22 - Me l'avevi promesso

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Mandò il messaggio, attese qualche secondo una risposta che non arrivò e decise di scendere dall'auto. Prese in spalla l'unico zaino che si era portata appresso per il viaggio e suonò il campanello di casa sua.

"Angela amore quanto mi sei mancata."

La madre non le diede il tempo di varcare la soglia di casa che la avvolse tra le sue braccia ed iniziò a lacrimare, emozionata dal rivedere la figlia dopo tanto tempo.

"Anche tu ma'."

Inspirò a pieni polmoni il profumo di casa e si trattenne dal cedere anche lei alle lacrime di nostalgia mentre ricambiava con forza l'abbraccio.

"E io non ti sono mancato?"

Chiese suo padre sbucando da dietro la porta.

"Certo che sì vecchio."

Occhi blu si avvicinò all'uomo dai capelli bianchi e lo strinse in un forte abbraccio.
Neanche il tempo di sistemarsi che trovò in cucina la tavola bandita con i suoi piatti preferiti, la solita coccola che le riservavano i suoi genitori ogni volta che tornava per le vacanze.

"Gaia ci ha mandato il video dello spettacolo."

Disse la madre guardando orgogliosamente la figlia, non era stato facile per lei vederla uscire da casa così giovane, ma sapere che stava raggiungendo il sogno che rincorreva da una vita le riempiva i cuore di gioia.

"Sei stata bravissima Angela."

Intervenne poi suo padre, emozionato tanto quanto sua moglie.

"Del discografico che ci dici invece?"

Chiese curiosa la donna ricordando della telefonata che le aveva fatto Angela la sera stessa della proposta.

"L'ho chiamato oggi pomeriggio, mi ha fissato un appuntamento per fine gennaio."

Voleva mostrarsi indifferente e distaccata ma la verità era che non vedeva l'ora arrivasse il fatidico giorno in cui avrebbe dovuto firmare il contratto che le era stato promesso.

"Tuo nonno sarebbe molto fiero di te."

Aggiunse l'uomo con gli occhi lucidi, emozionandosi e lasciandosi andare a qualche lacrima.

"Ho portato la sua chitarra anche per questo."

Sussurrò occhi blu arricciando le labbra per non lasciarsi andare alle emozioni.
La cena poi continuò tra battute, scherzi e aneddoti. Non lo avrebbe mai ammesso, ma ogni volta le mancava incredibilmente casa e tornarci era sempre confortante e rasserenante.
Appena finirono di mangiare Angela aiutò sua madre a fare i piatti ma, mentre si trovavano insieme al lavandino, poteva notare strani sguardi da parte della donna.

"Senti piccoli' dell'amore che mi dici?"

Questa domanda la colse alla sprovvista. Occhi blu ripose i piatti che stava sciacquando e guardò in direzione della madre con le sopracciglia corrugate.

"Cosa dovrei dirti ma'?"

Angela continuò a fare la finta tonta, volendo sapere fin dove si sarebbe spinta Maria.

"Oh io non lo so, lo sto chiedendo a te."

Ribattè la donna con il sorrisetto di chi la sapeva lunga.

"Seh vabbè, sai qualcosa altrimenti non mi avresti fatto questa domanda."

Angela stava implicitamente rispondendo alla domanda della madre, anche perchè sapeva che non ne sarebbe uscita facilmente, voleva però sapere come lei fosse arrivata a questa conclusione.

Un'onda che poi si ritraeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora