𝐇𝐀𝐋𝐅 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓, jeremiah fisher

why did you choose him?

⎯⎯⎯⎯⎯⎯ capitolo 18

perché hai scelto lui?

SIAMO TUTTI SEDUTI in cucina: io, Belly, Conrad, Susannah e la mamma. Stiamo parlando e ridendo tutto insieme e mi sento davvero a casa in questo momento.

Questo, proprio qui, circondata dalle persone che amo, è ciò che aspetto con ansia ogni estate. Questo è l'unico posto a cui sento davvero di appartenere, e gli angoli della mia bocca si stringono al pensiero.

Sto dando un morso a uno dei biscotti che Susannah ha preparato quando Belly apre la bocca e dice con nonchalance: "Jeremiah mi porta al ballo delle debuttanti".

Gli occhi di Conrad si spostano verso Belly con un'espressione rassegnata sul viso prima che il suo sguardo si sposti verso il mio viso. Mi giro e lo ignoro. Invece, continuo a mangiare il biscotto e faccio finta di non avere alcun effetto sul fatto che Belly andrà al ballo con Jeremiah.

"Veramente?" esclama Susannah, euforica per la notizia. "È fantastico, Belly!"

Belly sorride e annuisce. Cominciano a parlare del ballo delle debuttanti, e io mi estraneo dalla conversazione sentendomi improvvisamente fuori di testa.

Sento dei passi fuori dalla cucina prima che una testa bionda appaia sulla soglia, un'espressione determinata sul viso mentre scruta la stanza prima che quegli occhi azzurri si posino su di me.

"Jere," chiama Susannah con un piccolo sorriso sul viso.

Non risponde. Facendo passi sicuri verso di me, allunga la mano e la sua trova la mia.

"Ho bisogno di parlarti", afferma. Davanti a tutti. Tenendo i suoi occhi fissi nei miei.

Lo guardo sbattendo le palpebre. Nessuno dice nulla, ma in cucina regna il silenzio assoluto mentre tutto guardano Jeremiah che mi tira in piedi e mi trascina fuori dalla cucina. Non dico una parola mentre usciamo di casa e raggiungiamo la sua macchina.

Senza dire una parola, mi lascia la mano e fa un cenno alla sua jeep. Lui fa il giro dall'altra parte ed entra mentre io seguo il suo esempio ed entro anch'io. Resta in silenzio per tutti i dieci minuti che guida. Non mi dice dove presumibilmente parleremo e io non lo chiedo.

Stiamo guidando con l'oceano sulla nostra destra quando improvvisamente accosta in una piccola radura di sabbia in cima ad una scogliera. Non è così in alto, ma è abbastanza alto da poter vedere la maggior parte dell'oceano mentre il sole si affaccia sull'acqua.

Mi sento come se qualcuno mi stringesse il cuore quando realizzo che posto è questo.

È il posto segreto mio e di Jeremiah dove andavamo sempre quando volevano uscire. Venivano qui per ore e ore, semplicemente sedendoci, parlando e scherzando. A volte scendevamo con cautela lungo il ripido sentiero che portava alla spiaggia e giocavamo lì.

Tutti i ricordi che abbiamo condiviso qui all'improvviso mi crollano addosso così forte che non riesco a pensare ad altro che a quanto mi manca lui e il semplice fatto di essere amici. Desidero, e lo desidero con tutta me stessa, che in qualche modo potremo tornare come eravamo prima.