Capitolo 35 - Risate, Risate... ed Esclusi

4 2 0
                                    

ANDREW

Seguo Oasis con lo sguardo fino a quando non sento i suoi passi salire dei gradini.
Ha trovato le scale, per fortuna, ora spero trovi loro.

Alzo lo sguardo, osservando il soffitto e porto le mani alla faccia.
E ora? Cosa accadrà? Non siamo più iniziati, non dventeremo mai Intrepidi. Non diventeremo membri di questa civiltà.
Ma per questo non sono triste o agitato, sono... rilassato.

Dalla porta d’ingresso, entrano Lara, Jack, Wolf, Rose, i miei amici e Peter, che continua a tenersi la parte colpita poco fa con un sacco pieno di ghiaccio. Il modo in cui cammina è così assurdo che quasi scoppio a ridergli in viso.

"Ben ti sta, cretino!"

«Dove sono gli altri?» mi chiede Wolf sedendosi sulla mia branda e sfiorando la parte del pantalone scuro bucata e imbrattata di sangue. A guardarlo in questo momento quasi mi sento male e rivolgo lo sguardo al muro.
«Non lo so» rispondo trattenendo il disgusto «Penso qualche piano qui sopra.»
«Vado a controllare.» propone Lara e scatta nella stessa direzione che aveva preso Oasis.
Restiamo ancora qualche minuto in silenzio, continuando ad ascoltare i nostri respiri e la voce di Adam fuori di qui.

Quando finirà? Sta seriamente iniziando a darmi sui nervi. Meno voglio sentirlo o vederlo più me lo ritrovo tra i piedi. Dannazione!

«Siamo giunti ad un accordo con gli Esclusi, Andrew» annuncia il capofazione Intrepido incrociando le braccia al petto «Loro vi ospiteranno qui, a patto che diate una mano nella loro ehm... “comunità” -se così posso definirla.»
Porto il busto in avanti, alzandomi un pochino, giusto per riuscire a guardarlo dritto negli occhi.
«Wolf» gli dico con tono abbastanza aspro «Sono ferito. Non posso neanche camminare come potrei mai aiutare?»
«Non avevo finito, ragazzo.» ribatte congelandomi con lo sguardo.
«Tu e tua sorella dovete imparare a far finire di parlare le persone.» si intromette Peter e Rose lo colpisce forte con il gomito all’altezza del costato.
«Tu, invece, dovresti imparare a stare zitto.» gli grida spingendolo sul pavimento e minacciandolo di schiacciargli il viso.
Edward e Jacob ridono e applaudono, così fanno anche Jack e i suoi tre figli, rimasti sulla soglia della porta. Mi chiedo come mai siano così indispettiti con il nostro ex-istruttore. Wolf, invece, sorride, fiero di lei. Anche qualcun altro gioisce per l’azione appena compiuta dalla nostra nuova capofazione.

«Brava, Rose!» esclama la voce di Dustin appena entrato. Porto la testa all’indietro e, anche se sottosopra, riesco a vederlo. Tiene sottobraccio mia sorella, che ha gli occhi... stanchi. Dietro di loro, Oasis le accarezza le spalle, come per rassicurarla.
Tutti e tre entrano nella stanza e mi accorgo che c’era anche Lara a chiudere la fila. Decido di farmi forza e mettermi seduto come si deve, per quello che riesco.

Parte un nuovo applauso e sento le orecchie accalorarsi.
«Sei proprio forte, Rigido» si congratula Dustin «Sopporti bene quella ferita.»
«G...grazie» dico con la voce dentro di me che mi suggerisce di urlare per il bruciore mischiato alla coscia che pulsa e allevfitte di dolore dall'interno della gamba. Guardo la mia gemella, ora con gli occhi lucidi, e riesco a intravedere sul suo viso delle fioche occhiaie «È solo grazie a Natalie se sopporto così bene il dolore, sapete. I suoi allenamenti non-stop sono serviti a molto.» aggiungo. Sono sincero e spero lo capisca.
Lei sorride, si imbarazza e abbassa la testa, Dustin le afferra la vita e le sussurra qualcosa nell’orecchio, che la fa arrossire di più e poi ridere a crepapelle. Passo lo sguardo su Oasis, che sorride come mai gliel’avevo visto fare prima.

«Stavo dicendo» ricomincia Wolf dopo aver aiutato Peter ad alzarsi. Per quanto ero preso a guardare gli altri, non me ne ero neanche accorto.
«Voi tre resterete qui con gli Esclusi, li aiuterete e parteciperete alla loro vita come se lo foste veramente» si ferma un secondo a mandare lampi con gli occhi all’uomo, che alza lo sguardo al soffitto «Nel frattempo, io mi farò carico di portarvi qui tutto il necessario per fare in modo che tu, Andrew, possa guarire al meglio. Medicine, garze, di tutto e di più e in grande quantità per tutti gli Esclusi che ne avranno bisogno.»
Lara annuisce, grata.
«Ogni tre sere verremo atrovarvi, se riusciremo» continua Rose «Sarà meglio non far capire nulla a nessuno o finiremo tutti nei guai.»
«E addio alla nostra scappatoia» dice Edward. La prima a reagire con una -nuova- risata -con mia grande sorpresa- è proprio mia sorella. Il trasfazione le sorride e, non so bene il perché, le va vicino e le tende una mano.
«Sto iniziando a rivalutarti...» dice «Natalie
«Finalmente l’hai chiamata con il suo nome!» esclama Jacob dopo aver visto la ragazza afferrare la mano di Ed.
«Ho saputo accettare il fratello come non potrei accettare lei?» ribatte l'ex-Erudito e a quel punto mi sento di mandargli una frecciatina.
«E il motivo per cui mi hai "accettato" posso saperlo?»
Pronuncio quella parola facendo il simbolo delle virgolette con le dita e tutti -proprio tutti- scoppiamo in una fragorosa risata. Anche Lara, Jack e i ragazzini benché non abbiano la più pallida idea di cosa stiamo parlando.

**

Riesco ad uscire fuori per salutare tutti, sostenuto da Natalie. Peter, invece, si è andato a stendere sul pavimento di un palazzo, lontano da noi.
Meglio così, non voglio vederlo.
Bacio la mia ragazza sulle labbra, dicendole di continuare ad essere forte come lo era sempre stata e di non badare ai commentini idioti delle altre trasfazioni.
Lei è perfetta così.
Abbraccio Jacob ed Edward, con forza e uno dei due singhiozza e so anche chi.

«Andrà tutto bene, Ed» gli dico «Guarirò e riusciremo a liberarci, tutti.»
Mi abbraccia di nuovo, poi mi colpisce la schiena più volte con un pugno. Solo Jacob riesce a staccarlo, mettendogli timore con la fiamma dell’accendino che raggiunge il suo viso e sprigiona grande calore. Lo spegne e me lo porge.
«Non si sa mai, può servirvi.» annuncia.
«E tu?» domando
«Tienilo e basta» dice mettendomelo nella tasca dei pantaloni scuri «Sarà una scusa per smettere di fumare.»
«Tu? Cosa?» chiede sorpresa Olivia.
«Ragazzi non abbiamo tempo» dice Wolf «Veloci
«Fratello, un attimo» risponde Dustin e decido di lasciar libera Natalie per farla avvicinare al ragazzo, che le afferra le mani.
Da sotto la luce dei lampioni vedo comparire delle chiazze rosse sul viso di lui, per poi scomparire e lasciar spazio all'oscura tristezza. Le loro due fronti si poggiano l'una sull'altra mentre continuano a bisbigliare.

Quanto vorrei sentire cosa si dicono!

Non appena si allontanano, lui la abbraccia forte, alzandola di qualche centimetro dal pavimento e facendola girare come una trottola. Lei ride e non appena scende gli afferra il viso tra le mani.
«Dimmi tutto quello che vuoi» sussurra Olivia al mio orecchio «Ma tra quei due sta nascendo qualcosa.»
«È abbastanza evidente, amico.» aggiunge Jacob.
«Volere o volare dovrai farti piacere quel ragazzo è accettarlo come cognato.» conclude Edward.
Rizzo le orecchie e lo guardo, con gli occhi spalancati.
«Devo ancora realizzare mentalmente di avere una gemella e tu già mi parli di cognati...» bisbiglio con una risatina nervosa «Edward, sinceramente, posso darti un consiglio?»
«Certo.»
«Vai a quel paese.»
«Avrebbe fatto più effetto se me lo avessi detto in una maniera più volgare.» mi fa notare.
«Lo so» rispondo «Ma vai a quel paese comunque, amico

Divergent - Una Scelta Può Ricongiungerli (IN CORSO E IN REVISIONE)Where stories live. Discover now