20 Gennaio

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«Buongiorno, Tony.»

«Buongiorno, amore mio.»

«Che fai, ti stai esercitano nel tuo hobby preferito?»

«Sarebbe?»

«Stare lì a guardarmi mentre dormo.
Che poi, vorrei capire, cosa c'è da vedere di tanto interessante!»

«Ti contemplo, sei davvero bellissima quando sei tra le braccia di Morfeo.»

«Stronzo!»

«Ti amo anch'io.»

«Stronzo e pure bugiardo!»

«Perché dici questo?»

«Lo sai benissimo perché!
E poi, ci hai perso la mano a dire fregnacce.
Specialmente quando vuoi mentire a te stesso e quindi a me.»

«Mi sembra una cosa buona, no?...»

«A pensarci bene... Sì, direi di sì, visto che eri un maestro nel mentire a te stesso.
Lo facevi così bene che per poco non ci portavano al manicomio.»

«Dunque, perché stamattina sei così prodiga di complimenti nei miei confronti?»

«Lo vuoi proprio sapere? Devo proprio stare lì a ripeterti, come un mantra, certe ovvietà?»

«Magari!
Può darsi, e dico può darsi, che quelle "ovvietà", come le chiami tu, siano tali per te, mentre per me siano un "insondabile mistero".»

«Ma davvero, dici? Spiegami, ci sei o ci fai?

No, tu ci sei e ci fai pure!
Non abbiamo scampo, il manicomio ci tocca, il manicomio! ...

Sei davvero così tardo da non capire ancora che io sto dentro la tua testa?

Quei pochi neuroni malandati, che ancora indugiano a restare al loro posto, io li conosco uno ad uno e li chiamo per nome.

Quelle rarissime sinapsi, che ancora attraversano la tua materia grigia spappolata, io le ho percorse centinaia di migliaia di volte.

Dunque, vuoi sentirti rivelare gli insondabili misteri partoriti dalla tua coscienza, anzi incoscienza?»

«Dai, sentiamo!
Sentiamo queste ovvietà che circolano nella mia mente!»

«Tu mi guardi, anzi mi osservi, mi scruti, quando dormo per vedere quanto sono simile a Lei!»

«Ma non è proprio vero!»

«Zitto, zitto! ...
Abbi almeno il pudore di tacere!

Mi scruti da capo a piedi, controlli fino all'ultimo centimetro del mio corpo, tanto lo sai che dormo nuda.

Guardi se ho gli stessi nei, le stesse smagliature! Stronzo, bastardo!

Ecco, via le lenzuola!
Che ne dici mi hai riprodotta fedelmente?

Guarda, guarda pure, controlla... sono perfettamente uguale?»

«Ma perché dici così? È solo un caso che tu sia davvero perfettamente uguale a lei!»

«Ma fammi il piacere! ...

E poi, continui a ripetermi con quell'aria da idiota, che mi ami.

Dimmi, chi vuoi prendere in giro. Tu non mi ami affatto!»

«Adesso sei davvero ingiusta, io ti amo e come, ti amo più di ... »

«Ecco, basta così!
E dilla la verità una buona volta.
Tu sei capace di amare il mondo intero pure i microbi.
Hai empatia perfino con i saccaromiceti del lievito che metti nella farina per fare la pizza.»

SpigolatureOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz