L'addio

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Era passato poco più di un anno dal parto di Lily. Avevano avuto un maschietto dolcissimo che scelsero di chiamare Harry. Harry James Potter. E come potevano sapere che quel piccolo bambino indifeso sarebbe stato il prescelto? Come potevano sapere che Lord Voldemort gli avrebbe dato la caccia? Come potevano sapere che avrebbe voluto ucciderlo? Ma loro erano i suoi genitori. Loro lo amavano e dovevano proteggerlo. Così avevano scelto un Custode Segreto per proteggere Harry da colui che sarebbe stato il loro carnefice. Doveva essere Sirius, all'inizio, il loro testimone di nozze, nonché la persona di cui entrambi si fidavano più di chiunque altro al mondo e padrino del loro bambino, ma poi il sottoscritto disse loro che sarebbe stato troppo scontato, e che magari sarebbe stato più prudente nominare Peter. E così fecero. Ma come potevano sapere che quella sarebbe stata la scelta più sbagliata della loro vita?

Infatti il giorno del 31 ottobre 1981, accadde ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato che succedesse. La famiglia Potter era come sempre chiusa in casa, ma questo non gli vietava di essere felici e divertirsi. Infatti erano in soggiorno a giocare con Harry che volava sulla sua scopa giocattolo: un regalo del suo padrino Sirius che però non si alzava più di un metro da terra. Quello che non sapevano però, era che qualcuno li stava osservando. La bacchetta di James era sul divano alle sue spalle, quando sentirono un rumore simile ad uno schianto, chiaro segno che l'incantesimo di protezione era stato spezzato. Lord Voldemort era .

-Lily, va' di sopra con Harry.- Fu la prima cosa che James riuscì a dire. Era troppo agitato e la sua unica priorità era di salvare sua moglie e suo figlio.

-No, io resto con te.- Teneva Harry in braccio e giardava suo marito con aria quasi disperata.

-Amore mio, no. Non voglio, tu devi pensare a mettere in salvo Harry, chiaro?- Il suo sguardo era dolce e supplichevole.

-James..- Aveva gli occhi lucidi, colmi di lacrime. Il ché ricordò a James quella volta che le aveva chiesto di sposarlo, forse nel momento meno opportuno.

-Vai! Harry prima di tutto, ricordi?- Fece intrecciare le dita di Lily con le sue e guardò i suoi occhi per l'ultima volta. Poi si voltò verso il bambino con i capelli corvini e disordinati e gli sorrise. Harry scuoteva la manina verso il suo papà e gli sfiorò giocosamente il naso. James aveva il cuore a pezzi, ma doveva farlo, doveva sacrificarsi per le persone che amava di più al mondo. Una lacrima sfioro il viso di Lily e suo marito, con una carezza la asciugò.

-Ti amo, Evans.- La guardò neglio occhi.

-Ti amo, Potter.- La voce in un sussurro. Ramoso si avvicinò piano a lei e le diede l'ultimo bacio.

-Ora vai.- Lei annuì e tenendo stretto il suo bambino, corse al piano di sopra. Non poteva credere di aver lasciato la sua anima gemella di sotto a morire. Qualche lacrima le rigò il viso, ma le asciugò in fretta.

James ormai era rassegnato, sarebbe morto, ma non era triste come sicuramente immaginate. Lui era riuscito a mettere in salvo la sua famiglia, si stava sacrificando per loro e non poteva esserci ragione migliore per lasciarli. Aveva avuto una bella vita, anche se breve. Aveva avuto Remus, il suo Lunastorta, da sembre tanto intelligente e gentile. Forse era la persona più buona e generosa che conosceva. Poi Codaliscia, che è vero, li aveva traditi, ma era stato il suo migliore amico per così tanto tempo che non riusciva ad odiarlo. E poi Sirius, il suo Felpato, suo fratello, il migliore amico che avrebbe mai potuto desiderare. Aveva fatto tanto per lui, e gli aveva sempre voluto bene e questo non l'avrebbe mai dimenticato, neanche dopo la morte. Infine pensò a Lily Evans, il più bello dei suoi ricordi, la sua anima gemella e il suo vero amore. Aveva aspettato tanto per avercela e alla fine l'aveva sposata. Ma la sua mente continuava a pensare una cosa che prevaleva sulle altre: suo figlio. Era stato tanto fortunato da vederlo nascere, ma non avrebbe potuto crescerlo, non avrebbe potuto affiancarlo durante le scelte più difficili della sua vita e questo gli faceva molto più male di una pugnalata alle spalle. Dopo quella che sembrò un'eternità, l'uomo scorse una figura pallida di fronte a sé e capì che era giunta la sua ora. Non obiettò, né cercò di sfuggire al suo destino, si limitò solo ad osservare l'uomo che qualche secondo dopo l'avrebbe ucciso pronunciando due fatali parole: -Avada Kedavra!-

Lily intanto era con Harry che era nella sua culla a guardarsi intorno. Si abbassò verso di lui e pronunciò delle parole che le venivano suggerite dal cuore: -Harry..- Sussurrò. -Harry tu sei tanto amato...tanto amato..mamma ti ama, papà ti ama...Harry sii prudente. Sii forte.- Una lacrima fece capolino su una delle sue guance, ma l'asciugò all'istante. Qualcuno stava salendo, era ormai palese. Il rumore dei passi sulle scale non mentiva. Sarebbe morta anche lei lo sapeva, ma se questo sarebbe servito a salvare Harry, l'avrebbe fatto volentieri. Intanto pensava a James. Che uomo testardo e coraggioso che aveva sposato. Aveva dato la sua vita per lei ed Harry. Aveva insistito tanto con lei e alla fine si era accorta di amarlo. Ricordò di quella volta nel ripostiglio delle scope, quella volta alla partita di Quiddich, quando le aveva dedicato la vittoria, quando l'aveva fatta volare sulla sua scopa, quando le aveva regalato quella felpa che ancora conservava; e poi del loro primo bacio. Quell'uomo le aveva dato tanto, le aveva fatto conoscere l'amore.
Quanto ti ho amato, James non faceva altro che ripetere in cuor suo ti amerò per sempre, e certo non sarà qualcosa di banale come la morte a separarci. E proprio in quel momento l'uomo incappucciato entrò in stanza.

-Spostati, stupida!- Le urlò contro.

-No, prendi me, ti prego, lascia stare Harry!- Lo supplicò. Era pronta a morire ormai, lei e James erano fatti per stare insieme e ovunque lui fosse in quel momento, l'avrebbe raggiunto. Harry avrebbe vissuto con Sirius che magari gli avrebbe raccontato della sua mamma e del suo papà e di quanto lo avevano amato. Ma ormai non c'era più tempo per pensare, la sua ora era arrivata e per quanto le facesse male l'idea di dover lasciare suo figlio, per lei era ancora più importante che restasse in vita. Dopo di ché, nel silenzio assordante di quella casa, si udirono le due parole decisive che lasciarono quegli occhi verdi, che anni fa avevano fatto innamorare un ragazzo di nome James Potter di una certa Lily Evans, ormai spenti e senza vita: -Avada Kedavra!-

N/A:

E con questo capitolo miei carissimi lettori siamo giunti alla fine di questa storia!
Vi ringrazio di tutto e volevo invitarvi a passare al sequel Before the end.
Inoltre volevo avvisarvi che avevo intenzione di aprire un account twitter (link in bio) dove possiamo parlare se vi va.

Grazie come sempre di tutto...

xx inlovewithfour

Potter and Evans - Until the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora