Capitolo 11 - Da quando le profezie decidono di cambiare?!

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–Aspetta... Percy, lui e quel ragazzo di cui mi parlavi l'altra volta sono la stessa persona? – chiesi a mio fratello.

–Sì... mi pare... – sembrava incerto.

–Ti pare? – io adesso ero più confusa di Percy.

–Bé... quel Luke aveva una cicatrice sul volto –

–Sono sempre io. La cicatrice è scomparsa – spiegò Luke.

–Ma come è possibile? – chiese Percy

–È stato mio padre a riportarmi in vita... – iniziò a spiegare. Improvvisamente iniziai a ricordare. Avevo fatto più di una volta un sogno dove c'erano Ade, Zeus e Hermes attorno a qualcosa. L'ultima volta ci avevo visto Luke.

–Ade ha fatto un favore ad Hermes. Gli ha riportato il figlio in vita, ma dal momento che nessuna anima è stata scambiata non si sa quanto possa durare e se questo possa intaccare sulle potenzialità di Luke – spiegai io –sono certa che i benefici che hai tratto dal bagno nello Stige sono scomparsi tutti non appena sei tornato in vita – conclusi ricordando passa passo tutto il sogno

–Tu come fai a saperlo? – chiese confuso

Ll'ho sognato. Più di una volta. – dissi ancora intenta a ricordare.

–Uuu... adesso ti appaio anche il sogno – fece lui malizioso. Lo fulminai con la sguardo.

–È tutto vero? – chiese Percy. Luke annuì.

–Che ci facevi qui? – chiesi io.

–Sono ancora sulle tracce di diversi mostri. Piuttosto, chi ha messo quella roba lì? – chiese indicando la mia trappola.

–"quella roba" come la chiami tu, ce l'ho messa io. Era una trappola per mostri – mi offesi un po'

–E a quanto pare ha funzionato bene – disse Percy mettendosi a ridere. Anche Luke lo fece.

–Si sta facendo buio – fece notare mio fratello. Effettivamente era vero.

–Per gli dei... dobbiamo tornare immediatamente – dissi allarmata.

–Non ti agitare... – mi disse Percy, calmo.

–Al campo ti cercano tutti. Annabeth è molto preoccupata – avevo completamente dimenticato che anche al campo lo stavano cercando. –torniamo al campo. Tu dovresti darti una lavata – dissi a Luke. Era sudicio e aveva i vestiti strappati. E avevo dato per scontato che tornasse al campo.

–Non torno al campo – disse un po' teso.

–Perché no? – chiese Percy, perplesso.

–Mi prenderanno per traditore. Sarò deriso. I miei fratelli non mi vorranno nella cabina 11 – elencò i motivo per cui era meglio vagabondare come aveva fatto fino ad allora.

–Ok... fa come vuoi. Noi andiamo – dissi iniziando a camminare.

–Cosa... no, Arya, aspetta – mi fermò Percy

–Andiamo... ha deciso di non venire, quindi è un problema suo – dissi io. Non mi piaceva stare in compagnia dei ragazzi, e quel Luke aveva qualcosa di strano e misterioso.

–No... – insistette lui. – Luke, al campo tutti ti considerano un eroe. Hai salvato l'Olimpo, ed è molto più di quanto abbiano fatto molti altri – incoraggiò il ragazzo. Vidi il modo che aveva di parlargli. Lo voleva veramente al campo, e gli voleva bene.

–Prendi una decisione – lo forzai io.

–Va bene, andiamo, ma se mi scomunicano io me ne vado – lo avvertì

Eroi & ProfezieWhere stories live. Discover now