Hogwarts Legacy | Diario del 7° anno 1892 - 1893

Maridi

20 Settembre 1982

Caro diario,

Un'altra settimana era passata, tra lezioni avanzate, esercitazioni e poco tempo libero per socializzare. Si respira proprio un'aria diversa, si vede che è l'ultimo anno! alcuni dei miei compagni sono già in agitazione per il loro futuro: chi è già alla ricerca di lavoro nel mondo magico e chi pensa all'iscrizione a istituti di istruzione superiore.

Il mio buon proposito per quest'anno è quello di studiare a testa bassa e non farmi distrarre da fatti che esulano dall'ambiente scolastico. Pensavo di star facendo un buon lavoro, di essere addirittura avanti con il piano di studi, ma questa mattina sono stata convocata dalla professoressa Weasley nel suo ufficio.

Era cominciata come una mite giornata di fine settembre ad Hogwarts, e la luce dorata del sole illuminava le antiche mura esterne con una tranquilla maestosità, mentre attraversavo il cortile di Trasfigurazione.

Il panorama appariva placido e sereno, un ritratto di pace apparente che contrastava con l'interno del castello, dove l'aria era pervasa dal solito fermento incessante degli studenti e dei professori e anche i quadri e i fantasmi non sembrano avere mai riposo.

Aula di trasfigurazione

La Professoressa Weasley era seduta dietro la sua scrivania, compilando scartoffie con una lunga piuma di un rosa acceso di Fwooper. Gli occhialini ovali le calavano fino alla punta del naso, sembrando pronti a cadere da un momento all'altro; non si sapeva per quale magia riuscissero a rimanere in equilibrio.

Con un colpo di tosse ho annunciato la mia presenza, la quale, non sembrava esser stata notata.

«Oh eccoti, in perfetto orario, come sempre! Accomodati!» ha detto, senza alzare lo sguardo dalle sue pergamene, allungando un braccio alla sua destra, indicando una sedia a fianco a lei.

Quando, finalmente, ha poggiato il suo sguardo su di me, mi ha mostrato un sorriso affabile e riportando su gli occhiali mi ha detto: «Due anni fa, al tuo primo giorno qui ad Hogwarts, ti avevo consegnato la Guida dello studente [1], ricordi?»

«Sì, certo, eccola qui!» ho risposto, mostrando quel grande tomo pieno di appunti sul mondo magico che la professoressa mi aveva dato due anni fa, con il compito di riempirlo. È stato una sorta di corso accelerato per conoscere quel mondo, allora a me sconosciuto, e recuperare tutto ciò che ignoravo.

«Oh, magnifico!» la professoressa, con due occhi nocciola che brillavano e un sorriso soddisfatto, osservava la guida, rigirandola tra le sue mani.

Dopo un incantesimo di trasfigurazione, mi ha ripassato la guida: «Ecco a te! Se apri, vedrai che ci sono nuove pagine e ulteriori spazi da compilare. Il mondo magico è così: quando pensi di sapere già tutto, ecco che arrivano novità a mettere in discussione tutto! Inoltre, quest'anno ci sono i M.A.G.O. e una strega promettente e capace come te non può perdersi l'occasione di arrivare preparata al meglio!» Il suo sorriso era ancora luminoso e incoraggiante, nonostante io lo fossi un po' meno.

Pensavo di avere già il mio da fare con lo studio, invece, proprio quando ti senti a buon punto, ecco che vieni smentita!

Ho aspettato di chiudere la porta dello studio della Weasley alle mie spalle, ritrovandomi di nuovo nel cortile di Trasfigurazione, per lasciare andare un lungo e sonoro sospiro liberatorio.

«Vediamo un po', dove dovrei andare secondo te?» ho chiesto alla guida, aprendo una pagina a caso, lasciando che fosse proprio il caso a guidarmi verso la mia prossima avventura. Un piccolo origami dorato a forma di farfalla si è materializzato dalla Guida dello studente, per poi levarsi velocemente in volo e lasciare una scia dorata a guidarmi il cammino.

Attraversava tutto il cortile, passando tra gruppi di studenti che, incapaci di vederla, continuavano tranquilli con le loro attività. La scia dorata scendeva le scale del giardino e continuava giù verso il Lago Nero.
Quando le sue tracce si sono esaurite, mi sono ritrovata vicino alla rimessa delle barche; questo voleva dire che dovevo cercare la pagina magica nascosta nei paraggi.