Capitolo 29

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Claire è nervosa. Non posso a fare a meno di notarlo.

Seduta a mensa, accanto ad un silenzioso Josh intento a studiare non so quale lezione, la vedo seduta al suo solito tavolo colorato.

Gli altri chiacchierano animatamente, ma lei sembra estraniata dal contesto.

Mi domando chi di loro sia il protetto di Mason.

Spostando lo sguardo poco oltre però, incontro numerosi paia di occhi ostili provenienti dal tavolo dei guardiani neri, che mi fissano. Tra di questi c'è la ragazza, una delle persone che evidentemente sembrano più odiarmi sulla faccia della terra.

Riley e Mason mantengono entrambi lo sguardo basso e mi sbrigo a distogliere gli occhi da loro per non insospettire nessuno. Quindi sposto l'attenzione sui miei cugini che condividono il tavolo con Colin. Dal loro arrivo, e almeno con loro, sembra essere tornato il solito vecchio Colin, anche se so che nasconde qualcosa.

-Smettila di osservare – mi sussurra Josh.

-Cosa? Perché dovrei smettere di osservare?

-Non è una cosa carina. Prendi me: mi piace studiare la gente, ma non si nota.

-Ma tu ora non stai studiando?

-No. Sto osservando.

Sollevo gli occhi al cielo assestandogli una leggera gomitata.

-Come farei senza i tuoi saggi consigli? – Gli chiedo.

-E senza il mio cervello. Senza la mia conoscenza. Senza di me in generale – dice.

-Esatto. Proprio non ricordo come facessi fino a due mesi fa ...

Mi rimangio le parole pensano a Loren. Possibile che per un po' l'abbia quasi dimenticata, così come tutta la mia vecchia vita?

-Già. Hey, la cosa è reciproca. Nemmeno io ho mai avuto un'amica come te – mi dice.

-Diciamo un'amica in generale – aggiungo ironica.

-Hey. Guarda che al primo anno d'asilo io e Jane eravamo amici per la pelle.

Non riesco a trattenere una risata.

-Se ne sarà ricordata l'altra sera alla festa, suppongo.

-Già. La nostra amicizia è durata un intero anno. Poi quel montato di Mason l'ha allontanata da me e addio storia d'amore.

-Mason? Come mai?

-Non lo so, sono fratelli, roba del genere.

Ecco quindi di chi è il guardiano.

-Ho capito perché non lo sopporti – dico.

-Karen – dice serio.

Mi volto verso di lui, la fronte aggrottata.

-Senti, promettimi che non mi prendi per pazzo se ti dico una cosa, va bene?

-Josh, potrei prenderti per diversamente normale, ma mai per pazzo.

-Sono serio.

-Va bene, te lo prometto.

Si avvicina di più a me.

-Senti io ... so che mi prenderai per un fanatico e tutto quello che vuoi, ma è da quando avevo cinque anni che sono fissato con le leggende e ho passato giorno dopo giorno ad osservare la gente, i loro comportamenti, le loro abitudini ... e sono arrivato alla conclusione che quelle leggende non siano solo delle storie. Guardali, Jane e gli altri: non ti sembrano diversi? Non ti sembrano ...

-Delle fate?

Josh dilata leggermente gli occhi, poi annuisce piano.

-Proprio così.

-Josh ...

-No, non farmi il discorsetto sull'immaginazione che non devo confondere con la realtà eccetera eccetera.

-Non ne avevo intenzione. Ti ho già detto che in questo posto succedono cose molto strane. In casa mia succedono cose strane. Non mi stupirebbe affatto ciò che mi hai detto, anzi: lo credo anch'io.

Josh rimane a fissarmi per qualche istante, dopodiché mi circonda le spalle con un braccio.

-Dove sei stata tutto questo tempo? – Mi chiede. –Oh, ho anche altre ipotesi, naturalmente. Molte, riguardano te. Non puoi mentire ad uno che fa ricerche del genere come scopo di vita, Edwards.

Fairy Blood I segreti di Oakstone Valley (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora