Merry Christmas

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Prima che qualcuno mi veda,mi nascondo dietro la colonna vicino alle scale. Afferro al volo un tovagliolo e sfrego la macchia sulla balza in vita,pregando che vada via. Invece di sparire,la macchia si allarga,peggiorando la situazione. Frustrata mi lancio in una serie di imprecazioni che farebbe svenire mia madre. Poi prendo una decisione drastica e strappo la balza. Mi intrufolo nella camera della cuoca per vedere se si nota qualcosa. Ci sono solo dei fili che spuntano qui e là e rimedio mettendo sopra una cintura di strass che trovo dopo aver frugato nell'armadio. Recupetato il controllo,ritorno alla festa. Ora però sono sempre in allerta,decisa ad evitare sia mia cugina che il suo nuovo ragazzo. Come al solito gli dei devono odiarmi parecchio perché Mily senior mi intercetta quasi subito.
-Elisabeth-
-Signor Mily-
-Ti presento Brittany,la mia fidanzata-
-Piacere- lei mi sorride freddamente
-Ho sentito parlare di te. Dai ripetizioni al nostro Brandon,vero?-
-Sì,di scienze-lei sospira
-Menomale che qualcuno lo aiuta,a volte sa essere così difficile. E dire che ha tutto,non capisco perché si comporti così-dice con in tono a metà tra il lagnoso e il rassegnato.
Già davvero incomprensibile. Cerco di farmi venire in mente qualcosa per andarmene:non voglio parlare di Brandon con loro.
-Non è poi così insopportabile- boffonchio
-Quanto sei gentile-replica lei sorridente,facendomi venire voglia di cancellarle quel sorrisetto a suon di cazzotti.
-No è vero,ha preso da suo madre:simpatico,carino,intelligente,disinteressato. Per fortuna-beccati questa,stronza. Il suo sorriso si congela e Charles balbettando qualche scusa la trascina via. Vedo che raggiungono i miei che sono con Yvie e Brandon,ovviamente. Che quadretto adorabile. Facendo una smorfia esco sul balcone per prendere aria. Non penso di potercela fare. Vorrei uccidere metà della gente lì dentro e all'altra vorrei causare ferite gravi o traumi. E poi mi accorgo di quello che ho appena fatto:ho difeso quel... demente. Vorrei sbattere la testa contro il marmo del balcone.
-Vuoi gettarti di sotto? Se vuoi ti do una mano- mi volto e vedo Brandon. Appena riesco a parlare,ribatto-No grazie,le mie interiora stanno bene dove sono-
-Ora rubi anche le battute?-
-Senti chi parla. Che ci fai qui?-
-Prendo aria-
-No,intendo qui,alla festa-
-Mi piace partecipare a queste cose-
-Bugiardo-dico prima di potermi trattenere. Hai promesso a Michael di non dire niente.
-Che ne sai? -chiede socchiudendo gli occhi.
-Ho visto la tua entrata plateale,per poco non buttavi per terra Scott-
-E io ho visto te parlare con mio padre e Brittany. Scometto che ti sei trovata bene con loro. Adorano sparlare di me e di come sono deludente,proprio come te-il suo tono è di nuovo sprezzante. Le sue parole riportano a galla la rabbia. Stringo i pugni e decido di rientrare:non voglio fare un'altra scenata di fronte a tutti.
-In realtà-sibilo-ho chiuso la boccaccio della tua adorabile matrigna. Ma prego,continua a parlare come se sapessi sempre tutto di tutti-
Per le due ore successive resto in disparte. Ogni tanto mi è parso di vedere Brandon guardarmi come se volesse dirmi qualcosa,ma lo ignoro. Mi sento come una bomba pronta ad esplodere. Verso mezzanotte mio padre attira l'attenzione di tutti,che si siedono al tavolo. Alla sua destra c'è mia madre,a sinistra Charles con accanto la moglie. Di fronte a loro mia cugina con Brandon e tre posti più in giù di Brittany ci sono io.
-Sono lieto di avervi tutti qui. Colgo l'occasione per annunciare una novità,che spero vi renda entusiati come noi. Nostra nipote Yvonne è ufficialmente ereditiera della nostra casa e dei nostri beni- È come se mi avessero tirato un pugno in pancia: okey non m'importa dei soldi,ma annunciare davanti a tutti la mia esclusione dal resto della famiglia è umiliante. Brandon si volta a fissarmi.
-Inoltre-riprende sorridendo-nostra figlia ha accettato di prendere il nostro ruolo nella società- se mi avessero accoltellato avrebbe fatto meno male. Io non voglio occuparmi degli affari di famiglia! La sorpresa viene sostituita dalla rabbia e dalla ribellione. Faccio per alzarmi e dichiarare chiaramente di non aver mai accettato un bel niente,ma i miei mi fulminano con lo sguardo come a dire: prova a farlo e non immagini quali conseguenze affronterai. So che sono in trappola:se rifiuto mi toglieranno da scuola,non vedrò più le mie amiche e mi impediranno di trovare lavoro persino come netturbina;non potrei vivere perché l'eredità è tutta di mia cugina. Mi accorgo di essermi persa tutto il discorso. Mangio poco e tutti i miei movimenti sono meccanici. Senza neanche sapere come mi ritrovo sulla terrazza sul tetto a fissare le luci della città. Là in mezzo ci sono famiglie che festeggiano e che gioiscono anche se hanno poco più che un pezzo di pane. Famiglie dove i genitori si ammazzano di lavoro per permettere ai figli di realizzare i propri sogni. Ragazzi che non hanno nessuno che si prende cura di lori ma che lottano. So che è ingiusto,sbagliato lamentarsi per un'opportunità come la mia,una vita come la mia. Solo che cederei il mio posto ad ognuno di loro e andrei a vivere in una casa semplice dove tornei anche alle dieci di sera dopo una giornata passata a scrivere notizie o a intervistrare persone.
-Inizio seriamente a pensare che tu sia la reincarnazione di Elsa di Frozen o magari ami prenderti polmoniti perché sei dipendente dai farmaci che ti danno per curarti- Brandon interrompe le mie fantasie deprimenti.
-Non sono dell'umore giusto,per favore levati dalle palle-
-Non sono molte le ragazze che dicono di non essere dell'umore giusto-
-Brandon-ringhio. Stranamente lui si limita a rimanere in silenzio,anche se non accenna ad andarsene.
-Anche mio padre vorrebbe che prendessi il suo posto. E io non voglio-
-Almeno su questo siamo d'accordo-la mia voce è più dura di quanto voglia,ma sono troppo arrabbiata e frustrata per scusarmi.
-Vuole anche che accetti il suo imminente matrimonio con Brittany. Che abbandoni mia mamma in quella merda di appartamento per vivere in un attico. Attico che tra poco si riempirà di mocciose baby Brittany. Vuole che sia come lui;cene,affari,viaggi. Charles Mily l'uome perfetto. Il cazzone che ha abbandonato la sua famiglia per i soldi- mi accorgo che ha serrato i pugni e che i suoi occhi fremono per la rabbia- "la reputazione prima di tutto" è il suo motto. Non sia mai che si sappia che ha avuto un figlio da un'impiegata. Le puttane sono più adatte a lui. Il figlio però deve essere all'altezza del padre. Io non voglio soddisfare le aspettative di nessuno. E neanche tu- sta sfogando tutta la sua frustrazione. Mi chiedo da quanto si tenga dentro tutto.
-E cosa possiamo fare?-chiedi più a me che a lui. Non so neanche se mi abbia sentito.
-Lottare. Non mollare. Dimostrare che non siamo pezzi del loro puzzle. Farli incazzare-
Ora sta sorridendo cupamente.
-Quello mi riesce bene-so che non ha nemmeno lui un'idea per tirarci fuori,ma mi capisce. Sa quanto odi le feste, le cene,l'essere controllata. E questo stranamente mi calma.
-Davvero-riprende dopo un po',cambiando argomento-mi perdoneresti se mi prostrassi ai tuoi piedi supplicandoti?- Scoppio a ridere-Ci penserei su-
-Eli-inizia a dire con un tono più gentile. Purtroppo mia nonna sceglie proprio quel momento per interromperci. Possibile che non possa mai sapere ciò che i ragazzi vogliono dirmi!!!! La seguiamo di sotto e appena rimettiamo piede al ricevuto, Yvonne trascina via Brandon e il mio malumore torna a farsi sentire. Alcuni ospiti se ne sono già andati e i Mily continuano a parlare con i miei e mia cugina. Così sono obbligata a stare nei dintorni. Finalmente si avviano verso la porta,quando noto Yvie che porta Brandon verso le scale
-Te ne vai anche tu?-chiede languida-perchè avrei un paio di cose di cui parlare- Un improvviso formicolio s'impadronisce di me e mi dirigo verso di loro quasi sbattendo i piedi. Afferro Brandon per un braccio-Sì,ora se ne va-
-Non metterti in mezzo-mi minaccia lei
-Se no cosa mi fai?-la provoco
-Non mettermi alla prova-sibila
-Oh oh che paura,provaci carina- Smettendo di sussurrare mi rivolgo a Brandon-Vero che te ne devi andare?-spero capisca l'antifona. Il suo sguardo si sposta da me a mia cugina-Ehm io-prima che finisca,lo trascino via.
-Si può sapere che stai facendo?-gli chiedo
-Che sto facendo io?Semmai cosa fai tu,eri una belva. L'ho detto io che sei gelosa-
-Non sono gelosa-
-E quello cos'era allora?-
-Non voglio che mia cugina s'intrometta in tutto quello che mi riguarda. La odio e tu potresti evitare di cinguettare con una persona che non sopporto. Mi basta già Courtney con Logan-
-Quello che faccio non ti riguarda-
-Allora adesso vado dal fratello di Brittany e ci provo con lui-
-Accomodati-
Come al solito le nostre litigate non hanno senso. Lo lascio da solo e faccio per andare dal suo futuro zio,quando una mano mi tira dietro una colonna.
-Cosa stai facendo?-
-Sto andando dal tuo futuro zio. E comunque quello che faccio non ti riguarda-dico facendogli il verso. Lui sembra quasi ringhiare come un leone.
-Non ci provare-
-Perché?tu puoi farti mia cugina e io non posso cono-non riesco a terminare la frase perché Brandon mi zittisce baciandomi. La sua bocca è famelica e rispondo subito al bacio. Mi schiaccia contro la colonna e il cuore inizia battere sempre più furiosamente. Sento il suo corpo premere contro il mio e le sue mani serrarmi i fianchi. Quando si stacca gemo delusa.
-Non ti azzardare a provarci con lui-la sua voce è roca e gli occhi tempestosi.
-Geloso?-avvicino il mio viso al suo.
-Ti piacerebbe. Semplicemente non credo che riuscirebbe a farti gemere come me-arrossisco subito. Sento mio padre chiamarmi.
-Perché sei venuto?-so che è l'ultima occasione per chiederglielo.
-Volevo fare quello che non ho potuto fare l'altro giorno-
-Cioè?-voglio saperlo più di quanto mi importi della punizione che mi darà mio padre perché non ho salutato gli ospiti.
-Chiederti scusa-ammette allacciando il suo sguardo con il mio. Sento mio padre avvicinarsi.
-Io non volevo offenderti-riprende,incoraggiato dal mio silenzio-ero nervoso-lo interrompo trascinandolo su per le scale, fino al corridoio della mia camera. Non voglio pensare a quello che mi dirà mio padre.
-E..-lo zittisco
-Non importa-
-Non vuoi sapere perché sono scattato?-chiede sorpreso. Invece di rispondergli lo tiro su di me e annullo la distanza tra di noi,annegando le mie labbra tra le sue. Lui non se lo fa ripetere due volte e riaccende il bacio di prima. Abbiamo fame l'uno dell'altro e ben presto la sua giacca scivola per terra. Mi afferra le gambe sollevandomi e io gliele allaccio in vita,avvicinandomi ancora di più. Lo sento gemere al contatto e decido di volere di più. Non capisco perché proprio lui si stia trattenendo. Inizio a slacciargli la camicia e sento che ha strappato il vestito dalle cosce in giù. Il contatto con le sue mani mi manda scariche elettriche per tutto il corpo. Mi allontana un po' per permettermi di togliergli la camicia. Il suo petto muscoloso è proprio come lo ricordavo e le braccia altrettanto muscolose mi stringono più forte,mentre perdiamo velocemente il controllo. Se qualcuno passasse di qui ci vedrebbe(e sentirebbe)immediatamente. Faccio scivolare lentamente le mani verso la cintura dei suoi pantaloni e lo sento rabbrividire. Fa terribilmente caldo e voglio levarmi di dosso quel vestito. Mi muovo contro di lui,che in risposta toglie la bocca dalla mia,per lasciarmi una scia di baci lungo la mascella fino al collo dove inizia a mordicchiarmi. Sono completamente estasiata e gemo sempre più forte. Una parte di me si vergogna dei versi che sto facendo,l'altra vorrebbe far gemere Brandon come sto gemendo io. Raggiungo finalmente la cerniera dei suoi pantaloni e sto per tirarla giù,quando lui mi afferra e blocca i miei polsi contro il muro,allontanandosi da me.

Cosa gli prende ora a sto (fighissimo) ragazzo?

Love Is YouWhere stories live. Discover now