Light Souls City

31. Ricordi, Parte 3

Il castello di Nagoya visto da dietro sembrava ancora più maestoso. L'erba lievemente più incolta rispetto alla zona anteriore all'alta struttura ondeggiava al fievole ritmo del vento che spirava con costanza, e alcuni dei suoi steli erano calpestati dalle calzature delle due figure che avanzavano a passo deciso. Il sole del mattino illuminava i loro abiti formali, la camicia bianca con cravatta rossa della donna dalla chioma bionda, e quella arancio aperta a mostrare una stretta canottiera nera del compagno al suo fianco.

Proprio in quel luogo erano state mandate le due Anime della Luce di cui Teary Spiral disponeva, Shoko Satomi e Akiko Osaka, in modo che si occupassero di un'anomalia che era stata registrata laggiù. In mezzo a quello scenario quieto si udiva solo il canto di qualche usignolo e il frinire di alcuni grilli nascosti nella natura che costituiva tutto il perimetro del posto.

Le mura grigie del palazzo reale, meta turistica di molti visitatori, mettevano quasi le vertigini per la loro verticalità, così come le guglie in cima, a sfidare l'altezza dei cieli.

L'uomo, mentre le osservava con aria assorta, rifletteva sul motivo per cui il loro attuale capo e leader di Teary Spiral, Shiba Furuhashi, li avesse inviati là da soli. L'uomo anziano e autoritario, in carica da innumerevoli anni, aveva segnalato loro una discrepanza tra mondo terreno e spirituale, probabilmente frutto di qualche spirito che era stato eliminato non molto tempo prima nelle vicinanze. Se non se ne fossero occupati in fretta, avrebbe potuto minare in maniera seria all'equilibrio tra i mondi, espandendosi e permettendo ad altri spiriti di invadere la loro realtà.

Quando Shoko aveva domandato perché non lasciare che se ne occupassero gli Shinigami, gli era stato ribattuto che i loro poteri erano più rapidi ed efficaci per piccolezze come quella. Un particolare che il pistolero aveva notato era stata l'espressione compiaciuta di Akiko, la quale aveva infatti insistito per essere inviata da sola con il partner.

Gli Shinigami erano una fazione che garantiva l'equilibrio tra realtà fisica e Mondo Spirituale. Essi erano capaci di far trasmigrare gli spiriti invasori verso il loro mondo, garantendo così la stabilità tra le realtà. Teary Spiral talvolta collaborava con loro, unendoli ai guerrieri speciali che addestrava, anche se ciò accadeva solo allo scopo di occuparsi di esseri particolarmente aggressivi e potenti.

Le Anime della Luce in questo scenario erano come delle mine vaganti. Possedevano poteri risolutivi e rapidi senza il bisogno di allenarsi per anni. Il potere del Vuoto di Shoko bandiva gli spiriti con la stessa efficacia, se non maggiore, dei poteri divini di uno shinigami. Mentre nessuno era in grado di controllare e assorbire l'energia delle anomalie come Akiko con il suo Dominio. L'unica difficoltà stava nell'identificarle e assoldarle una volta apparse, cosa già di per sé molto rara.

Il fatto che Teary Spiral disponesse di ben due Anime era un caso a dir poco straordinario.

Eppure, Shoko non era tranquillo, poiché di solito i loro lavori erano differenti da quella semplice anomalia da neutralizzare. Ci avrebbero messo giusto una manciata di secondi. C'era qualcos'altro che bolliva in pentola, lo sentiva. E la sensazione che quei suoi dubbi c'entrassero qualcosa con il cambiamento sinistro che di recente aveva avvertito in Akiko non voleva saperne di abbandonare il suo corpo.

"Shoko, siamo arrivati." Proprio la partner lo riportò alla realtà con la sua voce vellutata, indicando qualcosa davanti a sé, la coda di cavallo cascante poco al di sotto della base del collo.

Strizzando gli occhi e concentrando l'energia spirituale su di essi, il rosso riuscì a vederla. La spaccatura tra un mondo e l'altro, nient'altro che una distorsione spaziale, come una forte concentrazione di calore che produce un tremolio nell'atmosfera, circondata da un rado e chiaro fumo verdino. Shoko estrasse la pistola dalla fondina sotto la camicia, senza fronzoli.