16. Agli studenti

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Canzone per il capitolo

Who are you (acoustic) - Fifth Harmony


La sensazione di strana pesantezza che avvertii la prima volta quel pomeriggio a casa di Alice, mi si presentava spesso, soprattutto quando mi capitava di pensare al ragazzo dagli occhi verdi, o quando lo vedovo a scuola, o ancora di più quando era in compagnia di Clarissa. 

Non sapevo perchè, ma non mi piaceva molto come persona quella ragazza, non avrei dovuto dirlo perchè non la conoscevo, e non mi aveva fatto niente di male, ma non mi ispirava per niente fiducia, non sapevo spiegarlo, ma lo sentivo a pelle.

Quella mattina, la lezione fu interrotta da un'avviso all'altoparlante, lì ogni aula e i corridoi erano provvisti di questi altoparlanti che servivano a comunicare con studenti, insegnanti e personale scolastico senza perdere tempo, questo lo capii solo dopo... Era la preside che parlava, e non conoscendo l'esistenza di queste apparecchiature, non riuscivo a capire da dove venisse la sua voce, era vicina, ma non era qui, alcuni si accorsero del mio improvviso disorientamento e mi guardarono male, tra di loro c'era anche Adam, ovviamente, che assunse un'espressione interrogativa.

Per loro era tutto normale, quindi mi calmai e feci attenzione alle parole della preside.

-Comunicato per gli studenti, vi avverto che da oggi pomeriggio partono le iscrizioni per i corsi, tutti possono accedervi.-

In classe in molti cominciarono a esultare, altri a lamentarsi, io... non stavo capendo niente sinceramente.

-In bacheca troverete i fogli dove dovrete scrivere il vostro nominativo, sapete come funziona,  attenetevi al numero dei posti disponibili, buon proseguimento.-

Ci avrei fatto un salto dopo per dare un'occhiata.

L'ora della ricreazione arrivò. Volevo chiedere a qualcuno un po di informazioni per il fatto dei corsi, non sapevo cosa fossero, ne come funzionassero. Mi girai verso il resto della classe, e l'aula era vuota, erano usciti tutti, l'unico individuo rimasto seduto nel suo banco a fare non so che cosa era lui, e quando mai.

Decisi di avvicinarmi, e riecco quella strana sensazione nello stomaco.

-Adam!-

-Ciao Hanna!- mi rivolse un sorriso, stando ancora seduto al suo posto.

-Sai dirmi qualcosa di questi corsi?-

-Nella tua vecchia scuola non ce n'erano?-  disse con aria interrogativa e stupita.

Vecchia scuola... si certo.

-No.-

-Strano.- si mise a braccia conserte.

Gli avevo fatto una domanda e ancora non mi aveva risposto.

-Allora? Come funzionano questi corsi qua?- insistevo.

-Ooh, niente di che, è una cosa tanto per, inutile, e non ci va quasi nessuno poi, lascia stare ascolta a me.- 

Il mio entusiasmo scomparì del tutto.

-Va bene.-

Se lo diceva lui, avrà avuto ragione di sicuro.

-Adam amore mio!- una voce acuta.

Io e Adam ci voltammo, per vedere chi fosse, ma entrambi lo sapevamo già. 

Clarissa era rimasta sulla porta, mi rivolse un breve sguardo e poi tornò sul suo amore.

-Hei!- disse Adam, rivolgendosi a lei.

-Che ci fai da solo in classe? Vieni fuori dagli altri!- Gli faceva segno di uscire con lei.

Da solo, a quanto pare io non esistevo.

Dopo aver esitato, si alzò dalla sua sedia e uscì con Clarissa, lasciandomi nel silenzio di quella stanza vuota. 

Non capivo perchè si comportava cosi con me quella ragazza, cosa avevo fatto di male per non essere minimamente considerata? 


Ero in anticipo di 10 minuti quel giorno a scuola, visto che in giro non c'era nessuno e non mi andava di aspettare seduta in aula, mi feci un giro per i corridoi. Erano deserti, come al solito, nessuno entrava a scuola prima del suono della campanella, tutti cercavano di godersi fino all'ultimo secondo la loro libertà.

Camminando notai che di fronte ad una grande bacheca tempestata da numerosi volantini e fogli c'era un ragazzo, erano sicuramente i fogli delle iscrizioni ai corsi scolastici, mi avvicinai, e nel sentire i miei passi, il ragazzo, che era Adam, si girò dalla parte opposta e senza accorgersi di me proseguì per la sua strada.

Mi misi di fronte alla bacheca proprio dove era posizionato lui poco prima, ed esaminai i fogli, erano proprio quello che pensavo io.

Mi soffermai ad osservare i fogli dei corsi e notai che c'erano molti iscritti, Adam mi aveva detto che non ci sarebbe andato nessuno, ma si sbagliava, a quanto pare durante tutta la giornata di ieri molti studenti non avevano perso affatto tempo a inserire il proprio nominativo.

C'erano proprio tanti tipi di corsi, mi soffermai a leggere il titolo del foglio che avevo sempre avuto di fronte, e senza pensarci più di una volta presi la penna messa a disposizione, che ancora oscillava, e inserii il mio nome.


CORSO D'ARTE

Hanna Reyes


Quando mi voltai per tornare sui miei passi, mi chiesi se avevo fatto davvero una buona scelta, se fosse giusto per me quel corso, o se in generale avrei dovuto iscrivermi, indipendentemente dal tipo di corso, poi pensai ad Adam. Non capivo perchè quando non me lo trovavo in giro mi ritrovavo la sua immagine fissa nei miei pensieri.








Con un cuore d'acciaioWhere stories live. Discover now