⑦-𝐈𝐋 𝐑𝐈𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐎

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Jeremy riaprì gli occhi di soprassalto e si portò una mano alla gola, come se si fosse svegliato da un incubo... o forse ci era appena entrato?
Infatti notò di trovarsi in mezzo al nulla, completamente avvolto dal nero, mentre poteva vagamente udire dei sussurri in lontananza oltre a quello che sembrava essere il Music Box.
Fu allora che un brivido gli corse lungo la schiena: non doveva essere morto per mano della marionetta?

Confuso, si rialzò riprendendo a guardarsi intorno per tentare di orientarsi, ma fu subito colto da una gelida folata di vento e neve che lo fecero finire nuovamente al suolo.
Fu così che dal nulla si ritrovò per le strade innevate di Filadelfia.

Jeremy: C'è q-qualcuno?!

Urlò iniziando a battere i denti per il freddo, ma la zona era totalmente deserta.
Qualcosa non quadrava lì, soprattutto perché l'edificio posto davanti a lui non era nemmeno il Freddy's, bensì un luogo chiamato Fredbear's Family Diner.
Fu proprio da lì che, poco dopo, vide uscire un uomo molto simile ad Afton, solo che sembrava avere qualche anno di meno.
Jeremy fece per nascondersi, ma fortunatamente sembrava essere invisibile ai suoi occhi dato che procedette senza degnarlo di uno sguardo.
Decise allora di seguirlo, notando che portava con sè un sacco dell'immondizia ed era diretto ai cassonetti sul retro dell'edificio.

William: Il tuo viaggio finisce quì Sammy... ma sta tranquillo, oggi hai dato una grossa mano alla scienza.

Sorrise compiaciuto mentre gettava il sacco nella pattumiera, cercando di confonderlo il più possibile con il resto della spazzatura.
Dopo ciò, la vista di Jeremy si oscurò del tutto, ma per un istante potè vedere la figura del Puppet emergere dal cassonetto.

Jeremy: Sammy? Quindi è il bambino che impossess-...

Un'altra folata di vento lo fece ruzzolare al suolo, riportandolo in mezzo al nulla, ma stavolta c'erano alcuni fogli sparsi in giro.
Jeremy li raccolse e vide che si trattava di disegni: uno raffigurava il Puppet accasciato al suolo in un vicolo, sofferente. Un altro lo mostrava rinchiuso nel suo pacco regalo, circondato da delle note musicali e delle scritte.

"𝙷𝚘 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘 𝚒𝚕 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘𝚕𝚕𝚘!"

L'ultimo disegno rappresentava invece la nuova pizzeria circondata da una strana aurea scura, mentre una freccetta indicava i toy animatronics, seguiti da un'altra scritta.

"𝙰𝚐𝚘𝚗𝚒𝚊=𝚅𝚒𝚝𝚊"

Jeremy: Che diamine vuol dire?

Il foglio che aveva tra la mani improvvisamente si tramutò nella maschera della marionetta, la quale inziò a perdere sangue dalle cavità, nel mentre indicava con lo sguardo quello che sembrava essere l'ufficio di Richard.

Emma: Jeremy... Jeremy!

Il ragazzo sussultò e, frastornato, aprì finalmente gli occhi.
La prima cosa che si ritrovò davanti fu sua sorella che lo stava scuotendo preoccupata, mentre intorno si trovavano alcuni dipendenti della pizzeria, tra cui Fritz stesso, il quale sembrava abbastanza nervoso.

Jeremy: C-cosa è successo?

Chiese cercando di rimettersi in piedi, mentre Fritz disse di averlo trovato privo di sensi in ufficio poco dopo aver aperto il locale, pertanto chiamò subito aiuto.

Emma: Appena ho saputo sono corsa quì, temevo che...

Jeremy: Ehy tranquilla, è tutto ok adesso... sono solo scivolato, sai quanto sono maldestro.

Le sorrise e la strinse in un abbraccio per cercare di rassicurarla.
Passato quindi il panico, i dipendenti diedero un po' di spazio al ragazzo e tornarono alle proprie postazioni.

FNaF 2 - AUTOMOPHOBIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora