogni cosa era stata ridotta a un cumulo di macerie sotto a un cielo plumbeo. Il vento soffiava impetuoso e serpeggiava fischiando tra i detriti.

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