Capitolo 8.

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Il giorno dopo non ho visto mai Ana, non credo sia uscita di casa, io sono stato in albergo, ho riflettuto, su questa storia e su di noi. Sarà stata solo una cosa mia? Se io per lei non fossi più ciò che ero prima? Se davvero non mi amasse più ma amasse lui? Non voglio arrendermi, ma non voglio neanche forzarla. Perciò, decido di darle un ultimatum, tra due giorni si sposa, non abbiamo più tempo per questi giochi. Prendo la giacca e decido di andare a casa sua, a quest'ora Carla e Bob non ci saranno di sicuro. Con mio grande piacere trovo la porta aperta, così entro, sento delle urla, "Ana?" salgo velocemente le scale e riconosco le voci, Ana e Julian, stanno litigando. "bene"
Mi metto dietro la porta chiusa e ascolto:

<< Ma che cazzo dici, Ana? Da quando è tornato quello tu non sei più la stessa!! >> dice lui

<< Julian, non importa! >>

<< Ah, davvero? Perché mi sembra che ti piaccia il suo modo di intromettersi tra di noi! >> urla lui

<< Non urlare, ti prego! >>

<< Smettila di piagnucolare e parla! >>

<< Non immaginavo che fossi così.. >>
<< Così? Ana, un tizio che non vedi da cinque anni, si presenta a casa e si mette in mezzo a noi due giorni prima del matrimonio e io dovrei essere dolce e solare? Ma che cazzo! Lo prenderei a pugni! >> urla lui.

<< No! Tu non lo devi toccare! >> urla lei. "Ana" la mia Ana si preoccupa per me, perché sa quello che ho passato.

<< Ti preoccupi per lui? Quindi, ci tieni? >> chiede. Ana si alza e sbotta:

<< Si! Ci tengo, e tanto! È stato il mio primo amore, e io non lo dimenticherò mai, non importa quello che ha fatto o quello che sta facendo, io lo amo, di un amore che non passerà mai! MAI! Ti è chiaro? >>  "Ana mi ama." Mi ama ancora. La mia Ana mi ama ancora e mi amerà per sempre. "Oh, Ana."

<< Lo ami, eh? Lo ami? >>

<< Lasciami! >> urla lei.

"che cazzo succede?"
<< Lasciami, lasciami! >> continua ad urlare. "che cazzo le sta facendo?"
Cerco di aprire la porta ma devono averla chiusa all'interno. "merda"

<< Ana? >> urlo io.

<< Christian! Christian? >> urla lei.

<< Ana? >>

<< Aiuto! Aaaaah! >> urla lei. Che cazzo le sta facendo? Si sente un rumore sul muro, l'avrà spinta. Butto giù la porta con un colpo deciso e vedo la scena. C'è Ana contro il muro con il top strappato e la gonna alzata, e lui tra le sue gambe che le tiene ferma. "cazzo"

<< Che cazzo le hai fatto? >> gli urlo contro, lo prendo per le spalle e lo allontano da lei, e mi avvento su di lui dandogli un pugno che lo fa cadere a terra. Ana si sistema alla mie spalle e mi tira per un braccio.

<< Basta! Basta.. >> dice lei. Le metto una mano sulla spalla e una sul braccio.

<< che ti ha fatto? >> le chiedo.

<< niente, sto bene! Non ha fatto niente, sto bene! >>

<< Bene? Ana, se non fossi arrivato io! >> sbotto.

<< Non è niente che tu non abbia già fatto! >> dice lui alle mie spalle. Faccio per avventarmi di nuovo su di lui ma Ana mi ferma, cingendomi la vita e tenendomi per una spalla.

<< No! Basta! Christian, per favore.. - mi dice e mi giro verso di lei. - Facci parlare da soli. >>

<< Col cazzo che vi lascio da soli! Non dopo quello che ha fatto! >> dico io

<< Fidati di me! Per favore.. >> e mi fa un'occhiata di intesa. "vorrà lasciarlo?"
Annuisco e dico << Aspetto in salotto. >>. Le accarezzo una guancia e lei chiude gli occhi.

<< Okay. >> sussurra.  Ed io esco dalla stanza lasciando la porta aperta. Dio, cosa sarebbe successo se non fossi arrivato io?! Ana, la mia Ana, non può sposare quel mostro. Ma anche io sono un mostro, forse peggiore di lui. Mi siedo sul divano e aspetto che lei scenda. Cosa vorrà fare? Lo lascerà? Ma certo! Di sicuro.. Perché dovrebbe stare con uno così? Merda, anche io sono così.

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora