''Sono bella?''

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Il folklorista Jan Harold Brunvand ha osservato che un altro elemento ricorrente nelle leggende contemporanee giapponesi è la mutilazione. L'esempio più famoso in questo senso è probabilmente Kuchi-sake-onna, letteralmente donna dalla bocca spaccata. Una giovane donna si aggira per la città con la bocca coperta da mascherina e chiede a un passante, spesso un bambino: "Sono bella?". L'esito dell'incontro varia a seconda della risposta. Se negativa Kuchi-sake-onna ucciderà subito il malcapitato. Se affermativa, abbasserà la mascherina rivelando che la bocca è stata squarciata da un orecchio all'altro e chiederà "e adesso sono bella?". L'algoritmo prosegue: un *"no" *porterà a morte certa, mentre con un sì la vittima avrà salva la vita, ma sarà mutilata esattamente come la donna. Ma chi è Kuchi-sake-onna, e chi l'ha ridotta così? La sua storia varia, ma spesso si dice sia stato un intervento di chirurgia plastica finito male ad averla fatta impazzir

La prima segnalazione della leggenda è del dicembre 1978. Si diffonderà oralmente e diventerà virale a partire da giugno dell'anno successivo grazie ai media. Kuchi-sake-onna dominò l'estate del 1979, poi l'interesse per le voci scemò. Anche se fenomeno non era più argomento quotidiano, era nata una star. La donna mutilata diventò un'icona, conosciuta in tutto il Giappone e anche oltre. Alcuni studiosi pensano che questa leggenda sia da collegare a simili storie di donne demoniache di cui è ricca la tradizione giapponese.

Altri invece, come , sottolineano la sua contemporaneità. La ricerca della bellezza conforme e la chirurgia plastica (non a caso della leggenda parlarono molto le riviste femminili) sono indubbiamente moderni. E la mascherina, anche se non sempre presente, ci parla delle nuove paure (per esempio l'inquinamento) figlie del miracolo economico giapponese. Secondo Foster la donna è uno dei nuovi y**ōkai. Questo nome nome indica solitamente i mostri (in senso lato) della tradizione giapponese e riscoperti dal XX secolo, ma il paese è anche in grado di crearne di nuovi.

Oddio sto leggendo le leggende metropolitane giapponesi e sono interessanti, non credi?

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