|| arrived ||

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Vedo in lontananza un edificio altissimo e moderno, con moltissime finestre affacciate sul mondo esterno.

È protetto da una spessa cupola in vetro. Intorno al perimetro di questa sono posizionati soldati armati con una divisa bianca, potenziata da protezioni in ferro color oro e argento.

Noto che anche Lorenzo porta la stessa divisa: l'unica differenza è che la sua comprende anche un cappuccio che gli nasconde quegli occhi splendidi.

Ci incamminiamo verso l'enorme struttura. Lorenzo parla con una guardia che si sposta, permettendo a Lorenzo di aprire la porta attraverso un sistema di scanner degli occhi.

Lorenzo entra e io lo seguo finché una guardia mi sbarra la strada.

" Lory... " lo chiamo.
Si volta: " Lei è con me" afferma e si incammina.

La guardia mi porge le sue scuse che io accetto educatamente ed entro nell'edificio.

Siamo in un'enorme reception : è tutto in bianco e nero!

Due segretarie lavorano incessantemente dietro il bancone della reception bianco, situato al centro della sala; vari divanetti, sedie e tavolini bassi sono sparsi per l'enorme sala; al centro del pavimento a piastrelle bianche e nere, c'è un tappetto circolare che rappresenta il simbolo della ribellione, una spada avvolta nello stelo di una rosa spinosa, il cui fiore spunta vicino al manico della spada.
La rosa è nera, il male, e viene sconfitta dal bene cioè la spada bianca.
Infine, dal soffitto pende uno spettacolare lampadario decorato con pietre trasparenti.

Sono sbalordita! È tutto così...cosi... STUPENDO!!!

" Ti piace la sede della ribellione?" chiede Lorenzo a me.
" Per ora è stupenda! " ammetto, sotto il suo sguardo soddisfatto.

" Aspetta di vedere il resto " dice, dirigendosi verso il bancone della reception.

Una delle due segretarie smette di picchiettare con le dita sulla tastiera del computer e volge la sua attenzione a Lorenzo, guardando me di sottecchi.

Dopo aver parlato con Lorenzo per alcuni minuti, la signora mi porge una carta metallizzata:
" Con questa potrai aprire tutte le porte che desideri... Non proprio tutte... Ci sono stanze inaccessibili ai rifugiati... " mi dice, cortesemente.

" Nessun problema. Grazie mille!" e mi volto Lorenzo.

"Bene, ora possiamo andare. Ti accompagno per fare un tour della sede " sentenzia, dopo aver salutato la signora al bancone.

" Questo è il corridoio che conduce alle stanze dei sopravvissuti, cioè quelli che io o i miei compagni abbiamo salvato dalla guerra. Ognuno di loro deve svolgere un lavoro, in modo da poter rendersi utile e pagare il suo soggiorno qui! " mi spiega, mentre attraversiamo il corridoio.

" Quindi io dovrei alloggiare qui?" chiedo.

" Non esattamente " dice, creando suspense.

Mi scorta fino agli ascensori alla fine del corridoio.

" Ti puoi degnare di dirmi dove stiamo andando? " dico irritata.

Lorenzo chiama l'ascensore e mi trascina dentro. Preme il pulsante P21 (piano 21) e si chiudono le porte dell'ascensore.

" Al mio alloggio " risponde.

SPAZIO AUTRICE :

Sono tornataaaaaaa!!! Vi sono mancata?!? Neanche un po'?!? Ahhahahahh!!!
Comunque, scusate per questo capitolo: è una schifezza lo so, ma penso possa servirvi per capire un po' com'è questa sede della ribellione.
In confronto, vi ho lasciato con questa suspense che mi piace molto molto!!! Hihihi!!!
Vi informo che il prossimo capitolo sarà un po' simile a questo, scusatemi!!! Nel senso che sarà una descrizione del luogo, ma secondo me è fondamentale per farvi capire dove siamo ( anche per me serve, se no non capisco dove sono sti due tizi!!! Ahahahaha!!!) #sclerotime .
Comunque basta scleri, spero che questo capitolo vi piaccia comunque...
E gniente... Ci vediamo al prossimo capitolo! ❤❤
Raggiungiamo sempre le solite 15 visualizzazioni, please! ✌











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