Broken heart

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Quando si separano tutti applaudono e fischiano. Rachel sembra un fantasma,li fissa bianca in volto con uno sguardo furioso. Poi si accorge di me e un lampo di dolore le passa negli occhi. Linsdey non c'è; lei mi consolerebbe, ma visto che abbiamo litigato probabilmente mi lancerebbe solo uno sguardo pieno di compassione. Io non voglio la compassione di nessuno,voglio che mi prendano a schiaffi e poi mi mettano a letto raccontandomi una storia in cui lui crepa con tanta soddisfazione da parte di lei. Voglio arrabbiarmi e,perché no,prendere a pugni qualcuno. Almeno non mi sentirei così. Tutto sarebbe meglio di questo enorme buco nero nel petto che non mi lascia neanche respirare.
Quando decido che è ora di tagliare la corda,un gran fracasso di sedie e piatti che cadono per terra attira la mia attenzione. Non avrei mai pensato di potermi scioccare ancora. Rachel è saltata addosso a Courtney e, con una mossa che non so dove abbia imparato,la tiene a terra e le riempe i capelli di sugo e insalata. L'altra urla inviperita e cerca di graffiarla,ma la mia amica le sputa in faccia e Courtney diventa troppo impegnata a pulirsela per difendersi. Qualcuno avverte dell'arrivo dei professori e finalmente riesco a reagire. M'intrometto tra le due litiganti e trascino via Rachel. So che Brandon è vicino,ma non oso guardarlo. Dubito troppo di me stessa,probabilmente non saprei contenermi e scoppierei a piangere.
-Stronza,troia,testa di..-tappo la bocca all'incazzatissima Rachel,non voglio che i professori la sentano. La convinco ad andare via e quando credo che non faccia più nulla di aggressivo-Scusami un secondo-torna sui suoi passi,prende il suo frullato alla pesca e lo lancia in faccia a Brandon-Schifoso bastardo-Rachel è paonazza per la rabbia,ma sicura di sé mentre affronta un Brandon impassibile.
-Hai finito?-chiede con gelido distacco
-Sì,vorrei dirti e farti un po' di cose ma sei così minchione che non ne vale la pena-
Brandon la guarda un po' sorpreso mentre la mensa resta con il fiato sospeso. E poi ci sono io. Io che, contro ogni logica,scoppio a ridere. È tutto così assurdo che non riesco più a frenarmi. Questa risata così piena di amarezza,della serie "sono a pezzi ma non voglio farlo vedere",spero che alle orecchie di tutti,alle sue orecchie,risuoni divertita e naturale. Persino Rachel è perplessa,mentre mi trascina fuori dove mi spengo lentamente. I tremiti delle risate si trasformano in singulti,ma non versi nemmeno una lacrima. Non se lo merita.
-Oddio ti ha fuso tutti i neuroni!-esclama con tono dolce e preoccupato.
-Sarebbe il danno minore. Va meglio?-
-Va meglio!? Te lo dovrei chiedere io!-
-Non voglio parlarne-dico con un tono che doveva essere risoluto ma esce solo supplicante.
-Come vuoi. Sono furiosa e indignata! Quello che ho fatto,avresti dovuto farlo tu. Poi mi sono accorta che eri troppo scioccata e allora ho agito al posto tuo-
-Grazie,davvero,ti..ti adoro-lei minimizza-Ho sempre odiato le oche,al liceo-ridacchia persa nei ricordi-eravamo sempre in competizione,ma non c'era storia. Io avevo vinto ancora prima di iniziare-la sua voce sfuma lentamente
-Perché?- in risposta ricevo solo una scrollata di spalle e:-Io avevo già quello che loro volevano e non potevano togliermelo-
***
Senza alcuna intenzione di affrontare la lezione di scienze in comune sia con Brandon che con Logan, esco prima. Al massimo mi beccherò un richiamo, in questo momento non m'importa di niente.
Fuori il cielo è grigio, triste e depresso come me,in lontananza ci sono nuvoloni neri che minacciano un temporale coi fiocchi. Che peccato, penso distrattamente, l'acqua spazzerá via la neve, ma prima o poi tutto giunge al termine. Ignoro il groppo in gola e apro il portone di casa. La prima cosa che noto è il vaso cinese di mia nonna a terra, ridotto in tanti cocci. Mi allarmo immediatamente: i ladri!!
Poi sento un urlo di rabbia e altre voci concitate, seguite da un tonfo, che ricorda un tavolo ribaltato. La scena che mi trovo di fronte quando entro nel salone è... scioccante. Oggi avrò usato questa parola almeno dieci volte.
Mia cugina è completamente fuori controllo. Capelli scompigliati, niente trucco, vestito stropicciato e uno sguardo omicida. Dall'altro lato del ring ci sono i miei zii e mia nonna.
-Yvie contieniti, sei una signora!-esclama mia nonna indignata.
-Contieniti!? Contieniti un cazzo!-
-Le parole!-piagnucola mia zia
-Sono stanca di voi!-
-Noi vogliamo solo aiutarti-dice il padre come se parlasse con una bambina.
-Non voglio niente da voi. Mi avete fatto credere di essere sbagliata,solo perché temete di rovinarvi la reputazione. Non vi interessa nient'altro che l'apparenza!-
-Lasciati curare-cerca di placarla sua madre,con l'unico risultato di farle afferare una sedia che vola contro uno specchio, infrangendolo.
Se non fossi sull'orlo del collasso, fischierei entusiasta.
-L'unica cosa che potreste fare per me è andarvene a fanculo! - Non ho mai stimato mia cugina come adesso. Non l'ho mai stimata prima,in effetti.
-Non usare quel tono con noi!-la rimprovera mia nonna.
-Perché ti dà fastidio,nonna-
-Non chiamarmi...-
-Come?-la sfida Yvie-Nonna? È quello che sei,vecchia e rugosa. Prima o poi creperai pure te-
-Yvonne!-sono tutti così scandalizzati da non riuscire a far altro che balbettare. E io non posso che sghignazzare.
-Non potete dirmi chi sono o come devo comportarmi! E non mi vergogno di essere-
Mia zia si accorge della mia presenza e impallidisce-Non osare continuare-le intima. Ora sono tutti e tre preoccupati,ma Yvie li ignora e continua imperterrita-lesbica. Sì,mi piacciono le donne- mia nonna sta per avere un mancamento-Che c'è mamma? La parola lesbica ti urta? !-la schernisce con cattiveria. Mio zio si irrigidisce e sembra pronto a saltarle addosso,ma in quel momento arrivano i padroni di casa. Mia mamma è esterrefatta-Per l'amor di dio, che sta succedendo?!-tuona mio padre.
Prima che qualcuno possa rispondere, intervengo io-Mia cugina è lesbica e i suoi hanno una malattia mentale molto diffusa in questa famiglia,chiamata demenza- Yvie mi guarda e per la prima volta siamo nella stessa squadra. Il putiferio che si è scatenato dopo è già solo un ricordo confuso,mentre mi lascio cadere accanto a mia cugina tra i frammenti dello specchio.
Chiudo gli occhi e aspetto che le lacrime smettano di scorrerle sul viso. Rispondendo alla mia muta preghiera di distrazione, mi racconta cos'è successo.
-Ieri Lindsey è venuta da me e ha detto che lei aveva chiuso. Non voleva più stare con qualcuno che non sapeva amarla come faceva lei. Sono stata in silenzio finché non se n'è andata. Ancora adesso non so come reagire. Poi stamattina si presentano i miei. Non hanno immaginato che fosse il momento peggiore per discuterne. Così quando mi hanno chiesto se ero guarita, sono esplosa, come hai potuto vedere-
-Mi dispiace-non so che altro dire-sei una stronza,ma mi dispiace-e forse mi sento anche un po' in colpa, magari se non avessi detto a Linsdey certe cose...
-Come sei gentile-replica lei, sorridendo sarcastica.
-Ti sei sempre comportata così con me,non puoi aspettarti chissà che-
-È colpa tua-
-Come scusa!?-
-Sei irritante! Non ti accorgi di quanto tu sia fortunata. Hai un sacco di qualità,potresti fare quello che vuoi,ma sei troppo timida e insicura e non te ne accorgi. Così ho preferito pensare che tu fossi una pappetta sfigata, piuttosto che una scema-
Credo siano complimenti...credo. -E ho iniziato a trattarti di conseguenza-
-Okey...ma non sei odiosa solo con me,lo sei con tutti-
-Fin da quando ero piccola alle scuole private sono stata circondata da figli di papà viziati e arrampicatori sociali. Per non permettere a nessuno di approfittare dei miei soldi,ho sviluppato una bastardaggine naturale. E alla fine la corazza si è solidificata ed eccomi qua-
-Non ha senso! Anche io sono ricca,ma ho degli amici-
-Tu sei più ingenua e spensierata. Te l'ho detto:hai qualità che non ti accorgi nemmeno di possedere-
-Non penso siano proprio qualità- bofonchio polemica.
-Scherzi-ride senza gioia-guarda come ho rovinato tutto! Lindsey c'era,poteva essere la mia occasione,la persona giusta e io l'ho respinta. Ho ridotto la nostra storia solo al sesso perché avevo paura di innamorarmi ed essere delusa. E l'ho persa perché rimugino troppo e faccio congetture di ogni sorta. Penso sempre che le persone abbiano un doppio fine e non do mai il mio cuore a nessuno-
Non credo che dare il proprio cuore così sia molto saggio,però ha ragione:io mi fido anche troppo. Risultato? Il ragazzo che amo limona la ragazza che odio davanti a tutta la scuola!
Ci sto ripensando e gli occhi tornano a bruciare. Devo assolutamente distrarmi.
-Lindsey è la persona più dolce e buona che conosca. Ti perdonerá, se le dimostri che ne vale la pena-
-È questo il punto:ne vale davvero la pena? Lei è così...tenera,comprensiva,bella. Risplende,è come un cristallo che niente riesce a offuscare. Io sono l'opposto,non credo di meritarla. Ho paura di..-inspira a disagio-corromperla e non voglio-
-Visto:hai dato il tuo cuore a qualcuno e non te ne sei neanche accorta-le sorrido e vedo qualcosa smuoversi dietro quegli zaffiri sempre freddi e calcolatori. Adesso si legge dentro una vulnerabilità che prima era ben nascosta e paura,paura per il futuro e per essersi donata a qualcuno per la prima volta.
-Lo..lo pensi davvero?-
-Certo. Ti va di raccontarmi come vi siete conosciute? Lily non me l'ha mai spiegato-
Non voglio andare a dormire,perché i pensieri mi raggiungerebbero subito,facendo scoppiare la bolla in cui mi sono rifugiata.
-Una sera,dopo una festa ero ubriaca fradicia e cercavo di seminare Jia,un..un'amica speciale. Mi sono scontrata con Lily ed è per questo che al party con i cinesi ne ho parlato male:temevo avesse spifferato tutto. L'ho incontrata due giorni dopo in discoteca. Ero di nuovo sbronza e abbiamo ballato insieme. L'ho avvicinata io,era troppo sexi con quella minigonna. Poi però Maia,un..un'altra amica speciale-ma quante amiche speciali ha!?-e Jeremy ci hanno separate. L'ho rivista al negozio di vestiti. Era nervosa dopo aver parlato al telefono e mi ha aggredito a parole. Abbiamo battibeccato un po' e poi prima che potessi reagire mi ha spinto contro il muro e mi ha baciato- chi l'avrebbe mai detto che Linsdey era una panterona! -è stata pure estasi. Era come se mi stessero bruciando dall'interno e le sue labbra erano così morbide e fameliche che ho perso il controllo. Dopo ero parecchio accaldata. Il nostro quarto incontro è stato di nuovo casuale. Era a una fermata da sola,in lacrime e non ho resistito. Mi sono avvicinata e invece di mandarmi a cagare mi ha raccontato tutto. Il suo ragazzo era uno stronzo,sapeva che la tradiva e che stavano insieme solo per l'apparenza. Ho ascoltato metá del suo discorso,ero troppo impegnata a guardarla. Era bellissima anche con i lacrimoni e il naso arrossato- mentre racconta la sua voce diventa più dolce e piena di un sentimento struggente- così ho deciso che dovevo rivederla e le ho offerto da bere. Non volevo farla ubriacare,ma insisteva bel dire che ne aveva bisogno. Ci siamo ritrovate sul suo letto due ore dopo,ma non volevo che la sua prima volta fosse così. E sinceramente temevo che il mattino dopo lo rimpiangesse. Invece abbiamo iniziato a sentirci e ad andare a letto. A volte si sentiva in colpa al pensiero di tradire Jeremy,ma non riusciva a dirmi di no. Ero così contenta. Poi c'è stato il ballo e lei l'ha fatto con quel coglione. Dio,com'ero gelosa!- stringe i pugni al ricordo - volevo mollare tutto. Avevo capito di essere più coinvolta del previsto. Ma miracolo! Mollò Jeremy e fidati è stata una scena che avresti dovuto vedere. Io bastarda come al solito e lei-ride e gli occhi le si illuminano- una leonessa,non l'avrei mai sospettato. Il calcio nelle palle che gli ha dato...da Oscar-
-Non l'avrei detto nemmeno io-commento sbalordita
-Le settimane seguenti sono state le più belle della mia vita. La passavo a prendere al bar dove lavora,cenavamo dove voleva e la distraevo dal padre alcolizzato,che non si è mai preso cura di lei. Durante e dopo le feste ogni momento libero lo passavamo insieme:io e lei,lei e me. Era tutto quello di cui avevo bisogno e poco a poco me ne rendevo conto. Però,quando tentavo di dirle ciò che sentivo,quel maledetto ti amo,mi bloccavo. Quelle due paroline mi soffocavano e prima di quanto mi aspettassi è finito tutto. Ho sprecato tempo e mi è scivolata tra le mani-
-Sei ancora in tempo. Lily è molto comprensiva. So che ci tiene a te,a voi,è solo molto ferita e delusa. Dille quello che mi hai raccontato-
-E se non volesse ascoltarmi?-
-Credo che vorrà parlare,lo dovete a voi stesse,anche solo per andare avanti. Dovete chiarire-
Quando veniamo spedite in camera e resto sola con i miei pensieri,capisco che anche qualcun altro deve chiarirsi. Voglio delle risposte.
E Brandon dovrà darmele.

Wiii(che saluto..)
Ho già ricevuto minacce di morte e ho paura che dopo questo e il prossimo capitolo mi ritroverò un assassino sotto il letto.
Se proprio dovete,mandatene uno figo.
Uno shadowhunter,se possibile.
Grazie,
Ciceherondale

Love Is YouWhere stories live. Discover now