TISHA

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Eravamo riuniti nella nostra piccola sala riunioni con Massimo "ultimamente sono spariti molti bambini, ragazzi, persino un'intera famiglia, erano tutti nel nostro territorio. La polizia ha indagato a lungo, ma purtroppo non si è saputo ancora niente. Ho bisogno che voi sei vi ci dedichiate e mi teniate sempre aggiornato, quando avrete scoperto cos'è successo entrerete in azione" ci spiegò.

Annuimmo "certo, ti faremo sapere quanto prima" lo rassicurai.

Guardai i miei cinque amici "Giacomo, ho bisogno che ti procuri tutti i filmati di sicurezza delle telecamere" ordinai al nostro hacker, poi girai il viso verso Andrea, Vittorio e Kevin "voi contattate i nostri informatori, cercate anche voi di reperire informazioni" annuirono, mi girai verso Marco, entrambi quando eravamo in missione entravamo in modalità soldato e la nostra storia passava in secondo luogo "tu e io invece Marco scandaglieremo il dark web, abbiamo bisogno di scoprire il movente di chiunque possa esserci dietro" lui annuì e ci mettemmo al lavoro.

Un'altra banda si era messa a fare casino nel nostro territorio e questo non andava bene, per nulla. Dovevamo risolvere la cosa prima che rovinasse la nostra reputazione.

Ci mettemmo tutti al lavoro, dopo una giornata di indagini ci ritrovammo tutti quanti nella sala riunioni "allora cos'avete scoperto?" ci chiese Massimo.

Il primo a parlare fu Giacomo "ho ispezionato tutte le telecamere di sorveglianza vicino ai luoghi dei rapimenti e c'è sempre un furgone bianco, la targa cambia ogni volta ma ho notato che ha sempre le stesse macchie e ammaccature, è lo stesso furgone" poi toccò a Kevin riferire "i nostri informatori dicono che questa banda è composta circa da una trentina di uomini, sanno dov'è il loro quartier generale, in Svizzera. Sembra che agisca da anni, prima lo faceva in luoghi più sperduti, ma hanno pensato di approfittare del cambio di potere nel nostro territorio sperando di fotterci" il suo tono si inasprì all'ultima notizia.

Lasciai a Marco il compito di dire le nostre scoperte "invece io e Tisha abbiamo scoperto perché rapiscono solo persone ai margini della società, ma giovani e in salute, sul dark web è in aumento la richiesta di organi e a queste richieste rispondono sempre dallo stesso computer, impossibile capire di chi sia l'apparecchio, ma l'età dei rapiti corrisponde con gli organi che sono stati richiesti" terminò.

Massimo riuscì a mantenere un'espressione stoica "bene, visto che è una banda numerosa vi concedo quaranta dei nostri soldati per distruggere quella banda, i rapiti devono uscire da quel posto sani e salvi, chiaro? Non uccidiamo i civili innocenti" ci comunicò.

Annuimmo, era la più grande missione che ci avesse mai affidato e per la prima volta ci venivano dati anche dei soldati per portarla a termine.

Ero eccitata, forse questa sarebbe stata la svolta per tutti noi.

Giacomo andò a localizzare in modo più preciso la base della banda.

Andrea, Vittorio e Marco andarono dagli uomini che dovevano venire con noi per migliorare il loro addestramento e io e Kevin rimanemmo a stabilire una strategia.

Qualche giorno dopo era tutto pronto.

Ci ritrovammo un'ultima volta nello studio "allora, Giacomo rimarrà indietro per hackerare il sistema di sicurezza della loro base e permetterci di entrare senza che, se accorgano. Quando saremo dentro io, Marco e Kevin con dieci uomini cercheremo le persone rapite, mentre Vittorio e Andrea guideranno gli altri trenta uomini ad affrontare i membri della banda" riepilogai.

Annuirono tutti dicendosi d'accordo con il piano.

Quella sera nessuno di noi riuscì a dormire, visto che dovevamo partire da lì il giorno seguente Andrea, Giacomo e Marco si fermarono a dormire da noi.

SPERDUTA NELLA NEVEWhere stories live. Discover now