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Quindici anni dopo...

" Forza Zoe, svegliati! ". La scuoto leggermente per svegliarla. Rinuncio nell'impresa e apro le tende scure, per lasciare spazio alla luce di entrare.

Dopo un brontolio iniziale, Zoe mi rivolge un sorriso stupendo, più luminoso del sole.

" Buongiorno papà! " dice sorridendo.

È una ragazza così solare, sempre pronta a difendere gli altri, anche se sono proprio loro a farle del male. Ha un animo gentile e generoso, si impegna in tutto ciò che fa.

È proprio uguale a sua madre...

La guardo spostare le coperte dal suo corpo e sedersi sul bordo del letto. Il suo fisico snello, i suoi occhi cristallini, i suoi capelli scuri e le sue labbra sottili mi ricordano troppo sua madre.

Sento le lacrime premere sugli occhi, così distolto lo sguardo e stringo i denti.

Zoe si accorge delle mie sofferenze e si avvicina per abbracciarmi. Mi stringe forte, mentre mi sussurra che Arianna mi amava davvero.

" Vado a prepararmi... " dice, staccandosi da me e andando in bagno.

Scendo le scale e preparo il caffè e un panino per Zoe per scuola.

Sono passati tanti anni da quando Arianna non c'è più... Mi manca tantissimo, sento un vuoto dentro... Ma non voglio innamorarmi di nuovo! Non perché non voglio soffrire, ma perché per me c'è solo Arianna. Lei era perfetta e l'unico appiglio ad Arianna è Zoe. Io voglio molto bene a mia figlia, e anche se è la copia spiccicata della madre, non potrà mai sostituirla. Nonostante tutto, lei si impegna per rendermi felice e non farmi pensare alla mia grossa perdita.
È una figlia meravigliosa!

Sento il rumore dei delicati passi di Zoe scendere le scale, finché la vedo sedersi a tavola e cominciare a mangiare un biscotto.
Le verso il caffè e mi siedo su fronte a lei.

" Allora, papi, cosa mi racconti oggi di mamma? " chiede impaziente, mentre bagna un biscotto nel caffè.

È una nostra abitudine: per ricordare Arianna: racconto a Zoe qualche anedotto e così mi rinfresco la memoria anch'io.

" Oggi, ti racconto una cosa che nemmeno tua madre sapeva. Quella volta che si addormentò su di me, ricordi? " incomincio.

" Quando l'avevi appena salvata dai soldati nell'attacco al rifugio?" domanda.

" Si, proprio lì! Quando si addormentò, la spostai io su di me, perché sentirla su di me era come sentirmi protetto... A quel punto presi un dente di leone lì vicino e glielo misi dietro un orecchio. Era davvero bella! " spiego, sospirando dopo l'ultima parola.

" Awwww che carino! Papi, eri proprio un romanticone! " dice, battendo le mani ed emettendo dei gridolini.

Do uno sguardo all'orologio e faccio cenno a Zoe che è ora di andare.
Lei corre su per terminare di prepararsi e io rimango in cucina e le metto la merenda nello zaino.

Se no sea dimentica, come al solito...

Torna giù dopo poco, prende lo zaino, collega le cuffie al telefono e scappa fuori di casa, anche oggi in ritardo per prendere la corriera.

" La mia piccolina... " sussurro.

POV ZOE:

Sono riuscita miracolosamente a prendere la corriera e ora ascolto On my mind di Ellie Goulding.

Scendo alla mia fermata e cambio direzione per passare per il cimitero.

Raggiungo il cancello di ferro arrugginito e lo varco. Raggiungo la fila di tombe giusta e cerco con lo sguardo quella di mia madre.

Noto una figura in ginocchio che piange sulla tomba di mamma. Sento una rabbia montare dentro: chi si permette di piangere per lei, se non ha parenti ancora in vita?

Mi avvicino circospetta e mi posiziono dietro allo sconosciuto. Gli tocco leggermente una spalla e aspetto che si giri per affrontarlo.

Ha gli occhi lucidi e il viso rigato di lacrime, il naso rosso per il freddo autunnale.

Dopo un attimo di esitazione mi chiede:
" Arianna...? Sei tu? "

" No, sono sua... Sua figlia, Zoe! "

Mi guarda con occhi spalancati come se fossi un fantasma e dopo poco chiede, come se stesse per svenire da un momento all'altro :
" Chi è tuo padre? "

" Lorenzo Ostuni " rispondo automaticamente.

La sua espressione passa dell'incredulità al dolore,come se non si aspettasse quella risposta. È diventato stranamente pallido e gli tremano le mani. Le iridi dei suoi occhi si muovono frenetiche e altre lacrime minacciano di sgorgare. Il labbro inferiore trema leggermente, finché i denti non lo stringono in una morsa letale.

" Ho sempre amato tua madre, giuro che non volevo farle questo" dice, indicando la tomba con un ampio gesto del braccio.

" Addio per sempre Zoe " dice, prima di scappare e uscire dalla mia vita per sempre.

Con me per sempre! Where stories live. Discover now