Capitolo 23

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Riaprii gli occhi con frustrazione, sentivo un peso sul petto.

Non riuscivo a comprendere cosa fosse, poi mi guardai intorno.

E tutto mi fu chiaro, quella stanza, quel letto, quella catena, ero rinchiusa nella camera dove Matthew mi teneva prigioniera.

Poi osservai meglio, lui era sdraiato accanto a me.

Nessuno di noi due indossava vestiti, e in quel momento un senso di colpa mi invase.

Mi sentivo così sporca, così stronza, così abusata.

Lacrime solcavano il mio viso, mentre un dolore pulsava nel mio cranio.

Le braccia muscolose di Matthew erano avvolte attorno al mio corpo nudo.

Che schifo.

Tentai di allontanarmi, riuscendo a sfuggire dalla sua presa addormentata.

Si stava svegliando.

Cazzo.

E come a farlo apposta, riaprì lentamente gli occhi, forzando un sorriso alla mia visione.

«Buongiorno, amore mio.» Sussurrò con voce roca.

«Prima cosa, non chiamarmi amore.
Secondo, non sono tua.» Chiarii.

«Eppure ieri sera non la pensavi così.» Rise.

Lo ignorai. Cos'era successo ieri sera?

Ricordi sfocati della sera precedente mi vennero alla mente:

Mattew che mi levava i vestiti con foga, lasciandomi dopo poco, completamente nuda.

Urla, singhiozzi, lacrime, parolacce, minacce, venivano fuori dalla mia bocca.

Che venne riempita poco dopo da lui . . .

Poi, entrò in me con una violenza che non avevo mai conosciuto di lui, spinse fuori e dentro di me, mentre i suoi occhi erano più scuri del solito, quasi neri. Sembrava posseduto.

Aveva abusato di me, come nessuno aveva mai fatto. E io glielo avevo permesso.

Mi risvegliò dallo stato di trance dei miei pensieri e dai ricordi bui della nostra serata, accarezzandomi la guancia delicatamente.

Le mie ferite erano scomparse, il labbro non era più spaccato e non ero più paragonabile alla brutta copia di Ulk.

Ma ero di nuovo rinchiusa qua dentro.

Come poteva essere accaduto?

Sentii un tonfo, e in pochi secondi la porta della camera si spalancò, dando spazio ad un Harry sconvolto.

«Harry.» Urlai.

«Ariana, Matthew.»Deglutì la bile, facendo muovere freneticamente il suo pomo d'Adamo.

I suoi occhi erano sgranati, la sua bocca assunse la forma di una 'o'.

«Salvami.» Sussurrai.

«Sta zitta.» Urlò Mattew.

«È chiaro chi hai scelto.» Disse Harry, fissando il pavimento, mentre i suoi occhi divennero lucidi e le sue iridi scure.

«Harry, non è come sembra.
Salvami da questo psicopatico.» Urlai.

«Non c'è bisogno di fingere, tesoro.
Ormai è tutto chiarito.» Matthew sfoderò il suo sorriso più falso.

Harry si voltò, riaprendo la porta.

«Harry.» Urlai più forte che potevo, ma la voce non usciva.

Ci riprovai, almeno dieci volte, ma la mia voce era come bloccata, neanche un sussurro usciva dalle mie labbra.

«Harry.» Piansi, strillando più forte che potevo.

«Harry,» singhiozzai, «Harry.» Continuai.

«Ariana,» la voce di Harry mi richiamò dal sonno, «Ari, calmati.»

Aprii lentamente gli occhi gonfi, lacrime rigavano il mio viso, mentre il sudore scorreva su tutto il mio corpo.

Stavo tremando, mentre Harry era a pochi centimetri dal mio viso.

Teneva tra le mani la mia testa, nel tentativo di farmi riprendere.

«Ari.» Disse dolcemente.

«H-harry.» Balbettai.

"È tutto finito." Disse senza fiato.

«Raccontami tutto.» disse avvolgendo le braccia attorno al mio corpo terrorizzato, emanandomi una sensazione di sicurezza.

Il suo forte odore di menta mi invase, facendomi riacquistare la tranquillità e la sicurezza.

Mi immersi nel racconto, facendo trascorrere il tempo seguente fra lacrime, rabbia e ricordi.

«Ti terrò a sicuro, d'ora in poi.
Non succederà più nulla di quello che ti è capitato.» Sussurrò al mio orecchio, dopo che ebbi finito di raccontare.

«Ti amo.» Fissai lo sguardo nei suoi profondi occhi verdi, osservando le sue iridi addolcirsi alle mie parole.

«Ti amo.» Ripetè.

Avvolgemmo le nostre labbra in un appassionante bacio, prima di ricadere in un sonno profondo.

At The Beginning- Harry Styles & Ariana Grande (in Ristrutturazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora