Alison

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Il tempo passò in fretta.
Uno, due, tre mesi.
Mi sono svegliata tardi stamani, probabilmente non ho sentito la sveglia.
Non ho fame e decido di non fare colazione, mi dirigo subito da Carol per la lezione.
Quando è l'ora di pranzo, come era ormai mia abitudine fare, porto il cibo alla ragazza.
Come ogni volta mi confido con lei e gli racconto di tutte le mie paure, insicurezze, incertezze.. Come se fosse il mio diario segreto.
A volte piango mentre gli parlo, altre volte gli racconto storie divertenti e ridiamo insieme, ma non aveva comunque mai fatto parola fino ad adesso. Vedo che sta per dire qualcosa e sorrido..
-Io.. Io.. Sono..Alison-
-Hai un nome stupendo Alison!
Quanti anni hai?-
-qualche giorno fa era il mio compleanno.. 15.-
Oh mio dio non ne sapevo nulla, mi sento in colpa.
-Non lo sapevoo, augurii.-
Non parla molto ma passiamo comunque del tempo a chiacchierare, dopodiché esco e decido di scavalcare le mura senza farmi notare.
Ovviamente con me c'è il mio coltello e finalmente so come usarlo dopo le tante lezioni di Carol, che ora invece mi sta insegnando ad usare le pistole.
Non ci sono vaganti e decido di continuare la mia camminata alla ricerca di un pezzo di corteccia.. Ho un'idea per fare il regalo ad Alison.
Eccolo! È di piccole dimensioni ed è perfetto, me lo metto in tasca e percorro la strada per tornare indietro. Vedo un paio di vaganti e.. Non ce la faccio ancora ad affrontarli. Mi nascondo.
Quando ormai sono sicura che si siano allontanati, esco dal mio nascondiglio.. Sento delle voci. Cerco di capire di chi siano e seguo il suono. Vedo Carl ed Enid che parlano seduti di fronte ad un cespuglio.
Non capisco ciò che dicono ma sono seriamente incuriosita.. Ad un certo punto Enid si gira verso di lui e si guardano negli occhi.. Mi sudavano le mani e non so il perché.
Lei si avvicina di più e lui mette una sua mano sulla sua spalla, si guardano ancora per un paio di secondi, poi lei lo bacia.
Non sono riuscita a vedere altro e sono corsa verso le mura di Alexandria.
Arrivata in camera mia mi butto sul letto e scoppio a piangere, stringo le mie mani formando due pugni e colpisco più volte il mio cuscino.
Credo effettivamente di essere gelosa.. Ma gelosa di cosa?
Io e Carl non abbiamo nemmeno legato molto ma.. Penso di essermi innamorata.
Non ce la faccio.
Decido di non pensarci e così mi metto a preparare il regalo per Alison, incido "A+D" sul pezzettino di corteccia e formo un ciondolo che appendo ad un filo di spago creando una collana.. Spero che gli piacerà!
-Stasera non ho fame, devo andare a portare una cosa alla ragazza, poi dovrò parlarti.-
Dico a Rick, lui annuisce ed io esco di casa.
Arrivata da Alison gli do il mio regalino e lei mi abbraccia.
-Grazie grazie grazie, è stupendo Daiane, non ho mai avuto un'amica come te.. Ti ho sempre ascoltata ma non ho mai trovato il coraggio di parlare.. Ho passato momenti orribili, come te d'altra parte.-
Scoppia a piangere, gli asciugo le lacrime.
-Va tutto bene.. Puoi contare sempre su di me.-
Ci addormentammo insieme dopo aver parlato tutta la sera e la mattina resto a colazione da lei. scendiamo da Carol che ci ha preparato degli ottimi pancakes.
-Buongiorno.-
Dice Alison sorridendo a Carol e lei rimane senza parole.
Quando esco di casa Carol mi segue.
-Come hai fatto a farla parlare?-
Mi dice meravigliata.
-Gli serviva solo un'amica, qualcuno che la capisse.
Qualcuno che riuscisse a capire i suoi silenzi.-
Rispondo sorridendo e vado da Rick.
Mi scuso per non essere tornata la sera prima e gli racconto di Alison.
-Sei davvero una persona speciale Daiane.-
Sono felice che pensa questo di me.
Dopo cena Mikey, Enid e Ron vengono a casa nostra e ci riuniamo in camera di Carl.
Dopo aver passato del tempo insieme escono e resto da sola con lui.
-Vi ho visti..-
Dico a voce bassa per non scoppiare a piangere di nuovo.
-Cosa.. Che intendi Daiane?-
-Enid.-
-Eri pure tu fuori dalle mura?-
-Cercavo un pezzo di corteccia per fare una collana ad Alison.. La ragazza ha parlato e si chiama così.-
-L'hai fatta parlare? Sei un genio!-
Mi sorride ed io arrossisco.
-Comunque è pericoloso uscire, non dovevi farlo, non sei pronta.-
Era vero ma non volevo accettarlo.
-Invece si. Sono più che pronta.-
-Ti ho vista pure io quando hai evitato quei vaganti, Daiane.-
Guardo in basso e duro fatica a trattenere le lacrime.
Mi brucia la gola, mi pizzicano gli occhi, trattenere il pianto fa male.
-Daiane, ti insegnerò io a difenderti, non ti basta la teoria hai bisogno di un po' di pratica.-
Mi sorride e mi prende una mano,
è la prima volta che si comporta da vero amico con me.
-Perché dovresti? Insomma.. Non abbiamo tanta confidenza..-
-Condividiamo entrambi un segreto, solo noi sappiamo di questo e dunque ti reputo un'amica e le amiche si aiutano.-
Sorrido e annuisco, ma sono un po' imbarazzata a dir la verità.
-Ora sarà meglio andare a dormire, domani mattina c'è scuola, la domenica non dura per sempre. Notte Daiane.-
Mi da un bacio sulla guancia.
Vado in camera e continuo a leggere il mio libro ma non riesco a concentrarmi.. Riesco solo a pensare a Carl.
Mi addormento e sogno di essere rimasta a dormire con lui, abbracciati. Solo svegliandomi la mattina seguente mi rendo conto che in realtà sono in camera mia e lui non è al mio fianco.
Un po' mi rattristo.

The walking dead//Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz