Lorenzo

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ANNA


Decidete di avviarvi verso il posto, "Silvia tu sai dove dobbiamo andare?" urli alla ragazza davanti a te che sta fittamente chiacchierando con un'altra vostra amica.

"Certo seguite me" afferma,

"dovremmo darle tipo un ombrellino da guida" specifici ironizzando, la guardi e le sorridi. "Assolutamente" conferma.

La seguite davanti fino al posto, un palazzo con un cancello come entrata.

"Bene ci siamo" dite ridacchiando siete curiose di capire questa famosa esercitazione di primo soccorso.

Vi avviate all'interno dello stabilimento e una ragazza vi mostra gli armadietti, "lo mettiamo insieme ti chiede Giada e le sorridi "certo, usiamo la tua data di compleanno come codice" affermi e lei chiude il tutto.

"Da questa parte" vi dice la ragazza conducendovi in un'aula con delle poltrone comode, vi sedete accanto mentre le tue altre amiche si accomodano due file dietro.

Il professore inizia un breve riassunto dopo aver fatto l'appello.

"Bene ora se vogliamo iniziare, vi dividerei in gruppi con i vari specializzandi, primo gruppo da c a d" afferma e tu ti senti presa in causa, guardi Giada salutandola e avviandoti con il resto del gruppo verso un auletta. I due ragazzi che vi stanno guidando sono giovani.

Entrate e subito vi dicono di prendere posto, così vi sedete sulle sedie, i due ragazzi si presentano, noti subito che uno è veramente molto bello e proprio lui inizia a fare una rapida spiegazione. Scrive dei punti su un foglio, lo segui attentamente, lui ti guarda più volte.

Ti fissa lo guardi, ti deconcentri c'è qualcosa di lui di magnetico che ti cattura, che ti attira.

"Bene iniziamo" afferma "facciamo un giro a testa" prosegue tu inizi a deglutire.

Non l'hai mai fatto, il tuo pensiero fisso è che farai una terribile figura.

Ti guardi le mani gelide che tremano.

I ragazzi fanno a turno il messaggio, sono tutti bravi, sanno esattamente cosa fare.

Bene pensi, l'unica a non avere mai fatto un corso pensi, ottimo ti alzi, deglutendo.

Un ragazzo è di fronte al manichino pronto a spiegarti cosa fare mentre l'altro, quello bello, è appoggiato alla cattedra fissa la scena.

Ti posizioni in ginocchio, per terra voltando le spalle al ragazzo.

Divarichi le ginocchia e ti posizioni sopra al manichino, le mani che tremano e inizi il massaggio.

Sai di essere diventata rossa come un pomodoro e in quel momento ti maledici per non esserti fatta spiegare meglio come farlo.

"Bene vai più piano" afferma quello di fronte a te, "esatto" dice mentre tu rallenti il ritmo.

Pensi alla velocità di bach per violino solo, 110 circa a metronomo.

Poi lo senti, un contatto sulle spalle, il ragazzo che prima era alle tue spalle ora ti sta aiutando il massaggio. Sei ancora più in imbarazzo di prima.


LORENZO

La vedi si piega, si inginocchia allarga leggermente le gambe e in quel momento deglutisci, non sai cosa ti prenda.

Si piega sul manichino, vedi il maglione risalirle lasciando scoperte le gambe e il sedere.

Senti il tuo collega correggerla, prima che tu sappia cosa stai facendo ti sei spostato, le circondi le gambe con i tuoi piedi e ti abbassi per spingerle le spalle e darle una mano.

Forse un giorno...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora