Capitolo 31 - Lara Larrson

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LARA

«Lara, guarda» mi dice Clara, una bambina Esclusa, ammirando le luci della città «Laggiù c’è una moto.»
«Sì, piccola» le rispondo accarezzandole la testa «Quella è una moto.»

Non è la prima volta che osserviamo da qui la comunità: ogni sera, quando la maggior parte delle persone vanno a dormire, ci sediamo sul tetto di un edificio e ci mostriamo al mondo addormentato. Mostriamo noi stessi, senza vergogna o ripensamenti.

«Hey, Lara» mi dice il gemello della bambina «La moto sta venendo verso di noi
Quando dicono “noi” intendono dire tutto il nostro quartiere. Siamo così tanti e così uniti da poter costituire una sesta fazione.
Siamo una famiglia.
Apro gli occhi e ritorno a guardare la strada:
La motocicletta ha un faro rotto e tre persone in sella; svolta un angolo che porta al cuore della nostra zona.
«Hai ragione, Charles» dico al bambino «Quegli Intrepidi vengono verso di noi
«Come fai ad essere sicura che siano Intrepidi, mamma?» domanda mio figlio Lucas accarezzandomi le spalle.
«Perché solo gli Intrepidi guidano mezzi del genere.» rispondo.
«Anche tu la guidavi?» mi chiede l’altro mio figlio, John.
Io scuoto la testa «Non ne ho mai avuto il coraggio.»
«Oh.» mormora la mia terza figlia, Laura, continuando a guardare la luce di quell’unico faro spegnersi «Sembra si siano fermati.»
«Già.» dico, alzandomi.
«Dove vai, mamma?» mi chiede Lucas.
«Ad assicurarmi che non combinino disastri» rispondo accarezzandogli la testolina scura «Accompagnate Charles e Clara dai loro genitori.»
«Sissignora.» dicono all’unisono i miei tre gemelli e io scendo in gran fretta lungo le scale rovinate del palazzo.

**

Giungo a quello che i bambini Esclusi chiamano “Centro”: un piccolo spazio circolare dove ogni mattina gli Abneganti ci lasciano provviste e cose con cui coprirci o vestirci.
Lì, un Intrepido che conosco fin troppo bene è piegato -dinanzi ad una motocicletta- sui corpi di due giovani biondi e feriti.
Uno di questi è il mio Piccolo Abnegante Scarnito.

«O Santo Cielo.» mormoro avvicinandomi. Gli altri Esclusi mi fanno spazio e Peter, l’Intrepido, mi rivolge uno sguardo triste e preoccupato.
«Sbrigatevi» ordino agli altri senza fazione «Trovate qualcosa su cui poggiarli e con cui curarli! Svelti! Svelti!»
«Lara...» mi chiama Peter.
«Peter.» rispondo io inginocchiandomi tra i due ragazzi, sorpresa della loro incredibile somiglianza. Non sapevo che Liam avesse una gemella; nel caso, non mi pare di averla mai vista.
«Loro sono due iniziati» mi spiega l’uomo dal viso tatuato, io lo blocco subito.
Non credo sia lui che debba spiegarmi la situazione.
«Non abbiamo tempo» dico «Liam sta perdendo sangue e questa povera ragazza è ricoperta di lividi in viso. Perché non ti sei rivolto agli Eruditi?»
«È una situazione complicata» mi risponde spostandosi dinanzi a me, costringendomi a guardarlo negli occhi verdi «E non credo riuscirei a spiegartela al meglio in così poco tempo.»
«Chi può farlo?» domando posando due dita ai polsi dei due adolescenti per sentire il loro battito. Fortunatamente, c’è ancora.
«Wolf e il resto dei loro amici.»
«Vai a chiamarli.» gli ordino.
«Devo assicurarmi che stiano bene.» ribatte.
«Vai!» grido e degli Esclusi lo allontanano per aiutare i due iniziati.

Peter continua a guardarmi, con il viso che sembra spentioe stanco.

Pover uomo. Tu non hai bisogno di riposo, ma dei tuoi ricordi.
Come tutti noi.

Si passa una mano tra i capelli scuri e monta in sella alla moto; dopo vari tentativi, riesce a farla ripartire e si dirige a tutto gas verso la residenza degli Intrepidi.
Ordino ai miei di sollevare, piano, Liam e la ragazza e portarli in un posto al coperto per provare a curarli. Ci sono degli ex-Eruditi qui, spero riescano a fare qualcosa.

**

Entro nella stanza dove Liam e la ragazza Intrepida stanno ancora riposando.

«Hey, Lara» mi dice mio marito Jack «La ragazza, oltre a qualche livido, sta bene; il nostro Piccolo Abnegante Scarnito, invece, aveva un proiettile conficcato nella gamba e un’altra ferita superficiale alla spalla, ma sta bene.»
«Potrà tornare a camminare?» domando scansando i capelli biondi del ragazzo via dalla sua fronte fredda. Tra gli Intrepidi è tutto riuscire a reggersi sulle proprie gambe e non voglio che venga buttato fuori per questo.
Mio marito mi afferra spalle e mi bacia una guancia.
«Sì» sussurra «Ritornerà a camminare.»
«Sia lodato il cielo!» esclamo, con un sospiro di sollievo, poggiandomi su Jack.
«Chi c’era con loro?» chiede d’un tratto «Non possono essere arrivati qui da soli, se erano svenuti.»
«Peter.» rispondo con la voce che mi muore in gola.
«Lo stesso che ti ha fatto cacciare dagli Intrepidi perché aveva scoperto di noi?»
Annuisco.
«Ti ha detto qualcosa?»
«Voleva spiegarmi chi fossero questi due, ma non ne avevamo il tempo. Andavano prima curati.» rispondo.
«Ancora non ci credo che quel cane sia ancora tra gli Intrepidi» commenta, spazientito, e io scoppio a ridere.
«Hai chiamato “cane” il collega di Wolf...» dico tra una risata e l’altra. Lui cerca di trattenersi.
«Fortunata che non l’abbia definito peggio.» commenta baciandomi.

Ci siamo conosciuti circa quattordici anni fa; io ero ancora una guardia Intrepida e lui un chirurgo Erudito. Naturalmente, le unioni miste non sono ben viste, dagli Intrepidi e dagli Eruditi soprattutto dopo l’avvenimento tra il padre di Derek Taylor -Erudito- e una giovane Intrepida; così, io e Jack ci vedevamo di nascosto. Al tempo, Peter, era una delle persone di cui mi fidavo di più e gli confidai questo mio piccolo segreto, non aspettandomi mai un suo tradimento. Grazie alla sua autorità da capofazione, riuscì a farmi passare per una "donna di facili costumi" -usiamo questo termine- e farmi cacciare dalla fazione che stavo proteggendo; poi, la notizia della mia Esclusione si diffuse ovunque, e anche Jack venne cacciato dalla sua. Da lì, non abbiamo mai perdonato Peter e non credo accadrà.

Qualcuno bussa alla porta malandata.
«Avanti.» dico e Lucas, John e Laura entrano accompagnati da Peter, Wolf, un'Intrepida adulta dai capelli rosa e altri quattro ragazzi, tre maschi e una femmina. Uno di questi ha un tatuaggio su una mano e subito capisco di chi si tratta.

«Dustin!» esclamo, incredula «Cielo, quanto sei cresciuto!»
Lo vedo arrossire e abbassare lo sguardo. Credo non si ricordi di me, che tenero!
«Lara» mormora Wolf venendomi ad abbracciare. Io lo stringo più forte che posso. Fin dal primo giorno in cui è diventato capofazione ha dimostrato di essere un grande uomo per la sua giovane età.
Osservo la giovane donna dai capelli rosa. Quanto è cara, quanto è bella!
Ho la sensazione di averla già vista... forse tra i Pacifici!
«Ho la sensazione di averti già conosciuta» le dico prendendola per le spalle «Facevi parte dei Pacifici?»
Lei annuisce e la sua carnagione chiara si riempie di chiazze rosse.
«Cara» mi chiama Jack «Perché non parliamo dei nostri due ospiti addormentati?»
Mi volto verso di lui, poi sposto lo sguardo verso i miei figli, intenti ha fissare Liam.
«È lui il nostro Abnegante Scarnito?» domanda John «Quanto è cambiato!»
«E lei? Non sapevo avesse una gemella.» afferma Laura, accarezzando il capo del ragazzo.
«Sapevo che aveva una sorella di otto anni più grande» risponde mio marito «Ma non una gemella.»
«In realtà, signori miei» si intromette Wolf «Si potrebbe definire il contrario.»
Sto per chiedere lui cosa intenda, quando l’Intrepida addormentata tossicchia e si sveglia.

I miei figli si sbrigano ad allontanarsi e a proteggersi dietro me e Jack; la ragazza ansima, poi si agita e cade dal letto dove l’avevamo poggiata.
Dustin corre ad aiutarla, ma lei reagisce cercando di tirargli un pugno. Lui le blocca la mano giusto in tempo e la ragazza sembra rasserenarsi.

Almeno, un poco.

Divergent - Una Scelta Può Ricongiungerli (IN CORSO E IN REVISIONE)Where stories live. Discover now