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POV ARIANNA:

" Grazie mille Federico. Ci vediamo domani !" lo saluto con tono monocorde.

Mi sto allontanando quando Federico richiama la mia attenzione :
" Neanche un abbraccio? "

Questa domanda mi spiazza. Lui è l'uomo che mi ha rovinato la vita e ora mi chiede se lo voglio abbracciare?!?

" Assolutamente no! " dico, allontanandomi da lui.

Mi afferra il polso e mi attira a sé, imprigionandomi in una stretta salda. Mi sento a disagio tra le sue braccia. Sono abituata alle sottili e delicate di Lorenzo.

L'abbraccio di Federico sembra non terminare mai e io inizio a sentirmi osservata.

Giro la testa e vedo Lorenzo. Ha gli occhi sbarrati, è pallido come un lenzuolo e gli tremano le mani.

" Lorenzo... " dico, sgusciando via dall'abbraccio del mio "capo" e andando verso di lui.

" Non è come sembra... ".
Immagino una scena orribile: lui che sbraita, urla, mi picchia e distrugge l'ambulatorio. Però è nel giusto perché infatti si sente tradito.

Non è così. Anzi è ancora peggio!

Scuote il capo e lacrime rigano il suo volto. Mi avvicino, alzando una mano per poterla appoggiare sul suo viso, ma lui indietreggia, spiazzandomi.

No...

" Io mi fidavo di te..." dice, piangendo, prima di uscire di corsa dal laboratorio.

" Lorenzo! " grido, inseguendolo.

" Arianna! " grida a sua volta Federico.
Gli conviene sparire dalla faccia della Terra se non vuole morire per mano mia!!!

Rincorro Lorenzo per tutta la sede, finché non si infila al volo in un ascensore, appena prima che si chiudano le porte.

Salgo tutte le rampe di scale, fino a raggiungere il ventunesimo piano.

Affannata, mi trascino fino alla porta dell'appartamento di Lorenzo, poco dopo che lui chiuda la porta.

Sbatto le mani sulla porta, imprecando e chiedendogli di aprirmi, di lasciarmi spiegare.

Lui non risponde, ma so che è appoggiato alla porta con la schiena e si tiene il viso fra mani.
Lo conosco fin troppo bene...

Imito la sua posizione e mi siedo davanti alla porta, con lo sguardo fisso sulle mie Adidas bianche.

" Arianna, ma che ti è preso? " dice Federico raggiungendomi.

" Va via, stronzo infame che non sei altro! Io sto con Lorenzo e tu cosa fai?!? Mi abbracci?!? Hai rovinato la nostra relazione, idiota!!! " . Scarico la mia rabbia e la mia frustrazione su di lui.
Infondo se lo merita.

Ride, ride di gusto.

" Cosa ridi deficiente?!? " sbraito, sempre più arrabbiata.

Se non la smette lo uccido seduta stante!

" Era proprio quello che volevo ottenere!!! " dice con un ghigno sulle labbra.

" Cosa?!? " rispondo.

Non faccio in tempo ad afferrare veramente il concetto che lui mi sbatte sulla porta.

Sbatto la testa e poi il buio.

Con me per sempre! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora