capitolo 63

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《Svegliati ghiro, che poi di lamenti con me per non averti svegliato come fa mammina.》Alla parola mamma mi alzo di scatto come se un interruttore immaginario fosse stato attivato.

《Wow. Sembrava il risveglio di Frankenstein.》Mi guardo attorno: un grande letto dalle morbide coperte bianco latte, grandi porte-finestre da cui entra una luce mattutina dolce e splendente, le pareti bianche che riflettono i raggi solari come la luna, diversi tappeti rotondi di varie dimensioni e vari colori sparsi per la stanza, un grande armadio di legno scuro con le ante specchiate, Indigo che si pettina a torso nudo e con addosso un misero asciugamano, la pelle ancora umida dalla doccia appena fatta e le guance leggermente arrossate, probabilmente a causa dell'acqua calda.

No, mamma decisamente non è qua...

Sembra così innocuo, una bellezza giovanile, fresca, quasi come una ventata d'aria fresca la mattina presto di una giornata primaverile, quasi innocente, che viene però rovinata nel momento in cui decide di aprire quelle fauci tiranniche. La definizione perfetta di bello ma dannato.

Ho I capelli ancora un po' bagnati. Ieri avevo completamente rimosso di dovermi asciugarmeli. Se le mie sorelle dovessero saperlo mi farebbero il coro, ricordandomi tutte le ramanzine che gli faccio ogni volta che non si asciugano i capelli prima di andare a letto.

Mi mancano. Vorrei potermi svegliare con le loro urla, la colazione preparata da mia madre o Cream, il bagno occupato da Jewel, le impronte delle scarpe sporche di Hazel, e la divisa stirata da Blossom.

Mi alzo dal letto a malincuore e controllo l'orario. Wow, mi sono svegliata con un'ora di anticipo. Questa volto forse dovrei ringraziarlo...nah. Soprattutto quando ieri ha cercato di uccidermi due volte e non mi ha permesso di parlare con Ivan in santa pace.

Mi fermo davanti la porta del bagno aspettando che il principe dalle ali d'oro finisca di pettinarsi lo stesso ciuffo dieci volte.

《Ma non hai un bagno nella tua stanza?》Domando dopo dieci minuti. Menomale che mi ero svegliata con un'ora di anticipo!
《Sì.》Risponde noncurante, mentre si sistema lo stesso ciuffo di un millimetro.

《E allora utilizzalo! Perché sei nel mio?!》
《No.》
《La smetti di rispondere in monosillabi e potresti formulare una frase compiuta?》Decide Finalmente di prestarmi un po' d'attenzione e si volta a guardarmi. Indietreggio di qualche passo sotto quello sguardo tagliente e intenso, mi osserva mentre un angolo della bocca si curva in un sorriso velato da indecenza e divertimento.

《Hai freddo?》Domanda dal nulla.
《No...?》Rispondo sorpresa dalla domanda. Si avvicina come se volesse sorpassarmi e invece inchina il capo finché la sua bocca non è allo stesso livello del mio orecchio destro.

《Dovresti proprio iniziare a indossare un reggiseno se proprio non vuoi ritrovarti incapace di sederti per i prossimi dieci giorni.》Mormora con voce roca mentre con il dorso dell'indice sfiora il capezzolo protrudente sotto la sottile maglietta.

Indietreggio andando a sbattere contro lo stipite della porta mentre il cuore mi sale in gola, martellando contro la mia pelle come se volesse scappare da un momento all'altro.

Sorride sornione ed esce dal bagno lasciando cadere per terra l'asciugamano. Mi giro di scatto ed entro velocemente in bagno. Una volta chiusa la porta mi accorgo di non aver respirato per tutto il tempo e prendo un lungo e profondo respiro, lasciando l'ossigeno nuovamente fluire nei miei polmoni mentre l'immagine della sua schiena larga, possente e muscolosa e del suo didietro scolpito si tatuano nella mia immaginazione perversa come un quadro dal valore inestimabile.

La bocca diventa un deserto avido d'acqua, lo stomaco si comprime in una morsa di insaziabilitá, e una vibrazione di piacere si dirama in tutto il corpo costellando la mia pelle di piccoli puntini mentre il mio cuore corre in preda alle palpitazioni.

Hate x3: Primo PostoWhere stories live. Discover now