Quello che succede ad Austin, rimane ad Austin

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⚠️PREMESSA⚠️

Non mi sono mai presa uno spazio autrice prima del capitolo. Ho sempre creduto che vada dato spazio alla scrittura piuttosto che alle mie parole post capitolo, ma stavolta devo farlo. Forse, nella mia testa è nato prima questo capitolo e poi tutta la storia. Austin nasce prima dell'intera storia e nasce perché volevo fare qualcosa di diverso, di non scontato. Non nego che è stato difficile scriverlo, mille paranoie mi hanno invasa e anche ora che sto per pubblicarlo, mi sento come se stessi facendo qualcosa più grande di me. Vi dico solo che questo capitolo ha bisogno di un ⚠️WARNING⚠️grande quanto una casa per scene moooooooooltoooooooooo esplicite, quindi capirò se qualcun* volesse saltarle. Penso che questo capitolo possa portare a due cose: la mia fine o l'inizio del successo della mia storia, ma sta a voi deciderlo. Spero che vi piaccia, così come è piaciuto a me una volta terminato. E se sarà così, fatemelo sapere, ricordandovi sempre che 'Quello che succede ad Austin, rimane ad Austin'. Vi voglio bene ❤️


Il circuito di Cota ad Austin, negli Stati Uniti d'America, quel pomeriggio aveva regalato delle grandi emozioni a Charles e Carlos. I due si erano qualificati, rispettivamente, secondo, ma con una penalità di 10 posizioni da scontare, e primo per la gara del giorno successivo e, anche se ormai il mondiale era finito nella mani di Max, c'era ancora la lotta al secondo posto sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Charles era in lotta con Perez per quel secondo posto, mentre la Ferrari era in lotta con Mercedes. Avrebbero avuto bisogno tutti della massima concentrazione in quelle ultime gare, ma le distrazioni, per il pilota monegasco, nell'ultima settimana, erano state davvero tante. Non era riuscito a togliersi dalla testa l'incontro che aveva avuto con Grace nel bagno del Twiga. Non riusciva a smettere di pensare alle sue dita dentro di lei, alle labbra sulle sue, ai suoi gemiti sussurrati nell'orecchio. Non riusciva a togliersi lo sguardo puntato su di lui mentre avevano ballato una volta ritornati in sala. Si erano divorati con gli occhi e a lui non era affatto passata la voglia di toglierle i vestiti di dosso. Non erano più riusciti a parlare da vicino, i giorni precedenti alle qualifiche erano stati frenetici per entrambi, lei era quasi sempre con Max quando non lavorava. Lo stesso Max che, secondo Charles, non aveva notato cambiamenti nei due, d'altronde si stavano comportando sempre allo stesso modo, ma non era affatto così. L'olandese aveva già avuto sospetti alle Hawaii, ma Grace era stata capace di giustificarsi e avevano chiarito dopo quella notte in piscina a Saint-Paul-de-Vence. Al Twiga, però, aveva notato degli sguardi ambigui, ma non si era accorto del fatto che fossero spariti contemporaneamente. Era stato così preso dai festeggiamenti che si era distratto, ma quando li aveva visti in pista, si era reso conto che quegli sguardi, a lui, Grace, forse, non li aveva mai rivolti. E quegli sguardi non uscivano nemmeno dalla testa di Grace. Ogni qualvolta si era mossa nel paddock in quei giorni, aveva sentito lo sguardo di Charles puntato su di lei e si era sentita in imbarazzo tanto da doversi allontanare in fretta dal box Ferrari. Non aveva detto nulla alle sue colleghe e a nessuno dei presenti a quella festa. Si stava logorando a furia di pensare a quella sera, ma non poteva parlarne con Mara e Federica, l'avrebbero tormentata e lei lo stava già facendo abbastanza da sola. Quella volta non era stata come le due precedenti. In Francia e alle Hawaii si erano solo scambiati dei baci, forse, anche quasi, innocenti. Ma al Twiga erano andati oltre, molto oltre. Grace sentiva di aver tradito Max, di aver tradito la sua fiducia, di aver tradito quello che avevano creato insieme, ma soprattutto di aver tradito il suo esserle stato vicino quando la notizia dell'aborto li aveva travolti. Max era sempre stato perfetto con lei, non era mai stato il Mad Max che tutti conoscevano. Lei, invece, era stata Mad Grace e non se lo sarebbe mai perdonata. Sapeva che non sarebbe più potuta tornare indietro, che l'errore l'aveva commesso e che sarebbe stato difficile dimenticare, ma ci avrebbe provato, per l'ennesima volta, per non farsi scombussolare da Charles, per salvare la sua storia con Max.

Sei te l'ultima curva, INSUPERABILE //Leclerc-Verstappen// Formula 1Where stories live. Discover now