CAPITOLO 31

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POV HEEJUN.

Guardai la porta insistentemente, sentivo gli occhi di Niki perforami il corpo, avevo come la sensazione che ero appena caduta dalla padella alla brace.

Girai lentamente la testa verso lo stronzo che mi fissava con il suo solito ghigno stampato in faccia, sapevo già che non prometteva nulla di buono.

<< Quindi "sorellina" non ti ricordi nulla di quello che è successo questa notte?>>

Aveva marcato in modo esagerato la parola sorellina, non mi chiamava mai così, e in un certo senso quel suono uscire dalle sua labbra non mi piaceva, provai a fare mente locale sulle varie situazioni nelle quali potevo essermi cacciata, ma il mio ultimo ricordo era quando mi ero vista con Joonie al bar.

Feci cenno di no con la testa, non stavo mentendo, la mia mente era totalmente priva di ricordi, l'unica cosa che al momento l'occupava era quel fastidioso mal di testa.

Niki fece due passi avanti nella mia direzione, allungò la mano e prese una ciocca dei miei capelli tra le dita.

<< Sei proprio certa Heejun-a?>>

Cercai di spostare la testa, per eliminare quel contatto tra di noi, più lontano mi stava più potevo controllare il mio corpo infame, ma più tiravo indietro la testa più lui stringeva tra le dita i miei capelli.

<< Se continui così presto o tardi ti troverai priva di una ciocca, forse non ti è chiaro che non ho nessuna intenzione di mollare la presa?!>>

Il suo sguardo era deciso e io avevo realmente poche forze per lottare in quel momento, tirai un respiro profondo e fermai il mio indietreggiare.

<< Saggia decisione, immagino tu abbia un bel mal di testa, cosa comprensibile visto che ieri eri una distilleria ambulante...a tal proposito...>>

Con la mano libera prese il cellulare e lo sbloccò, lo vidi armeggiare per qualche secondo e poi me lo piazzò davanti agli occhi, in un primo momento non capii subito di cosa si trattasse, poi misi a fuoco meglio e notai la moto di Niki con un enorme chiazza verdognola sopra, una vaga consapevolezza si fece largo in me, avevo come la brutta sensazione che la colpa fosse la mia.

<< Vedo che hai realizzato e se te lo stai chiedendo si, sei stata proprio tu, brutto modo di ripagare chi ti è venuto a prendere e non ti ha fatto scoprire da tua madre, anche se...>>

Alzai un sopracciglio, non ero certa di voler sapere cosa aveva da dire, ma la curiosità ebbe la meglio, come al solito.

<< Anche se, cosa?>>

Lo guardai negli occhi, sapevo che ci teneva molto alla sua moto e di sicuro non poteva essere stato lui a sporcarla, dio in che guaio mi ero cacciata?

<< Questo tuo silenzio non mi piace, mi attizzi di più quando mi rispondi.>>

Alzai gli occhi al cielo, avevo bisogno di un recap della sera precedente, ma non l'avrei mai chiesto a lui, mi appuntai mentalmente di chiamare Joonie.

<< Quindi non mi chiedi cos'è successo? Cos'hai combinato?>>

La curiosità mi stava divorando, l'idea di aver commesso qualcosa di estremamente stupido si fece largo in me.

<< No, rimarrò con il dubbio.>>

Parlare mi costava non un indifferente sforzo, la testa mi bombardava e le fitte si susseguivano senza sosta, dire che fossi uno straccio non rendeva l'idea, ma in un certo senso me lo meritavo, se fossi stata più responsabile la sera prima forse adesso non avrei avuto voglia di levarmi la testa e appoggiarla da qualsiasi altra parte che non fosse il collo.

I Can't Stop|| NI-KIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora