quattro; savior

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"Ciao sfigata"

"Vattene" rispondo

"Oh, l'avete sentita?" si mette a ridere "ha pure il coraggio di rispondermi!" annuncia a tutte le persone presenti nel corridoio.

Cerco di evitarla e proseguo per la mia strada ma lei mi segue da dietro.

"Dinah vattene ho detto!" dico senza guardarla in faccia.

"Cosa hai detto?"

"HO DETTO DI ANDARTENE! V-A-T-T-E-N-E"

Mi spinge da dietro facendomi cadere.

"Oh, scusa ti sei fatta male?" dice fingendosi preoccupata.

Che stronza.

Dinah è di un anno in meno di me, se la prende con tutti quelli che non eseguono i suoi ordini. So che non dovrei farmi prendere in giro da una più piccola ma.. le cose vanno come vanno, non provo neanche a cambiare, mi prende sempre di mira e per quanto sia prepotente e rompipalle, io non posso farci niente.

Senza neanche accorgermene mi scende una lacrima.

Mi rattrista il fatto che non ho nessuno che può difendermi. Non ho amici.
Non ne ho mai avuti, non so cosa abbia, tutti mi evitano, nessuno vuole diventare mio amico.

"Ahahah guardatela, piange come una bambina!"

Continua a ridere che fa male.

Fa male tutto quello che dice su di me.
Fa male non avere amici. Fa male non essere amata da nessuno.

Lauren sei solo una povera sfigata, sei una nullità.
Continuo a ripetermi.

Mi rialzo da terra. Cerco di asciugarmi le lacrime con il pugno sinistro.

Sento il rumore di una mano colpire forte sulla pelle di qualcuno.

"Aia!" dice Dinah accarezzandosi la guancia con la mano.

Non ci credo.

Qualcuno aveva appena dato una sberla a Dinah.

Ma perché?

Chi avrebbe mai fatto una cosa simile? Chi avrebbe mai dato una sberla a Dinah? Chi avrebbe mai avuto il coraggio di farlo? E perché?

"Ehi, tu, come ti permetti?!" dice Dinah con la sua voce da racchia.

"Come ti permetti TU a fare quello che hai appena fatto?! Come fai a provare piacere nel vedere le persone soffrire?!?! ME LO SPIEGHI?! MA NON TI VERGOGNI?" sta urlando, arrabbiata. Qualcuno mi stava difendendo. Impossibile.

Impossibile ma vero

"Non è ancora finita, Cabello" dice Dinah prima di girarsi e andarsene.

Sento una mano che mi accarezza il braccio.

"Ehi, stai bene?" mi dice con tono dolce.

Alzo lo sguardo.

È lei.

Camila.

Deglutisco.

"Grazie" dico ricominciando a piangere.

Perché l'aveva fatto?

Per la prima volta mi sono sentita come se a qualcuno importasse di me.
Le sarei grata per tutta la vita.

Si avvicina a me e mi stringe in un forte e caloroso abbraccio.
Era da un sacco di tempo che non sentivo delle braccia attorno la mia pelle.
Era da un sacco di tempo che nessuno mi abbracciava.

Sorry, Camz [camren]Where stories live. Discover now