Capitolo 22 - Ho bisogno di tempo

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Che potesse andare diversamente

lo pensa spesso

chi ci credeva davvero

- Anonimo


Quando riprese conoscenza ebbe bisogno di qualche minuto per mettere a fuoco l'ambiente insolito in cui si trovava e approfittò del tempo che aveva per scrutarne ogni angolo.

La stanza era ordinatissima e c'erano davvero pochi oggetti che la rendevano personale, trovò solo un paio di foto, una che ritraeva due bambini che sorridevano mostrando i dentini, si rese subito conto che fossero i suoi fratelli, erano due gocce d'acqua anche allora. Nell'altra foto si vedeva un bambino non molto più grande rispetto alla precedente che abbracciava una giovane Grace, che mostrava uno dei sorrisi più smaglianti che Emily avesse mai visto.

Nella stessa parete in cui erano appese le foto c'era anche uno scaffale pieno di premi per il basket ed una foto di Jason con una coppa gigante in mano, circondato dai suoi compagni di squadra. Quella parete era l'unico angolo di quella stanza in cui erano presenti dei ricordi, dandole le spalle sembrava di guardare la stanza di uno sconosciuto qualunque.

Pareti color sabbia, tetto bianco e mobili in legno, una grande e comoda sedia accostata alla scrivania e nient'altro.

Emily si alzò, si diresse verso la scrivania, afferrò un post-it del suo colore preferito e scrisse grazie con un piccolo cuoricino al posto del puntino sulla i, lo attaccò al comodino e tornò nella sua stanza, aprendo silenziosamente la porta per paura di trovare Ryan ancora lì, ma quando aprì lui non c'era più, la stanza era vuota.

Cercando di prendere ancora tempo prima dell'inevitabile confronto che avrebbe avuto con Ryan, si diresse verso il bagno e decise di fare una doccia calda, sperando di affievolire l'ansia che le mangiava lo stomaco.

Una volta terminato si vestì e si truccò leggermente, per fortuna era sabato e quel giorno non doveva andare a scuola, pensò.

Prese un respiro profondo e scese le scale, pronta ad affrontare quella situazione, o almeno sperava di esserlo.

Quando arrivò al piano terra i primi occhi che incrociò furono quelli che negli ultimi giorni erano stati fondamentali per lei, che non l'avevano lasciata da sola, le avevano asciugato le lacrime e le avevano affievolito quel senso di malinconia e dolore. Jason la guardò intensamente negli occhi, come se volesse fissare quel momento nei suoi ricordi per sempre, come se fosse destinato a non vederla più, ed in parte era così.

Quella notte, per lui insonne, si promise che se Emily ed il fratello fossero riusciti a riappacificarsi, lui avrebbe preso le distanze da lei. Ormai sapeva che nel suo cuore lei si fosse presa più spazio di quanto lui avesse voluto e più di quanto fosse necessario, non poteva neanche pensare di innamorarsi della ragazza del fratello, quello era un tipo di tradimento che avrebbe distrutto il loro legame per sempre e non poteva immaginare una vita senza il fratello.

Avrebbe rinunciato a tutto per non rovinare il rapporto che aveva con il rapporto, sapeva di non poter mai essere solo finché aveva lui, che per tutta la vita non aveva fatto altro che tirarlo fuori dai guai.

Dopo averla guardata ancora qualche secondo, posò lo sguardo sul fratello, afferrò le chiavi della macchina ed uscì, lasciandoli soli in quella casa.

Non sapeva come avrebbe fatto a mantenere le distanze da quegli occhi azzurro cielo che avevano una forza d'attrazione fortissima ed inspiegabile per lui, ma qualcosa si sarebbe inventato, non poteva fare altrimenti.

Choose me - A un passo da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora