Capitolo 30

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Canzoni (capitolo 30):
Amber Run - I found
Birdy -Skinny love

Non mi spiego il comportamento di Dylan.

Non so se seguirlo per chiedergli cosa c'è che non va, oppure farmi da parte e lasciarlo fare in caso ad una persona più indicata come Rachel o, meglio ancora, Noemi.

Rimango seduta immobile, mentre Rachel continua a parlare, senza accorgersi che ormai da qualche minuto non le presto più attenzione.

"Malia mi ascolti?" alza poi la voce passandomi una mano davanti agli occhi.

"Che? Si scusa Rachel. Ma perchè ti sei comportata in quel modo?" chiedo sbuffando.

In parte è anche colpa sua, forse, se Dylan se ne è andato in quel modo.

"Tranquilla, so com'è Dyl. Gli passa presto. Volevo solo vederlo reagire a qualche provocazione, tutto qui" spiega con aria innocente.

Decido di non insistere nell'accusarla di avere esagerato, non ne ho voglia.

"Cosa intendevi prima dicendo che è da un po' che non vede Noemi? Non l'ha vista l'altro giorno?" chiedo poi pensierosa.

Dylan mi aveva detto che era uscito con lei l'altro giorno, mentre a quanto pare non si vedono da un po'.

"No, sono all'incirca cinque giorni che non si vedono, se non fosse per la scuola. Perchè lo chiedi?" mormora piano con tono malizioso fissandomi compiaciuta.

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
Ogni cosa che dico si contorce contro di me ora. Fantastico.

"Chiedevo" concludo seccata mentre mi alzo dal mio posto.

Oggi voglio rimanere tranquilla, per quanto possa riuscirci, quindi me ne torno sbrigativa in classe.

Non riesco a fare a meno però, nonostante tutti i miei disperati sforzi, di chiedermi perchè Dylan mi abbia mentito, senza contare il fatto che si sta comportando in maniera davvero strana.

Le ultime lezioni terminano rapidamente.

"Ti porto io a casa?" si offre poi Rachel sorridendo.

Non abbiamo più parlato molto dopo l'episodio in mensa.

"No, non importa. Vado a piedi" abbozzo un sorriso tirando fuori i miei amati auricolari.

Mi hanno spesso e volentieri fatto compagnia, in parecchi momenti della mia vita, felici e tristi, pieni di vita e deprimenti, il bello della musica è che ti accompagna in ogni contesto della tua vita, c'è di tutti i tipi ed è una di quelle cose che non ti mancano mai.

Una volta ricordo che mi si era scaricato il cellulare, quindi mi sono limitata a cantare da sola a squarcia gola per farmi compagnia, guadagnandomi numerose occhiatacce dalle persone intorno a me spesso e volentieri.

Però fin da piccola ho imparato a non curarmi di ciò che pensano gli altri. È una delle poche cose che apprezzo di me stessa.

Cammino lentamente verso la strada per andare a casa, godendomi ogni secondo e ogni passo in tranquillità.

Quando vedo qualcuno di fianco a me, faccio un salto, accompagnato da un acuto gridolino (lo so, non è proprio da me).

Scosto un auricolare dall'orecchio quando la figura di fianco a me si lamenta "Ma dico, quanto cavolo è alto il volume della musica? Ho urlato e non mi hai neanche sentita"

"Scusa Noemi, quando ascolto la musica lo faccio a tutto volume, giusto per esternarmi del tutto dal mondo per un po'" spiego respirando affannosamente per lo spavento di qualche momento prima.

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