Un anno infinito: Amori, Segreti e Rivelazioni

Capitolo 1: I primi giorni a Miami

Il sole di Miami splendeva alto nel cielo, i suoi raggi dorati si riflettevano sulle onde tranquille dell'oceano e sulle superfici scintillanti dei grattacieli che costellavano la città. La luce calda si riverberava sulle ampie vetrate, creando giochi di riflessi che sembravano danzare con la brezza marina. Ethan Carter scese dall'auto che lo aveva portato dall'aeroporto, e si fermò un istante per assaporare la prima boccata di aria calda e salmastra. Il contrasto con il gelido inverno di New York era tangibile, quasi una scossa che lo fece sentire immediatamente più vivo. Mentre si guardava intorno, cercò di assorbire la vivacità e i colori intensi della sua nuova casa, con l'entusiasmo e l'ansia che si mescolavano in un turbinio di emozioni.

La città pulsava di vita. Le strade erano animate da persone che passeggiavano con passo rilassato, godendosi il clima mite, mentre i caffè all'aperto erano gremiti di clienti che sorseggiavano bibite fresche e chiacchieravano tra di loro. Ethan, un ragazzo tranquillo ma determinato, con una forte etica nello studio e una straordinaria capacità di concentrazione, si trovò a riflettere su come questo nuovo ambiente avrebbe influenzato la sua vita. Era intelligente e pragmatico, affrontava le sfide con calma, cercando sempre di raggiungere un risultato perfetto. La sua lealtà verso la famiglia era indiscutibile, anche se, a causa dei viaggi di lavoro dei genitori, li vedeva raramente. Nonostante ciò, Ethan era sempre stato generoso e disponibile con chi gli stava vicino, qualità che lo rendevano amato dagli amici.

Con un respiro profondo, Ethan salutò i suoi genitori che, con un ultimo abbraccio, si congedarono per ripartire subito, lasciandolo davanti alla casa degli Hill. Fu accolto da Addison, una ragazza estremamente ambiziosa, forse anche troppo per i suoi vent'anni. Addison era conosciuta per la sua capacità di prendere decisioni difficili in situazioni critiche, ma c'era anche un lato di lei che pochi conoscevano: dietro la facciata di risolutezza, nascondeva una gentilezza e un'educazione impeccabili, impegnandosi profondamente nelle relazioni personali. Pur essendo sempre pronta a vedere il meglio in ogni persona, il suo lato avventuroso rimaneva spesso nascosto, un desiderio segreto che faticava a esprimere.

"Benvenuto a Miami, Ethan!" esclamò Addison con un sorriso radioso. "Vieni, ti porto in camera tua."

Ethan la seguì su per le scale. La casa era silenziosa, i suoi genitori non erano ancora rientrati. Giunti nella stanza, Addison si fermò davanti alla porta e disse: "Ethan, questa è la tua camera. Sentiti come a casa tua. Se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare a chiedere."

"Grazie, Addison," rispose lui con sincerità.

Dopo che Addison se ne fu andata, Ethan poggiò le valigie e si lasciò cadere sul letto. La camera da letto era un'oasi di tranquillità, un rifugio personale perfettamente progettato per il relax e il comfort. Le pareti, dipinte di un morbido grigio perla, conferivano alla stanza una sensazione di calma e serenità. Al centro della stanza troneggiava un letto matrimoniale, con una testiera imbottita rivestita in velluto blu scuro, che dominava lo spazio. Il letto era ricoperto da un soffice piumone bianco, decorato con una serie di cuscini in diverse sfumature di blu e grigio, che aggiungevano profondità e armonia all'ambiente.

Accanto al letto, due comodini in legno chiaro, con una finitura naturale che metteva in risalto le venature del legno, ospitavano delle lampade da tavolo con paralumi in lino bianco. La luce soffusa e calda che emanavano era perfetta per la lettura serale. Su uno dei comodini, una pila di libri, un paio di occhiali da lettura e una piccola sveglia vintage, mentre sull'altro un vaso di fiori freschi aggiungeva un tocco di colore e vita alla stanza.

Di fronte al letto, un grande armadio a muro offriva ampio spazio per riporre abiti e accessori. Le ante scorrevoli dell'armadio erano rivestite con specchi che riflettevano la luce naturale, creando l'illusione di una stanza più ampia e luminosa. Accanto all'armadio, una poltrona accogliente con un plaid morbido drappeggiato sopra invitava a momenti di lettura e relax.